「Childe x Lumine」 Un Incontro Inaspettato

4| Dove la logica non arriva.

Childe, come se nulla fosse, si sdraia nuovamente sotto le coperte e mi stringe ancora un'altra volta nel suo abbraccio, ma questa volta è totalmente diverso.
Sento la sua pelle toccare la mia, il suo calore non deve trapassargli i vestiti, arriva direttamente su di me, il suo odore è più accentuato, mi sento avvolta tra le sue forti braccia.

-Childe: "Adesso va meglio. Sai, dovresti cambiarti anche tu, hai ancora le scarpe." dice toccandomi il piede.
-Lumine: "Le scarpe... E tu? Non le hai?" chiedo preoccupata.
-Childe: "Le ho messe sotto il letto appena siamo arrivati." mi risponde fiero di se.
-Lumine: "Ah, bene... Allora mi cambio pure io..." dico distogliendo lo sguardo.
-Childe: "Sicura di volerti cambiare? C'è un modo più semplice..." propone accarezzandomi la schiena.
-Lumine: "Scordatelo! Adesso lasciami andare a cambiarmi!" esclamo sconvolta.

Mi alzo dal letto e apro l'armadio per cercare qualche vestito, così prendo un pantaloncino ed una maglietta. Vado in bagno, chiudo la porta per sicurezza e mi guardo per qualche secondo allo specchio.
Cosa ci troveranno in me?
Mi aggiusto i capelli leggermente arruffati e mi vesto più comoda, i vestiti vecchi e le scarpe li lascerò là, tanto poi dovrò rimetterli.

-Childe: "Ci sei?" chiede bussando alla porta.
-Lumine: "Un attimo Childe, abbi pazienza." gli rispondo aprendo la porta lentamente.
-Childe: "Finalmente, credevo ti fosse successo qualcosa in bagno!" dice ridendo.
-Lumine: "Ma va, tutto apposto." affermo aprendo la porta completamente.

Alzo la testa e, proprio in questo momento, percepisco ancora di più la nostra differenza d'altezza.
Vedo Childe poggiato con un braccio al muro, accanto alla porta, voltanto quasi totalmente verso di me.
Per qualche secondo resto in silenzio, imbarazzata dal vederlo così, in piedi, davanti a me, senza la maglietta che gli copre quel fisico pieno di cicatrici.
Divento sia rossa in viso che preoccupata per tutte quelle ferite, visibilmente profonde.

-Lumine: "Queste te le fai ogni volta che combatti..?" gli chiedo con sguardo triste.
-Childe: "Mh? Queste? Ah si, ormai ci sono abituato, non preoccuparti!" mi risponde sorridendo.
-Lumine: "Ma sembrano così profonde." gli dico allungando leggermente la mano, come se volessi toccargliere per l'incredulità.
-Childe: "Non devi preoccuparti, non mi succede sempre, sono più le volte in cui gli restano feriti per mano mia." afferma prendendomi quella mano.

È quasi impossibile non riuscire a pensare al dolore che deve aver provato... Ma, per ora, cercherò di ignorare per il suo bene.
Decido, allora, di abbassare lo sguardo e di tirarlo nuovamente il camera, dove mi siedo sul letto.
A differenza mia, Childe si butta pancia in sù sopra il letto, dietro di me, con una mano che gli va dietro la testa.

-Lumine: "Childe, forse è il momento che tu vada, no? Non sarai impegnato?" gli chiedo senza girarmi a guardarlo.
-Childe: "Eh? E perché? Non mi hanno detto nulla, quindi per ora sono libero." risponde con molta calma.
-Lumine: "Ma è pericoloso se resti qua, potrebbero-" vengo bloccata dalle sue parole.
-Childe: "Dai, vieni qua." dice mettendomi un braccio intorno al collo e tirandomi su di lui.

Non ho idea di cos'abbia in mente, so solo che sono poggiata con la testa sul petto di Childe, mentre con un braccio è come se mi abbracciasse.
Ormai, non ho più il coraggio di parlare per l'imbarazzo, così spero che lui non si accorga del calore che emette la mia faccia in questo momento.

-Childe: "Dovresti stare più tranquilla, ti preoccupi troppo." afferma accarezzandomi la testa.
-Lumine: "Zhongli sa dove sto, potrebbe arrivare in qualsiasi momento." gli dico preoccupata.
-Childe: "E quindi? Non ho bisogno di nascondermi da lui!" esclama ridendo.
-Lumine: "Devo ricordartelo io il potere che ha? Per quanto ne so, adesso è uno dei più forti che potresti incontrare." gli dico con tono nervoso.
-Childe: "Se anche dovessero prendermi, tornerò da te, te l'ho già detto, no?" dice voltandosi verso di me.
-Lumine: "Non è questo il punto-" vengo interrotta dal dito di Childe che si posa sulle mie labbra, come se mi stesse dicendo di stare in silenzio.