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Yunhee

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Con la mia gonna ormai sul pavimento, Wooyoung mi sbattè contro la parete del suo ufficio, per poi sovrastarmi col suo corpo mentre continuava a mordermi e a baciare il mio collo. Sentivo le sue mani ovunque e credevo fermamente che il mio corpo sarebbe potuto andare in fiamme da un momento all'altro.

Quello era un giorno come tanti altri, ero in ufficio e stavo semplicemente facendo il mio lavoro come sempre, rispondendo a varie telefonate e sistemando gli appuntamenti per il mio capo, fino a quando lui non mi aveva chiamata nella sua stanza e, in un modo o nell'altro, la sue mani erano finite sotto la mia gonna e le nostre bocche si erano unite.

Proprio per questo motivo in quel momento mi ritrovavo sbattuta contro la vetrata che dava sul corridoio dell'ufficio. Wooyoung aveva abbassato le serrande come suo solito, quindi nessuno ci avrebbe visto, ma comunque era una situazione rischiosa quanto eccitante allo stesso tempo.

Non ci eravamo mai spinti cosí tanto oltre dall'arrivare a farlo a pochi centimetri dagli altri dipendenti, ma in quel momento entrambi i nostri cervelli erano in black-out totale e a nessuno dei due sembrava interessare. Quel bacio era diverso dai soliti, più urgente e passionale, come se nessuno dei due riuscisse a smettere di divorare l'altro per nessun motivo al mondo.

Mi teneva attaccata al vetro dietro di me mentre continuava a massacrare ogni centimetro del mio collo, io buttai la testa all'indietro e chiusi gli occhi, per poi sospirare rumorosamente. La camicia che stavo indossando era totalmente sbottonata sul davanti, quindi rimanevo soltanto in intimo e reggiseno mentre lui era completamente vestito. Per questo motivo allungai le mie mani sulla zip dei suoi pantaloni, iniziando ad occuparmi dell'indumento per sfilarglielo il prima possibile.

«Impaziente, mh?»commentò lui e io alzai gli occhi al cielo, continuando il mio lavoro e poi togliendogli la cinta e facendogli scendere i pantaloni lungo le gambe. La sua erezione era già evidente e in quel momento non volevo altro che averla dentro di me, a darmi piacere.

«Stai zitto.»gli risposi allora per poi abbassare anche i suoi boxer e iniziare subito a masturbarlo, cosa che lo fece grugnire di botto e che fece di conseguenza sorridere me: il fatto che avesse la più piccola reazione ad ogni mio minimo tocco mi mandava in crisi, completamente.

Ovviamente però, solo perchè Wooyoung era Wooyoung, immediatamente scollò la bocca dal mio collo e afferrò subito la mia mano nella sua, per poi forzarmi per farmi girare, cosicchè potessi avere il viso contro il vetro e le spalle contro il suo petto.

«Oh, ma sentitela come mi parla!»disse lui per poi ridere, prendendo a toccarmi in ogni punto e concentrando maggiormente la sua attenzione sul mio sedere, che palpò e strinse tra le dita più e più volte, come se non dovesse far altro che fare questo nella sua vita.

«Da quando sei così sfacciata, con me, mh?»mi sussurrò poi all'orecchio, mordicchiandomi il lobo e riprendendo a scendere con le labbra lungo il mio collo e le mie spalle, mentre le sue mani si spostavano sulla mia pancia. Le sentii mentre mi stringevano contro il suo corpo, come a costringermi a diventare una cosa tutt'uno con lui, ma non potei che gemere quando, senza alcun preavviso, abbassò le dita sotto i miei slip e arrivò immediatamente a torturarmi il clitoride.

«Ti devo ricordare che sono il tuo capo?»mi domandò ancora e io mugolai quando avvertii due sue dita dentro di me, con l'altra mano invece mi spostò le mutandine di lato, cosicchè potesse avere maggior accesso per mandarmi in paradiso (o all'inferno, ma questo dipendeva daj diverti punti di vista).

«Non è molto professionale...ah! Scoparmi contro il vetro del tuo ufficio.»riuscii a dire mentre continuava a fare dentro e fuori dalla mia apertura e nel sentire le mie parole lui ridacchiò ed appoggiò la fronte su una mia spalla, per poi mordermela con forza e costringendo un secondo urlo che cercai di fermare mettendomi una mano davanti alla bocca.

Desire[J.W.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora