cap.5 "resta con me"

1.2K 29 0
                                    

Era ormai passata una settimana da quel bacio con Vincenzo e nessuno dei due aveva rivolto la parola all'altro, o per lo meno io, avevo paura delle conseguenze

Loris, Tonino, Marco, Fabio e Gaia mi dicevano in continuazione di provare a parlare della situazione con lui, anche perché a detta dei ragazzi non era più lo stesso.
Mi avevo detto più volte che si era dato all'alcool, il suo sguardo non ero più lo stesso e ogni sera andava con una ragazza diversa...insomma non era più il Vincenzo che era con me

Era un normale pomeriggio di Agosto, tutti stavamo riuniti in cerchio in piazza, parlavamo del più e del meno e nel mentre ascoltavamo della musica che a nostro parere era rilassante

In quel momento mi sembrava di vedere la me di 4 anni prima, nei suoi primi giorni di università, quando per dare i primi esami, della facoltà di medicina, si riuniva con altri ragazzi del suo corso a studiare

🔴 Ci saranno scene forti, se siete deboli skippate🔴

I miei pensieri furono interrotti da un SUV nero, senza targa, da cui scese un ragazzo sulla ventina, altro circa 1 e 80, di media statura, con un pistola in mano

Si diresse da Vincenzo e dopo avergli puntato la pistola sul petto sparò, senza un minimo di esitazione

Vincenzo, che fino ad un attimo prima stava in piedi ora era disteso a terra

Con uno scatto quasi felino saltai giù dal muretto e mi diressi sul corpo del ragazzo che ormai era immerso in una pizza di sangue

"Chiamate un'ambulanza, ORA!" dissi io

Girai delicatamente il ragazzo su un fianco per vedere se il proiettile fosse uscito o meno, per sfortuna non c'era nessun foro d'uscita

In pochi minuti Vincenzo tornò a respirare grazie a me

Quando l'ambulanza arrivò l'infermiera si congratulò con me per aver salvato la vita a Vincenzo e mi invitò a salire con lui sull'ambulanza

Appena arrivati in pronto soccorso fornii tutti i dati al medico di turno e poi andai in sala d'attesa insieme agli altri

Mi sedetti su una sedia

Ero scioccata

Guardai le mie mani...erano cosparse del suo sangue

A risvegliarmi dai miei pensieri fu Gaia che poggiò delicatamente la mano sulla mia spalla

Si sedette vicino a me e poi mi abbracciò

Le lacrime scorsero sulle mie guance molto velocemente

***

Vincenzo era in sala operatoria da ormai ore

Nessuno aveva osato proferire parola con me

All'improvviso arrivò il medico che l'aveva soccorso al suo arrivo

"Mattera" disse lui e tutti ci alzammo

"Innanzitutto vorrei porgere i miei complimenti a lei -mi porse la mano e io la strinsi- le ha salvato la vita, senza il suo aiuto probabilmente ora non sarebbe qui con noi. Secondo, volevo comunicarvi che l'intervento è andato a buon fine e che il signor Mattera si rimetterà presto, forse potremmo dimetterlo domani sera. Potete andare a fargli visita" e così ci liquidò molto velocemente

Provai a rifiutarmi nell'entrare nella sua stanza, ma il gruppo di ragazzi e ragazze formato dai miei amici mi costrinse a fare pace

Entrai in stanza. Con tutto il sangue che avevo addosso mi avrebbero potuto scambiare benissimo per un macellaio

Alla mia vista Vincenzo provò ad alzarsi sui gomiti ma glielo vietati categoricamente

"Stai giù" dissi io

"Vieni" fece battere la mano 2 volte sul materasso del letto d'ospedale

Mi sedetti vicino a lui e gli accarezzai dolcemente i capelli

Fiondai tra le sue braccia e scoppiai a piangere come una bambina di 3 anni

"Grazie...per avermi salvato"

"Non ci provare neanche"

"Resta con me" disse lui prima di addormentarsi

"...quanto sei bella cazzo..." || 𝗣𝗮𝗸𝘆 𝗚𝗹𝗼𝗿𝘆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora