Abbiamo vinto noi stavolta

229 19 6
                                    

Il piano era tanto astuto quanto diabolico. Solamente un genio talmente pazzo avrebbe potuto escogitare ciò. Philza, da quando era stato costretto ad abbandonare la sua carriera e a stare seduto su quella maledetta sedia a rotelle, aveva passato giorni ininterrotti a pensare ad un unica cosa: Jschlatt.

Non riusciva ad andare avanti col costante pensiero che quel brutto figlio di puttana fosse in libertà e si stesse godendo la sua vita, così pian piano, ma molto loscamente, costruì un piano coi fiocchi. Gli dispiaceva solamente dover utilizzare un ragazzo innocente, ma per prendere quel verme avrebbe fatto di tutto. L'avrebbe ucciso a costo della propria vita.

Il piano era perfetto sotto ogni singolo aspetto. Non ci volle molto perché il sipario calasse e il tutto iniziasse.                                                                                                                                                          

Mesi addietro iniziò ad entrare nelle cosiddette grazie di Schlatt, divenne il suo fornitore di armi di fiducia, il tutto però implicò molti pericoli, recuperare così tante armi era difficile anche per un detective. Da subito non negò il fatto di aver dovuto ricorrere a qualche conoscenza, delle grandi conoscenze. Iniziò a fare il doppio gioco sia con Schlatt che con l'agenzia investigativa, il tutto era solo ed unicamente nelle sue mani.

Stando tanto con il boss mafioso, Philza scoprì il suo più grande punto debole: un certo Alex, detto Quackity.
Scoprì anche ciò che più desiderava in quel momento: vendetta.
Voleva ammazzare quello sporco traditore di Wilbur. Lo voleva morto a tutti i costi, la vendetta valeva anche di più del suo amato Alex, e Philza non ci mise tanto a capirlo.

Scoperto questo fatto, andò subito dalla preda di Jschlatt. Gli spiegò velocemente il piano e Wilbur senza pensarci nemmeno un secondo accettò. Wilbur pur non essendo d'accordo, col dover abbindolare in quel modo una persona e col non sapere tutto il piano, aiutò il capo come meglio poteva.

Philza è veramente diabolico, lui sa tutto dal principio, è d'accordo con Schlatt sul piano che Quackity dovrà attuare, è d'accordo con il piano che Wilbur dovrà effettuare, è d'accordo con l'agenzia, l'unico che ci rimetterà, a suo malgrado, è il povero ragazzo che non centra un bel niente con tuta queta questione.

Il piano man mano andava sempre meglio e la cosa migliore era che Alex era completamente perso per Wilbur, questo facilitava il tutto per loro, purtroppo non per il ragazzo.

Anche ora, è lui l'unico che ci sta rimettendo in questo momento. Lui in questo momento ha perso l'unica persona che veramente amava, è lui che sta rischiando la vita con un bossolo nel petto, è lui che sta perdendo tutto, è lui che sta rivendo tutta la sua vita passagli davanti, eppure non è solo lui.

Nel profondo Philza sente di aver fallito di nuovo, prima Tommy e ora ha fallito anche con Alex.

Wilbur però, dal canto suo, sta soffrendo come mai prima, un sentimento del genere non l'ha mai provato.
Pensava che l'affetto che provava verso Tommy fosse il sentimento più forte, dato che era riuscito a cambiarlo, ma ora, mentre la persona che ama è distesa, fredda e respira a malapena, capisce tutto.
Capisce che a differenza di Tommy, Quackity è molto, ma molto più importante, più che Tommy, è proprio il sentimento che è molto più forte. Wilbur si sente morto, percepisce dentro di se un vuoto, la persona che ma sta morendo e lui è impotente.

Si, le disgrazie capitano quasi solo a Quackity, ma ora Wilbur non riesce ad immaginarsi un futuro senza quella piccola testa calda al suo fianco, non riesce a pensare di non poter più rivedere quel fantastico sorriso, non poter più passare la notte a coccolarsi o a passarla facendo sesso, senza lascar pause nemmeno per prendere fiato.

Insieme ad Alex anche Wilbur stava morendo e ogni giorno andarlo a trovare, disteso in quel lettino d'ospedale, attaccato a quegli infernali macchinari, era la prima delle tante torture, che da li a poco avrebbe dovuto affrontare da solo.

Il piano era andato a termine, nei migliori dei modi, eppure Wilbur sapeva che niente era andato veramente per il verso giusto. Ed ora l'unica cosa che poteva fare, era sperare che l'amore della sua vita si svegliasse.

Sperare e sperare, era tutto ciò che gli era permesso fare.

~Prison~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora