Capitolo 15

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*Leggete lo spazio autrice alla fine perfavore*

E' passata una settimana, all'inizio ero molto motivato a fare tante cose ma ultimamente è tornato tutto buio, tra qualche giorno rientro a scuola e ci sarà anche la festa di Jimin, che, detto sinceramente, non ho voglia di andare. In questi ultimi giorni sembra che mi stia nascondendo qualcosa, trova sempre delle scuse per non uscire con me o perché è occupato, o perché non si sente molto bene o perché si vede con qualcun altro.

Una volta quindi sono uscito da solo e a lontananza ho visto Jimin con Jungkook, che passeggiavano verso il parco, e quello stesso giorno mi aveva detto che non poteva uscire perché doveva restare a badare suo cugino un'altra volta.

A proposito di Jungkook, con lui la situazione non è cambiata nemmeno di una virgola, non so niente di lui e Jimin non mi racconta più quello che gli Jungkook gli dice.

Stanno nascondendo per forza qualcosa e ho paura di soffrire appena lo scoprirò o me lo diranno. Ho deciso che prima della festa di Jimin dirò ai miei genitori che sono bisessuale, mia madre è tornata e qualche giorno fa ha parlato con mio padre, ho sentito che lui avrà la sua settimana di vacanza e quindi molto probabilmente verrà per stare con noi, questo pomeriggio dovrebbe arrivare quindi stasera ne approfitto e dirò tutto.

Ora sono sdraiato sul mio letto a pancia in su a guardare il soffitto mentre penso, la mancanza di Jungkook si fa sempre più sentire, non posso davvero spiegare il vuoto che sento appena realizzo di ciò che è successo, domani sarebbero state 2 settimane di amicizia con lui, invece l'abbiamo, anzi l'ha, conclusa ancor prima della prima settimana.

Ho passato molto tempo da solo per pensare, ho pianto ma ho anche capito che non posso aspettare una persona che mai tornerà, quindi devo voltare pagina.

E non c'è miglior modo che ubriacarsi, avevo pensato alla festa di Jimin come un possibile momento per smettere di pensare ma non so nemmeno se alla fine ci andrò. Non sembriamo più migliori amici, non usciamo, ci rivolgiamo la parola raramente ormai, non ci vediamo più, sento che lo sto perdendo e non so come fermarlo.

Secondo me è un incubo che si sta avverando, spero che la cena con i miei vada meglio, perché sento che non posso sopportare altri dolori.

Mi alzo e mi dirigo in soggiorno, dove incontro mia madre seduta sul divano che legge la sua rivista e mia sorella sdraiata nell'altro divano mentre fa avanti e indietro tra i canali, mi faccio coraggio e inizio a parlare.

"Mamma, stasera quando arriva papà vorrei dire una cosa a cena che tengo per me da qualche tempo" inizio a tremare al solo pensiero di vedere le loro facce deluse ma cerco anche di pensare positivo.

"Oh certo, cosa?" dice e io rimango senza parole- Ho detto stasera e mi chiede cosa devo dire "Vorrei dirlo stasera" cerco di non tremare né di avere paura, tanto alla fine le cose vanno come vanno, bisogna solo pensare positivo.

"Va bene, comunque papà dovrebbe arrivare stasera" annuisco, già lo sapevo infatti.

"Okay, io vado in camera" me ne torno nella mia stanza e spalanco gli occhi. CHE CAZZO HO FATTO?! MI SONO CONDANNATO! Prima mi sembrava sensata come cosa di dirlo stasera ma ora che ho detto a mia che ho una cosa importante da dire non posso più tirarmi indietro, VI PREGO AIUTATEMI-

Ho bisogno di Jimin, non so se mai mi risponderà ma ho bisogno del suo aiuto, siamo pur sempre migliori amici, anche se ormai non lo sembriamo lo siamo lo stesso.

Jimin-ah💜
online

Jimin aiuto, vedo
la mia morte vicina
16:45 ✓

Oɴʟɪɴᴇ Fʀɪᴇɴᴅs || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora