Lo schiaffo in pieno viso lo colse di sorpresa.
Raphael non era mai stato un violento ma in quel momento non riuscì a contenere le sue emozioni dietro la sua solita apparenza di ragazzo spensierato.
"Perché, Zero? Perché non me lo hai detto?" il mezzano Park piangeva disperato.
I folti capelli rossi gli ricadevano sul viso, le mani gli tremavano mentre teneva la giacca del fratello minore.
Zero non osava replicare, non sapeva come consolare suo fratello e tantomeno aveva risposte da dargli. Allungò una mano verso di lui, poi si morse il labbro e rinunciò a quel gesto di affetto: Raphael non lo avrebbe accettato, in quel momento probabilmente lo vedeva come un mostro e nulla più.
Magni si alzò dalla sua scrivania, andò verso Raphael e lo abbracciò: era come se avesse letto nella mente tormentata di Zero e aveva fatto quello che lui non aveva osato fare.
Raphael appoggiò il viso nell'incavo tra il collo e la spalla di Magni e continuò a piangere. Anche Magni aveva gli occhi lucidi, ma trattenne a forza le lacrime per non sconvolgere ulteriormente suo fratello.
"Raph, lo sai... Zero non ne può nulla. Lui deve fare ciò che gli è stato ordinato, e tu non devi saperne niente... come lui non sa cosa fai tu. Non mettere in difficoltà tuo fratello minore più di quanto non sia già."
Magni guardò verso Zero: aveva la testa bassa, le mani strette a pugno. Doveva soffrire molto.
"Non possiamo più commettere lo stesso errore: una volta ci è bastata e ne abbiamo pagato amaramente le conseguenze. Ricordatevelo" continuò il primogenito Park.
I tre fratelli ricordavano perfettamente, non c'era bisogno di ulteriori parole. Tutti i giorni espiavano la loro colpa.
Raphael provò a ribattere, ma le parole non gli venivano fuori dalla gola :nonostante il grande dolore per Lyla sapeva che Magni aveva ragione e che Zero era impotente.
Strinse i denti e si tolse i capelli dalla faccia, fece un giro su se stesso e uscì velocemente dall'ufficio di Magni: quel posto lo soffocava, stare con i suoi fratelli in quel momento lo opprimeva , cosciente sia del suo dolore che delle sue responsabilità.
Rimasti da soli, Magni sospirò e si avvicinò al fratello minore e gli diede delle piccole pacche sulla spalla:
"Zero, non è colpa tua lo sai. Non puoi andare contro la tua stessa natura e contro i tuoi obblighi." anche senza vederlo in volto, Magni sapeva benissimo cosa stava passando nella mente del fratello minore. "Questa è la nostra punizione e la stiamo pagando amaramente, Atropos."
.............
Il funerale di Lyla si svolse dopo dieci giorni dalla sua morte: l'autopsia e l'importanza delle prove che potevano risolvere il suo omicidio e trovare il serial killer ritardarono di molto l'ultimo saluto alla giovane stilista.
Si tenne in una stretta forma privata a cui parteciparono solo i genitori, qualche parente stretto e il prete.
I fratelli Park si occuparono delle spese della cerimonia ma non furono invitati: la famiglia di Lyla li riteneva in qualche modo colpevoli, anche solo per il fatto che l'adorata figlia si trovava nel loro locale negli ultimi istanti di vita.
I Park avevano capito la situazione e rispettato le loro volontà.
Il giorno dopo il funerale, Magni e Raphael si recarono alla tomba dove Lyla era stata seppellita e lasciarono sopra un grosso mazzo di fiori rosa. Rimasero lì per ore, fino a quando Raphael si sentì in grado di lasciarla andare.
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Seven Days
Mystère / ThrillerLa voglia di emergere nel corpo di Polizia di Whiteland conduce il giovane ed inesperto agente Sky High alla ricerca del "Killer delle spose", fantomatico omicida che pare non lasci tracce del suo passaggio. Le indagini lo porteranno a confrontarsi...