𝘚𝘦𝘯𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘊𝘰𝘭𝘱𝘢

Capitolo 4

"Robin?"  disse Nancy con la solita voce rauca da risveglio facendo venire a Robin i brividi lungo la schiena. "Cosa stai facendo qui?" Non riuscì a fermare il piccolo sussulto nel vedere la liscia pelle di Nancy quando si stiracchiò. 

Un messaggio sotto forma di schiarimento della gola attirò la sua attenzione su luminosi occhi azzurri che le diedero il via al cervello. "Cosa stai facendo qui? È il mio turno di essere qui." "Beh, tecnicamente è il mio turno e quello di Steve, ma è stato chiamato per coprire un turno di lavoro, il che mi ha lasciato a venire da sola. Beh, immagino di non essere più sola, perché sei qui. Aspetta, perché sei qui?"  Al sopracciglio corrugato di Nancy, si rese conto di quanto suonasse accusatoria.  "No, non che non ti voglia qui-"
“Perché ovviamente io ti voglio qui, sai, perché siamo amiche. E le amiche si frequentano. Siamo amici, vero?"
"Non sono la migliore a leggere i segnali sociali, ma l'ultima volta che ne abbiamo parlato abbiamo entrambi dett-"
"Robin!"  L'acutezza della voce di Nancy lungo una gentile presa sul suo polso ruppe la sua divagazione. Non si era accorta che Nancy si muoveva, troppo concentrata sugli anelli della sua mano.

Sapeva che sarebbe stato meglio se si fosse allontanata dalla mano e dai sentimenti che portava in superficie, ma era una masochista. "Sì?"
Il labbro di Nancy si contrasse. "Siamo amiche. So che non abbiamo necessariamente avuto un inizio normale per un'amicizia, ma penso che affrontare i demoni rappresenti una solida base".  Guardò la mano che le stringeva delicatamente il polso.

“Sì... sì lo so. Ora che ho tolto di mezzo la mia divagazione mattutina, cosa ci fa Nancy Wheeler dormendo in ospedale?  Come hai fatto a convincere lo staff a farti entrare qui?" Robin si fermò mentalmente. Il piccolo sorriso sul viso di Nancy svanì, uno sguardo guardingo prese il sopravvento. “Scusa non intendo curiosare, non devi dirmi niente. Starò tranquilla".  Mimò di chiudersi la bocca con un lucchetto e gettare via la chiave.