𝘚𝘦𝘯𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘊𝘰𝘭𝘱𝘢

Capitolo 11

Robin superò la sua solita insicurezza riguardo al tocco, e scivolò un po' più vicino a lei sul divano e prese la mano più vicina a lei. “Sto bene però te lo prometto."  Fece del suo meglio per mostrare la sua faccia più seria, sperando che Nancy potesse vedere e sentire la sua sincerità.
"Inoltre, il mio corpo ha capacità di guarigione rapide probabilmente dovute all'adattamento alle varie ferite che ho avuto crescendo e che continuo ad avere a causa della mia mancanza di equilibrio".  Si diede mentalmente il cinque alla piccola risatina che accompagnò il roteare degli occhi.  "Inoltre, sembra che-" Sollevò l'altra mano per tirare leggermente il colletto di Nancy per rivelare lividi di colore simile.  "Non sono l'unica."
Nancy indietreggiò dalla sua mano tesa.  Questa reazione negativa avrebbe portato Robin a maledirsi per l'incapacità di evitare di incasinare le conversazioni, ma la stretta sull'altra mano la fece fermare.  Sì, Nancy si è tirata indietro, ma non del tutto.  Quindi, nel timore di poter peggiorare le cose, trattenne il respiro e rimase immobile, aspettando che la ragazza in questione facesse la prima mossa.

Dopo quella che è sembrata una vita  che in realtà è stata solo un minuto, Nancy si è rilassata e ha ripreso la sua precedente intimità. “Scusa per quello. Io ehm..”

Sentendo esitare la ragazza solitamente sicura di sé, si interruppe. “Ehi, non scusarti. È colpa mia, non avrei dovuto farlo. Non sono abituata ad avere amici, il che è abbastanza chiaro con..."
"Non sono necessarie scuse."  Le parole di Nancy interrompono la sua divagazione.  “E poi...sei una grande amica, Rob."
Non poteva fare a meno di sorridere al soprannome.  "Grazie."

Con una rapida stretta della mano, Nancy si alzò per mettere in ordine il soggiorno e Robin si alzò dal divano per aiutarla. Una volta che ebbero finito, non sapeva cosa fare dopo, ma prima che potesse iniziare a giocherellare con i suoi anelli, Nancy la trascinò verso le scale e nella sua stanza.
E Robin l'ha seguita senza fare domande.  Sperava davvero che la sua mano rimanesse senza sudore.

Robin ha continuato a seguire l'esempio della bruna nel prepararsi per la parte del sonno del loro pigiama party. Aveva pensato che avrebbero visto un altro film, ma non avrebbe messo in dubbio nulla. Finora, si era divertita così tanto e sì, forse Robin era solo felice di passare del tempo con la sua crush, ma era anche contenta di sentirsi un'adolescente normale per una volta con qualcuno diverso da Steve.

Sperava davvero che non si addormentassero immediatamente perché non si sentiva affatto stanca. Inoltre, voleva conoscere meglio l'altra ragazza.

L'eccitazione precedente che aveva trattenuto si era sparsa in tutto il suo corpo mentre entrava nella stanza. Aveva pensato che Nancy le avrebbe sistemato alcune coperte e cuscini per terra, ma la coperta che aveva pensato fosse per lei era distesa sul letto.

"Mmh... Nancy?"
Disse la ragazza mentre tornava nella stanza e, nonostante il suo panico interno, non ha potuto fare a meno di ridere per la macchia di dentifricio sul labbro inferiore e sul mento di Nancy. "Hai una piccola cosa sulla tua faccia." Dopo diversi tentativi falliti, Robin ha spazzato via senza pensare la pasta di dentifricio che si era ostinatamente appiccicato sul labbro inferiore con il pollice.
"Grazie."  disse Nancy allontanandosi di qualche metro da Robin “Allora, qual era la tua domanda?

Oh giusto.  Aveva una domanda, una che si era dimenticata. “Giusto... la mia domanda...” Si guardò intorno nella stanza nella speranza che qualcosa le ricordasse di cosa si trattava. "Il letto!" esclamò, felice di essere riuscita a riprendersi un po' in fretta.

Nancy sorrise alla sua eccitazione, ma era chiaro che era confusa. "E il letto?" lei ha suggerito.
“Hai più coperte così posso sistemare il mio posto sul pavimento?"
“Robin. Non ti lascio dormire per terra.  Possiamo stare entrambi comodamente sul letto. A meno che non vada bene."
E poi il panico si è moltiplicato.