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Wooyoung

Quando quella mattina mi svegliai, lo feci con la più grande felicità che avevo mai sentito nell'ultimo periodo della mia vita. Il sorriso che avevo in volto difficilmente sarebbe sparito quel giorno, e altrettanto difficile sarebbe stato scalfire il mio umore d'ora in poi.

Sapere di avere accanto adesso qualcuno con me, per affrontare le cose che io consideravo difficili nella mia vita, era strano e altrettanto qualcosa di speciale. Yunhee era la prima persona che mi accettava per come ero, e non stava con me solo perchè avevamo un bambino da crescere, ma anche perchè io le piacevo davvero e che voleva provare davvero a formare una famiglia con me.

Una famiglia. Chi l'avrebbe mai detto? Che sarei stato in grado di formare una famiglia di mio, quando quella che mi aveva messo al mondo si era sgretolata proprio sotto i miei occhi quando ero più giovane. Ancora facevo stento a crederci, ma quando mi veniva in mente sorridevo di conseguenza, senza nemmeno accorgermene, e non riuscivo a smettere di pensare ad altro che a Yunhee e al bambino che portava in grembo.

Un bambino che finalmente avevo avuto il privilegio di sentire con mano mia. Era stato strano, per me, toccare la sua pancia dopo così tanto tempo, un atto così intimo, forse anche più delle cose che eravamo abituati a fare in passato, ma che mi scaldava il cuore di ghiaccio che avevo in petto. Finalmente riuscivo ad essere amato, a sentirmi amato e ad amare incondizionatamente qualcos'altro: mio figlio. O figlia, ecco.

Avevo sempre chiamato il bambino in maniera generica, perchè al momento nessuno di noi aveva la più pallida idea di cosa aspettarci, e nè a me che a Yunhee era mai sembrato importare del sesso del feto, e nemmeno di sapere cosa l'altro preferisse; c'era infatti voluta una domanda da parte della mia famiglia per farci capite che anche su questo eravamo della stessa opinione e che entrambi preferivamo una femmina.

Io ero sempre stato circondato da maschi nel corso della mia vita, che fossero fratelli o migliori amici, addirittura mio padre durante il divorzio si era preso la briga di occuparsi di me. Quindi, avere una seconda ed importante figura femminile nella mia vita, dopo Yunhee ovviamente, mi scaldava il cuore ancor di più. Ovviamente l'amore che avrei provato per un maschio o per una femmina sarebbe stato lo stesso, dopotutto in ogni caso io e la mamma avremmo sempre potuto provare ad avere un secondo bambino, no?

«Sei piuttosto felice, oggi.»ero talmente preso nei miei stessi pensieri dal non essermi reso conto della presenza dei miei tre migliori amici dietro da me fino a quando non sentii proprio le parole di Yeosang che ora mi guardava con un sorrisetto divertito di qualcuno che sembrava saperla lunga.

«È perchè il nostro amato e piccolo Wooyoung si è trovato la fidanzatina finalmente.»gli diede man forte San accanto a me, dandomi una forte spallata e facendo ridere gli altri due e alzare gli occhi al cielo me: sapevo che quel giorno non mi avrebbero mai dato pace, ma non pensavo che avrebbero iniziato ad assillarmi sin da subito quel giorno.

«Crescono cosí in fretta.»continuò Seonghwa con voce sognante e fingendosi una mamma, mentre teatralmente si asciugava una finta lacrima dal viso con il dorso della mano, mentre con l'altra apriva la porta del mio ufficio per lasciarci entrare.

«Oh mio Dio, piantatela, fino a ieri non eravate nemmeno cosí emozionati.»risposi io, dopo essermi reso conto che nè Yunhee che i suoi due amici ancora non erano arrivati a lavoro. Probabilmente anche quella mattina avrebbero fatto ritardo, e io anche quella mattina li avrei lasciati entrare senza alcuno sgrido; dopotutto, come potevo punire la mia ragazza incinta per un ritardo probabilmente causato da una nausea improvvisa o da qualcos'altro di legato alla gravidanza stessa?

«E oggi che ti vediamo invece lo siamo.»disse poi San andando a sedersi sulla mia scrivania, mentre Seonghwa abbracciava Yeosang da dietro dopo essersi chiuso la porta alle spalle e io mi facevo il caffè alla macchinetta che tenevo a portata di mano nel mio ufficio.

Desire[J.W.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora