Capitolo 12

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Pov Alessia
Rientro a casa mia nonna mi avvisa che è pronto. Lei è una signora di 62 anni,un pó pienotta e tutti i dolori di sto mondo li ha lei. Come tutti i vecchietti d'altronde.

Mi siedo a tavola e come al solito mi metto a parlare con lei dei più e del meno, sulle cose che succedono nel mondo e delle sue serie preferite. Lo so che lei lo fa per farmi distrarre anche perché sa che a me la TV non piace. Guardo l'orario e vedo che sono le 23:46 decido di uscire fuori al balcone prendo una sigaretta dal pacchetto e la fumo. A volte il fumo mi rilassa mi da tipo una scarica di tensione e mi sento subito meglio.

Finisco la sigaretta do la buonanotte a mia nonna e mi vado a mettere il piangiama e poi filo a letto. Il letto fa uno strano effetto, appena mi metto sopra inizio a farmi mille idee e sani film mentali. Poi mi addormento senza neanche accorgermene.

Pov Logan
Mi faccio una doccia, mi vesto, vedo l'ora e sono le 23:46 così chiamo a David vedo dentro quale locale sta e lo raggiungo.

Prendo la macchina e dopo neanche venti minuti sono al locale, saluto il buttafuori con un cenno della testa lui sposta la tenda e mi fa entrare. La musica è assordante. Cerco di trovare David e gli altri con gli occhi ma in mezzo a tutta quella folla è impossibile. Poi vedo un ciuffo biondo e capisco che è lui. David è il mio migliore amico ha 19 anni e sta da un'anno prima di me nella gang. All'inizio non lo sopportavo proprio, era una di quelli che mi faceva girare il Cazzo solo vedendolo a 30 km di distanza, poi un giorno lo presi a pugni e calci dopo che aveva detto che Hope aveva un bel culo a quel punto non ci vidi più dalla rabbia e lo inizia a picchiare, da li diventammo migliori amici e ora è l'unico che mi capisce e sopratutto è stato l'unico a starmi vicino quando -HO UCCISO HOPE-.

Pov Alessia
Mi alzai e aprii le finestre. L'aria stranamente era fresca e mi sedetti sul davanzale e mi misi ad osservare il mondo da quello spazio nel muro che era la mia finestra.

Scesi giù presi le chiavi di casa e uscì.
Andai verso il parco, l'unica cosa che odiavo era il fatto che per arrivarci da casa di mia nonna dovevo fare una stradina dove mi cagavo letteralmente in mano, ma con gli auricolari arrivai in fretta a metà strada, quando vidi un ragazzo che stava vomitando anche l'anima accovacciato vicino al bidone della spazzatura. Lo guardai bene ed era Logan.

Cazzo era ridotto malissimo.

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