CAPITOLO 10 - HOLD MY HAND

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Le due settimane successive volarono in un battito di ciglia.

Sky si dedicò totalmente a Cloud e a sua nonna che dovettero affrontare uno dei periodi più bui della loro vita: non solo la morte dell' adorato marito e nonno ma anche tutti i successivi interrogatori a cui furono sottoposti in relazione al fatto che Adam Lee fosse la mente dell'attentato al suo stesso negozio.

Pete Heypen accettò l'offerta da parte del procuratore di avere una pena leggermente ridotta se si fosse messo a disposizione delle autorità,quindi fece i nomi delle persone che avevano partecipato alla sparatoria e nel giro di qualche giorno furono tutti assicurati alla giustizia.


Era una calda mattina di giugno quando Sky, Cut e Cloud decisero di togliere la vecchia porta scorrevole del negozio per poi poterla sostituire con una nuova.

I tre amici, soprattutto i due poliziotti, non avevano grandi doti nel campo del bricolage ma soltanto passare quel tempo assieme aveva migliorato notevolmente l'umore di Cloud e la serenità della signora Agnes che dopo un primo momento di dolore si era fatta forza e aveva riaperto il negozio, soprattutto per tenere vivo il ricordo del marito.

I ragazzi stavano guardando con aria interrogativa una serie di bulloni e viti quando una voce alle loro spalle li fece trasalire:

"Quelle sono le cerniere della porta, ma prima bisogna mettere su bene il controtelaio se no rischi di farla cadere in testa a qualcuno!"

Magni prese dalle mani di Cloud i vari pezzi e li montò facilmente tra di loro.

"Hey ragazzi! Siamo venuti a dare una mano!" incalzò Raphael che stava portando quello che sembrava essere un sacchetto molto pesante.

Sky squadró i due fratelli Park da capo a piedi, sorpreso: Magni indossava un semplice paio di jeans chiari e una t-shirt bianca mentre Raphael aveva una salopette da lavoratore ma visibilmente di alta moda.

"Magni,Raphael! Cosa ci fate qui?" esclamò.

"Sky,Sky, Sky.... siamo o non siamo amici? E da fantastico amico quale sono vi ho portato una confezione di gelato gigante! Con questo caldo ci vuole proprio... in più è evidente che abbiate bisogno di aiuto,come stai tenendo quel cacciavite?!"

Raphael strappò di mano all'agente lo strumento e si avvicinò alla porta,dove agilmente serrò alcuni pezzi.

Cloud guardó i due ragazzi per un attimo e i suoi occhi si riempirono di lacrime:

"Non so cosa dire... grazie..." mormorò abbassando la testa.

"Non devi dire niente, Cloudino bello! Prendi delle coppette e dei cucchiai che il gelato si sta già sciogliendo! Signora Nonna di Cloud, buongiorno!" urlò festante il fulvo Park affacciandosi all'interno del negozio.

Agnes si mostrò sorpresa ma gli restituì un dolce sorriso.

Il gruppetto si andò a riparare all'ombra del ciliegio che stava proprio di fianco al loro muretto, dove chiacchierarono e risero senza pensieri.

Sky guardò quei ragazzi vicino a lui e pensò che gli sarebbe davvero piaciuto che il tempo si fermasse in quel momento dove tutto il dolore, l'angoscia e la paura sembravano scomparsi.

Si giró verso Magni che gli era proprio di fianco e lo osservò per un istante:

in quei giorni l'agente aveva fatto alcune ricerche per capire qualcosa di più sulle tre Parche, ma le leggende che circondavano quelle figure sovrannaturali erano tante e molto diverse tra loro. Le ritrovó nella mitologia greca, in quella romana e anche in testi molto più antichi norreni, con altri nomi ma sempre con gli stessi compiti.

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