"Ho bisogno di riflettere, ho bisogno di risposte, ho bisogno dei miei spazzi, ho bisogno di sentirmi libera... troverò ciò solo staccando il cervello per un po', lontano da tutto e tutti"
Ecco ciò che avevo scritto nella lettera a Vincenzo
Avevo avuto tutte le risposte necessarie alle domande che mi tormentavano giorno e notte, e per averle ci era voluto un periodo di riflessione lontano da tutto, infatti ero in posti isolati, e, lontano da tutti, non c'era molta civiltà dove ero andata.
Ero libera perché sapevo che finalmente ogni pensiero, o per meglio dire, ogni domanda, aveva la sua risposta...bhe, ora vi spiego tuttoEro arrivata a capire di dover perdonare completamente Vincenzo.
Quella situazione, alquanto irragionevole aveva creato una maschera, che sotto nascondeva 2 persone che stavano morendo dentro, a causa della mancanza di uno nei confronti dell'altro, e viceversa.
Ci stavamo distruggendo a vicenda e la cosa non andava bene, non stavamo bene, era questa la verità, ma l'orgoglio di noi due era troppo per ammetterlo.
Il avevo un bisogno incondizionato di qualcuno che mi stesse accanto, di qualcuno che non fosse mio fratelloOrmai giunta sotto alla torre di Rozzano mi fermai e riaccesi il telefono, seguentemente chiamai Vincenzo
"Vincenzo sei a casa? Perfetto...sono sotto la Torre di Rozzano, 5 minuti e sono lì, dobbiamo parlare"
Furono le uniche cose che riuscì a dire, ormai avevo bisogno di lui fisicamente, e non attraverso uno schermo
Presi nuovamente la strada di casa e in poco mi ritrovai sotto al mio palazzo
All'entrata c'erano i ragazzi che appena mi videro si guardarono a vicenda increduli e allo stesso tempo felici
Tra loro c'era Vincenzo che appena mi vide si alzò frettolosamente dalla sedia e venne verso di me
Mi tolsi il casco e lo posai a terra, andando, così, incontro a Vincenzo
Lo abbracciai e lasciai che l'orgoglio andasse a fanculo e io avessi i miei 2 minuti di gloria
Ci staccammo e salutai tutti gli altri, poi con l'aiuto di Vincenzo portai i pochi panni del viaggio in casa
Appena dopo essermi messa più comoda invitai Vincenzo a sedersi a tavolino con me per poter parlare meglio della lettera
Parlammo per circa un'ora e mezza, pensando anche ai momenti vissuti prima della mia partenza per la Spagna e a quelli negli ultimi mesi
E poi giungemmo a conclusione...
"Senti Ester, nonostante ciò che ho fatto, voglio tornare con te, mi sono reso conto di aver bisogno di qualcuno che mi stia affianco, e non solo adesso, per sempre" mi disse con aria speranzosa
Lo guardai e sorrisi
Presi le sue mani, entrambi stese sul tavolo, e le intrecciai con le mie
"Vincenzo...riproviamoci..." Lo guardai seriamente
Il suo viso si illuminò e si alzò in piedi
Lo seguì a ruota
Attaccammo i nostri corpi
"Baciami" sussurrai come se fosse un obbligo
Lentamente si avvicinò alternando lo sguardo tra gli occhi e le labbra, e poi posò delicatamente le sue sulle mie
"Ho sognato questo momento da troppo tempo...speravo sempre in un nostro ritorno" sorrise
Ciao ragazzi, scusate se pubblico adesso ma mi sono presa una bella pausa e ho iniziato a scrivere anche storie che usciranno prossimamente, comunque vi volevo avvisare che il prossimo capitolo sarà l'ultimo e che quindi annuncio con molto dispiacere che questo È IL PENULTIMO CAPITOLO
-Rebecca💚
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"...quanto sei bella cazzo..." || 𝗣𝗮𝗸𝘆 𝗚𝗹𝗼𝗿𝘆
RandomTRATTO DALLA STORIA: "ed era quando io da piccolo ti baciai per la prima volta per quello stupido obbligo che capii di amarti. L'unica cosa che spero succeda ora è quella di non perderti perché non lo sopporterei, ci conosciamo da quando siamo picco...