Pov Alessia
Da quella notte non ebbi più sue notizie, andavo a mare per vedere se c'era ma di lui niente, come se non fosse mai esistito.
Passarano gli anni ormai ero cresciuta avevo i miei 18 anni.Avevo appena concluso l'ultimo anno delle superiori, ora era iniziata la mia prima e vera vacanza estiva, stavo per partire quando una chiamata mi ha sconvolto tutto.
Stavo mettendo le valige in macchina, avevo conosciuto una ragazza si chiamava Hanna avevamo tutte e due delle brutte storie alle spalle ma subito eravamo entrate in sintonia e ora stavamo per fare il nostro grande viaggio.
Ci eravamo promesse che appena finite le superiori, dovevamo partire senza una meta è ritornare agli inizi di settembre.
Mi squilló il telefono.
--------Corsi più in fretta che potevo, non badai ai semafori agli stop ai clacson, mi accorsi che stavo andando troppo veloce quando guardai al disotto del volante e la macchina segnava 120km/h e stavo in centro città.
Corsi su per quelle scale la puzza di disinfettante, annebbiava i miei sensi.
Appena arrivai il dottore mi guardò.
《Mi dispiace》mi disse e se ne andò mi lasciò a me li sola e con mia nonna stesa su quel lettino senza vita.
--------
Un'altra pezzo di me se ne era andato, potevo sentire il rumore dei frammenti del mio cuore che si frantuma in mille pezzi.
Hanna non si fece viva e questo dimostrava che non gli fregava un Cazzo di me. E ormai le miei giornate le passavo sul letto a piangere ero rimasta completamente sola senza nessuno che mi desse una mano ad alzarmi da quello stato di solitudine e depressione che mi circondava.Mi alzai solo per guardarmi allo specchio, lo stato in cui ero messa era pessimo. Non dormivo ormai da giorni e le lacrime non smettevano di uscire, ogni tanto mi sembrava di sentire la sua voce che mi avvisava che la cena era pronta. Fino alla fine ha combattuto contro quel maledetto tumore. Ma la malattia era stata più forte di lei e se l'era portata via.
Sobbalzai quando vidi una figura dietro di me.
《Ciao》mi disse ancora quella persona.
Non riuscivo a vedere in faccia chi era la luce della luna non permetteva di vedere chissà quanto. Ad un certo punto pensai che la mia testa stava creando personaggi immaginari per mettere fine Alla mia solitudine ma pensandoci mi senti ancora più sola.Continuavo a guardare ancora la figura dietro di me, ma non riuscivo a vederla, mi avviai verso l'interruttore mi girai per premere il pulsante per accendere la luce e non trovai più nessuno, con un sospiro mi ritornai a guardare allo specchio potevo vedere meglio in che stato ero e subito mi girai e scesi giù. Non volevo più guardare quella ragazza distrutta dal dolore nello specchio.
Sobbalzai di nuovo ora che quella figura di spalle era girata verso il frigo e cercava qualcosa.
《Ma chi Cazzo sei?》chiesi in modo diciamo non gentile
Lui si girò, e io mi persi in quei suoi occhi blu, appena mi vidi si allargó sul suo volto il suo sorriso e il mio povero cuore perse altri battiti.
《c-c-cosa ci fai qua?》gli chiesi un pò stranita.
《Ho saputo cosa è successo a tua nonna e mi dispiaceva qualcuno almeno te le avrebbe dovuto fare le condoglianze no?》disse mentre rideva.
《Esci da casa mia!》dissi in tono calmo.
Lui mi guardò continuava a guardarmi mentre tornava serio.
《Esci da casa mia!》 Questa volta urlai.
Lui cominciò ad avvicinarsi, istintivamente feci un passo indietro prima di incontrare il mobile. Lui rise al mio tentativo di fuga ma quando si trovò proprio davanti a me ritornò di nuovo serio. I suoi occhi erano di un nero profondo, inizia a spingere il mio corpo contro il mobile sperando che la nostra distanza aumentasse.
《Cosa c'è hai paura?》 Mi chiese con la sua voce roca e bassa.
Lo guardai, lui mi guardava poi si allontanò e io sospirai, ma lui ritornò mi bloccò tra il suo corpo e quel dannato mobile, con una mano mi bloccò le mie mani sopra la testa e con l'altra mi tenne fermo il viso, mentre avvicina il suo.
Cercò di baciarmi ma io mi scansai e lui colpì la mia guancia con le sue labbra, la seconda volta mi tenne stretto il viso e posò le sue labbra sulle mie e inizio e muovere la lingua sulle mie, cercando un entrata.
Quando lui strinse di più le mie mani, emisi un piccolo urlo, e lui ne approfittó per infilare la sua lingua nella mia bocca. Non so perché ma mi trovai a ricambiare il bacio sapeva sempre di menta e tabacco. Lui lasciò andare le mie mani e iniziò a muoverle su tutto il mio corpo. Quando mise una mano sotto la mia maglietta, mi blocca i è lo spinsi via. Cazzo stavo facendo.
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Cambio pagina.
RomanceAlessia e Logan due ragazzi completamenti diversi lei cerca di scappare dalla sua infanzia,lui dalla sua vita.