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Wooyoung

Passarono i giorni da quando Yunhee era sparita, e io ormai sapevo per certo la verità: era stata rapita, dalle stesse persone che mi avevano minacciato attraverso delle sue foto. Ero stato un idiota a non darci troppo peso, avrei dovuto agite prima e fare qualcosa al riguardo, ma non potevo, e perciò adesso ne pagavo le conseguenze, o meglio, Yunhee ne pagava le conseguenze.

Quando eravamo andati alla centrale avevo subito voluto utilizzare le email che mi erano arrivate fino a quel momento come prova schiacciante di chi fosse stato a rapirla, ma non sapevo come potesse essere stato possibile, e tutte le email erano sparite, purtroppo anche quelle che ritraevano lei in delle foto.

Per questo motivo le accuse sembravano prive di senso, e nessuno aveva creduto nè a me nè agli altri che avevano "testimoniato" in mio favore, e perciò qualche poliziotto, dopo avergli elencato tutta la situazione, aveva detto che Yunhee è un'adulta in grado di compiere le sue scelte, e che quindi probabilmente aveva voluto iniziare da capo una nuova vita da qualche altra parte, con il bambino.

Idioti. Idioti che non capivano la gravità di tutta quella situazione. Yunhee non avrebbe mai e poi mai fatto una cosa del genere, soprattutto non dopo tutto quello che avevamo passato e tutto quello che ci eravamo detti soltanto il giorno prima che lei sparisse. Più volte sia io, che i miei amici, che i suoi avevamo tentato di spiegare che lei non l'avrebbe mai fatto, ma non eravamo mai stati creduti.

Io stavo impazzendo, erano passati giorni da quando tutto ciò era successo, e io non sapevo più cosa fare. Non riuscivo a stare tranquillo, a dormire in pace ma nemmeno a stare da solo, con la testa sempre tra i pensieri di cosa poteva star succedendo alla mia ragazza e a commiserarmi perchè la colpa dopotutto era mia.

Era per causa mia che lei si trovava in quella situazione, se avessi parlato prima, se avessi denunciato la cosa a qualcuno, probabilmente tutto ciò non sarebbe mai successo. E non sarebbe mai successo nemmeno nel caso in cui non avessi iniziato a provare attrazione nei suoi confronti, in quel caso nessuno avrebbe mai avuto ragione per prendere lei come mio punto debole. Ero sicuro che la persona che aveva architettato tutto avesse qualcuno all'interno della mia compagnia, che avesse visto e conosciuto i miei movimenti e di conseguenza il legame che avevo con Yunhee. Avrebbero potuto ricattarmi con chiunque, tramite San, tramite Seonghwa o tramite Yeosang ad esempio, ma non l'avevano fatto e avevano preso subito Yunhee.

In quel momento mi trovavo in macchina, con le mani tra i capelli e la fronte poggiata sul volante. Cercavo in ogni modo di non piangere, dal momento che a breve sarei dovuto entrare in casa e farmi vedere da altre sette persone con il viso incasinato non mi sembrava il caso. Ormai passavo la maggior parte del tempo con i miei amici, e quelli di Yunhee, alcuni di loro erano più a pezzi di me, e proprio per questo motivo avevamo iniziato a trovarci bene e a condividere i nostri pensieri.

Proprio quando sentii gli occhi bruciarmi, una vibrazione nella tasca del mio pantalone mi fece riprendere, e subito afferrai il telefono per controllare di cosa si trattasse.

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