cap.18 "tu sei come me, so che rimarrai al mio fianco"

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"Ho bisogno di riflettere, ho bisogno di risposte, ho bisogno dei miei spazzi, ho bisogno di sentirmi libera... troverò ciò solo staccando il cervello per un po', lontano da tutto e tutti"

Ecco ciò che avevo scritto nella lettera a Vincenzo

Avevo avuto tutte le risposte necessarie alle domande che mi tormentavano giorno e notte, e per averle ci era voluto un periodo di riflessione lontano da tutto, infatti ero in posti isolati, e, lontano da tutti, non c'era molta civiltà dove ero andata.
Ero libera perché sapevo che finalmente ogni pensiero, o per meglio dire, ogni domanda, aveva la sua risposta...bhe, ora vi spiego tutto

Ero arrivata a capire di dover perdonare completamente Vincenzo.
Quella situazione, alquanto irragionevole aveva creato una maschera, che sotto nascondeva 2 persone che stavano morendo dentro, a causa della mancanza di uno nei confronti dell'altro, e viceversa.
Ci stavamo distruggendo a vicenda e la cosa non andava bene, non stavamo bene, era questa la verità, ma l'orgoglio di noi due era troppo per ammetterlo.
Il avevo un bisogno incondizionato di qualcuno che mi stesse accanto, di qualcuno che non fosse mio fratello

Ormai giunta sotto alla torre di Rozzano mi fermai e riaccesi il telefono, seguentemente chiamai Vincenzo

"Vincenzo sei a casa? Perfetto...sono sotto la Torre di Rozzano, 5 minuti e sono lì, dobbiamo parlare"

Furono le uniche cose che riuscì a dire, ormai avevo bisogno di lui fisicamente, e non attraverso uno schermo

Presi nuovamente la strada di casa e in poco mi ritrovai sotto al mio palazzo

All'entrata c'erano i ragazzi che appena mi videro si guardarono a vicenda increduli e allo stesso tempo felici

Tra loro c'era Vincenzo che appena mi vide si alzò frettolosamente dalla sedia e venne verso di me

Mi tolsi il casco e lo posai a terra, andando, così, incontro a Vincenzo

Lo abbracciai e lasciai che l'orgoglio andasse a fanculo e io avessi i miei 2 minuti di gloria

Ci staccammo e salutai tutti gli altri, poi con l'aiuto di Vincenzo portai i pochi panni del viaggio in casa

Appena dopo essermi messa più comoda invitai Vincenzo a sedersi a tavolino con me per poter parlare meglio della lettera

Parlammo per circa un'ora e mezza, pensando anche ai momenti vissuti prima della mia partenza per la Spagna e a quelli negli ultimi mesi

E poi giungemmo a conclusione...

"Senti Ester, nonostante ciò che ho fatto, voglio tornare con te, mi sono reso conto di aver bisogno di qualcuno che mi stia affianco, e non solo adesso, per sempre" mi disse con aria speranzosa

Lo guardai e sorrisi

Presi le sue mani, entrambi stese sul tavolo, e le intrecciai con le mie

"Vincenzo...riproviamoci..." Lo guardai seriamente

Il suo viso si illuminò e si alzò in piedi

Lo seguì a ruota

Attaccammo i nostri corpi

"Baciami" sussurrai come se fosse un obbligo

Lentamente si avvicinò alternando lo sguardo tra gli occhi e le labbra, e poi posò delicatamente le sue sulle mie

"Ho sognato questo momento da troppo tempo...speravo sempre in un nostro ritorno" sorrise



Ciao ragazzi, scusate se pubblico adesso ma mi sono presa una bella pausa e ho iniziato a scrivere anche storie che usciranno prossimamente, comunque vi volevo avvisare che il prossimo capitolo sarà l'ultimo e che quindi annuncio con molto dispiacere che questo È IL PENULTIMO CAPITOLO

-Rebecca💚

"...quanto sei bella cazzo..." || 𝗣𝗮𝗸𝘆 𝗚𝗹𝗼𝗿𝘆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora