CAPITOLO 0 - PREFAZIONE - DON'T FORGET ABOUT ME

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Un soffio di vento le accarezzò la guancia.

Nonostante fosse già primavera inoltrata l'aria era ancora fredda e il cielo nuvoloso lasciava presagire che ci sarebbe stato un acquazzone da lì a breve.

In lontananza si sentiva il suono di sirene spiegate: Swan non riuscì a capire se la polizia, i pompieri o addirittura entrambi stessero raggiungendo il ponte.

Si voltò leggermente per vedere quanto fossero lontani da lei ma subito provò un brivido lungo la schiena quando uno dei suoi piedi scivolò leggermente dal bordo dove si trovava.

"Non posso ancora" pensò "devo aspettarlo."

Spostò i lunghi capelli neri dal viso e risistemò la gonna di tulle bianco che si muoveva al ritmo del vento.

Quella gonna sottile le aveva dato fastidio mentre scavalcava il parapetto del ponte Kamon, ma affrontare quel momento con addosso il costume dello spettacolo "La Dama delle Camelie" di cui era stata la protagonista al Teatro di Whiteland la faceva sentire più coraggiosa.

Mentre nella sua mente apparivano dolci ricordi di quel periodo, con le lunghe braccia sottili e pallide si teneva al corrimano del parapetto.

Le mani tremavano leggermente ma il suo cuore era sereno: aveva completamente accettato il suo destino, dopo tanto tempo le sembrava di aver ritrovato la pace.

Guardò in giù e, a diverse decine di metri da lei, l'acqua del fiume Hen scorreva impetuosa.

Era pronta.

....


Sky correva così disperatamente che rimase quasi senza fiato, non sapeva se per lo sforzo fisico eccessivo o per l'angosciante comunicazione ricevuta poco tempo prima.

Il ragazzo era un poliziotto in erba uscito da poco dall'Accademia e come primo compito gli era stato assegnato il giro di ronda alla fiera mensile di Whiteland, il più grande mercato alimentare della sua città.

Un lavoro semplice e con poche responsabilità, adatto a dei novellini come lui e

il suo collega Cut, anch'egli fresco di studi.

Il destino però volle che la coppia di giovani agenti fosse la più vicina in zona quando arrivò la comunicazione di un possibile suicida sul Ponte Kamon, che oltretutto in quei giorni di mercato era raggiungibile solo a piedi.

"Commissario" disse Sky alla ricetrasmittente " io e l'agente Tennet ci troviamo nei pressi del ponte Kamon, a circa quindici minuti a piedi...se corriamo anche otto."

La ricetrasmittente gracchiò un attimo e poi sentirono chiaramente la voce del commissario June House.

"Agente High, tu e Tennet dirigetevi sulla scena ma non fate nulla! E' una situazione troppo delicata per essere gestita dalla polizia, figurarsi da due novellini. Cominciate a isolare la zona dai curiosi e tenetevi a dovuta distanza dal soggetto."

"Va bene,ricevuto!"

I due ragazzi corsero a perdifiato attraverso le strade gremite di persone intente a comprare verdura e frutta, aggirarono ingorghi di mamme con passeggini e rumorosi venditori ambulanti e si diressero a grandi falcate verso il ponte.

Tutto il corpo di Sky aveva reagito immediatamente alla situazione di soccorso ma la sua mente era vuota: cosa poteva fare lui per quell'anima disperata in piedi sopra un ponte alto cinquanta metri?

Con il fiato corto arrivarono nei pressi del fiume Hen, proprio all'inizio del lungo ponte in stile liberty: costruito all'inizio del secolo, la struttura era uno splendido esempio di ingegneria e uno dei principali simboli della città di Whiteland.

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