TRATTO DALLA STORIA:
"ed era quando io da piccolo ti baciai per la prima volta per quello stupido obbligo che capii di amarti. L'unica cosa che spero succeda ora è quella di non perderti perché non lo sopporterei, ci conosciamo da quando siamo picco...
Era ormai passato un mese da quando io ero tornata dalla Spagna
Tutto sommato le cose andavano bene, soprattutto con Vincenzo che sembrava essere più felice
Quella sera avevamo deciso di andare in discoteca tutti insieme
Erano esattamente le 19 quando tutti arrivammo a casa di Vincenzo e cenammo con dei petti di pollo e dell'insalata rigorosamente preparati dalla sottoscritta con l'aiuto di Fabio, forse l'unico che poteva considerarsi chef, ma proprio per modo di dire
"Ragà io mi vado a vestire" dissi io alzandomi
Andai in camera e misi:
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Con un paio di tacchi neri e la pochette nera della Chanel. I capelli li lasciai lisci e mi truccai pochissimo
Uscì dalla stanza e anche gli altri erano pronti
Ovviamente gli unici più belli erano mio fratello e Vincenzo. Il primo era vestito con un semplice jeans nero, le Jordan One e una maglia della Nike bianca. Il secondo invece era molto più elegante, indossava un jeans normale con qualche strappo qua e là, una camicia bianca e le Nike bianche
"Lo sai che tutti avranno gli occhi su di te?" Chiese quest'ultimo sussurrando
Mi avvicinai ancora più al suo orecchio e per nascondere il tutto lo abbracciai
"Non ti preoccupare, conosco i miei polli" lo stavo palesemente provocando
Sul suo volto comparve un sorriso malizioso
Mio fratello aveva perfettamente capito tutto ciò che avevo detto a Vincenzo e sapeva che piega avrebbe preso, forse, la serata
Alle 22 ci trovavamo già davanti all'entrata dell'Old
Appena entrati ci scontrammo subito con il bodyguard
"Salve"
"Abbiamo prenotato il privè a nome di Ester Mouhib" dissi io molto gentilmente
Un secondo dopo ci indicò da strada da fare per raggiungere il terrazzino all'interno del locale
Subito mi diressi al bancone a chiesi un sex on the beach che mi arrivò poco dopo
Insieme a Gaia e Naomi, le rispettive ragazze di Mattia e Luca, mi fiondai in pista a ballare come una pazza
Dopo un ora circa tornammo ai tavolini dove si poteva osservare una scena al quanto raccapricciante
La ex fidanzata di Vincenzo che le twercava sopra al cavallo dei pantaloni, esatto, proprio in quel punto
Vincenzo era scioccato quanto me e provava a togliersela di dosso in tutti i modi
Oltre tutto era la stessa ex ragazza che aveva un ordine restrittivo verso me, doveva starmi lontano almeno 3 metri
Dopo essersi tolta da sopra il mio migliore amico si voltò verso me e il suo sguardo diventò uno sguardo di fuoco
"Ed ecco che ci rincontriamo puttanella, cos'è, non ti sono bastate quelle della scorsa volta?" Chiese lei
Non risposi, presi solo un lungo respiro profondo nella speranza di sopprimere la rabbia che stava prendendo il sopravvento su me
"Ma guardatela non risponde, ha troppa paura" disse lei voltandosi verso le sue amiche, sedute sui divanetti del privè, tutte in disparte
Loro risero
Vincenzo intanto, seguito da Fabio, Loris, Tonino, mio fratello, Christian e Marco stava dietro di me
"Com'è amore? Li sa fare i bocchini oppure è ancora vergine?" Chiese lei ridendo
Stavo per partire con la mano ma Vincenzo mi bloccò prendendomi il polso
Alla vista di ciò la ragazza bionda davanti a noi alzò i tacchi e si diresse verso le sue amiche
"Io me ne vado" dissi a Vincenzo
Io e lui avevamo un posto segreto, di cui la conoscenza risaliva solo a me e lui
"Sai già dove vado, torno a casa tardi, non ti preoccupare" nel mentre dalla mia pochette estrassi le chiavi della moto
Dopo un saluto a tutti uscì dalla discoteca e mi diressi nel parcheggio
Accesi la mia moto, una stupenda Kawasaki Ninja H2r, misi il casco e partì a tutto gas per le vie di Milano
Il posto era un vecchio areoporto abbandonato da anni che aveva un piccolo piazzale isolato che permetteva la vista di Milano dall'alto. Nonostante fosse notte fonda il paesaggio era bellissimo
Erano le 5 e 49 di mattina e avevo 30 chiamate perse da Vincenzo, 27 messaggi da Zaccaria, 4 chiamate da Marco e 7 da Fabio, Tonino e gli altri
Decisi che era arrivato il momento di tornare a casa
Quella notte avrei dovuto dormire da Vincenzo poiché mio fratello sarebbe partito per 2 settimane per Tenerife, insieme a Luca e Mattia, avrebbero provato a rilassarsi e a scrivere un po'
In men che non si dica mi ritrovai sotto al palazzo Glory, nonché il mio
I ragazzi stavano seduti sul muretto
Parcheggiai la moto e appena Vincenzo mi vide venne da me e mi abbracciò
Mi abbandonai completamente a lui sapendo che forse, oltre a mio fratello, era la persona che mi capiva di più
Dopo neanche una mezz'ora andai in casa e mi misi a dormire