「Childe x Lumine」 Un Incontro Inaspettato

19| Dovrei fidarmi?

Xiao mi prende delicatamente la mano e me l'accarezza con dolcezza.
Le sue mani sono molto calde, è davvero un piacere sentire quel calore.
Alla fine, mi addormento, mentre lui mi stava a guardare con la sua solita espressione.
Mi sveglio la mattina dopo e vedo che Xiao è ancora affianco a me, mentrensta guardando fuori dal balcone.

-Lumine: "Buongiorno." gli dico con poca voce, essendo ancora assonnata.
-Xiao: "Buongiorno. Come stai?" mi chiede girandosi subito verso di me.
-Lumine: "Bene... Xiao, mi hai tenuto la mano tutta la notte?!" chiedo notandolo solamente adesso.
-Xiao: "Ah, ehm... Ti ha dato fastidio?" risponde lasciandola all'improvviso e diventando rosso in viso.
-Lumine: "Non mi ha dato fastidio, anzi, ne sono contenta!" esclamo sedendomi affianco a lui.
-Xiao: "Ah, menomale..." mi dice evitando il mio sguardo.
-Lumine: "Mi ha fatto piacere vedere che ti sei preoccupato per me, davvero!" esclamo abbracciandolo all'improvviso.

Xiao non dice nemmeno una parola ma, stranamente, ricambia il mio abbraccio mettendomi un braccio dietro la mia schiena.
Appoggio la testa sulla sua spalla, mi rilassa davvero molto stare con Xiao.
Dopo un po', mi abbraccia completamente, con entrambe le braccia attorno al mio corpo, stringendo un po'.

-Lumine: "Xiao?" chiedo non capendo cosa stesse succedendo.
-Xiao: "Possiamo stare così giusto un altro po'?" mi chiede quasi sapendo che avrei detto il suo nome.

Non dico nemmeno una parola, aspetto solo il momento in cui lui si stacchi un po'.
Non so cosa stia accadendo, spero solo che lui stia bene...
Dopo qualche minuto mi lascia andare, mentre mi guarda negli occhi. I suoi occhi sono davvero stupendi!

-Xiao: "Se stai bene, ora credo proprio di dover andare..." mi dice con il suo solito tono di voce.
-Lumine: "Io sto bene... Tu, invece?" gli chiedo mettendogli delicatamente una mano sulla guancia.

Restiamo entrambi in silenzio, mentre lui continua a guardarmi dritta negli occhi, sento il battito del mio cuore accelerare, mi sento un po' accordata, avrò sicuramente le guance rosse, ma sembra che anche lui sia nella mia stessa situazione.
Entrambi avviciniamo i nostri visi lentamente, l'uno all'alltro, finché Xiao non si alza all'improvviso.

-Xiao: "Devo andare..." afferma voltandosi di spalle.
-Lumine: "Ah, si." gli dico sdraiandomi nuovamente.
-Xiao: "C'è qualcuno qua fuori, non mi sembra di averlo mai visto da queste parti... Se ti dovesse creare qualche problema, io sono in giro." afferma uscendo dal balcone, come facevano tutti prima.
-Lumine: "Ah, davvero? Va bene, grazie..." gli rispondo pensando a chi potesse essere.

Xiao esce dalla casa e, un po' in ansia, aspetto di scoprire chi è questo fuori da casa mia.
Stranamente, questo qualcuno non usa il balcone per entrare, ma suona al campanello della porta.
Mi alzo per andare ad aprire e, fuori dalla porta, c'è proprio lui.

-Lumine: "Non hai aspettato molto per venire a trovarmi..." dico sospirando.
-Scara: "È solo per riavere il mio cappello." afferma entrando.
-Lumine: "Beh, non credevo saresti entrato dalla porta, hai persino suonato!" esclamo chiudendo la porta alle mie spalle.
-Scara: "Per chi mi hai preso?! E poi, da dove sarei dovuto entrare?!" mi dice sedendosi sul divanetto.
-Lumine: "Beh, per uno che mi ha rapita mi aspettavo qualcosa di più teatrale!" esclamo ridendo.
-Scara: "Quella è una storia passata." afferma incrociando le braccia.
-Lumine: "Certo, certo, è successo ieri!" dico continuando a ridere.
-Scara: "Fai finta che non sia successo, ok?" chiede guardandomi imbronciato.
-Lumine: "Comunque, entrano tutti dal balcone, per questo." dico ignorando ciò che aveva chiesto.
-Scara: "Mi stavi prendendo in giro!" esclama tirandomi un cuscino.
-Lumine: "Probabilmente." affermo prendendo in faccia il cuscino.
-Scara: "Hai detto che entrano tutti dal balcone... Quindi si arrampicano ed entrano quando vogliono loro?!" chiede sconvolto.
-Lumine: "Possiamo dire di si." rispondo ripensando a quei tempi.
-Scara: "Beh, è strano." afferma guardandomi in modo strano.