In the end it's Him and I

Capitolo 5 - Un Riddle ad Hogwarts

Al solo sentire quel cognome un brusio si fece largo nella stanza. Hanno ammesso un Riddle ad Hogwarts?

Mi voltai verso le porte della Sala Grande. Un ragazzo stava varcando la soglia. Un momento. Man mano che si avvicinava somigliava sempre di più a... Cazzo.

Riconobbi immediatamente il ragazzo della vetrina e del negozio di gufi. Per tutti questi giorni non ero riuscita a pensare ad altro che... a un Riddle.

Non sapevo se questo cambiasse qualcosa su quello che avevo provato negli ultimi giorni. Io, una Potter, non potevo provare interesse per un Riddle.

Ero così confusa. Mi sentivo come in un turbine di emozioni su cui non avevo nessun controllo.

Intanto Mattheo aveva raggiunto la sedia su cui sarebbe avvenuta la cerimonia dello smistamento. Non che qualcuno avesse dubbi sulla Casa alla quale il Cappello Parlante l'avrebbe assegnato.

Infatti, qualche secondo dopo che la McGranitt lo ebbe posato sulla testa di Mattheo, quello gridò:

- Serpeverde! -

Tutto il tavolo Serpeverde applaudì. Tutto tranne me.

Osservavo ancora i suoi occhi, i suoi capelli, la sua cicatrice, la stessa che avevo sperato di scorgere nei visi di chi mi passava affianco per giorni, e che ora che ce l'avevo davanti non sapevo se ero felice di averla ritrovata.

Mattheo si avviò per sedersi al tavolo, e dietro di me sentii la voce di Malfoy dire:

- Hey Riddle! Vieni a sederti con noi -

I miei occhi erano ancora puntati su di lui, come immobilizzati.

Fu in quel momento, quando alzò i suoi per guardare da dove provenisse la voce che aveva parlato, che i nostri sguardi si incrociarono per una terza volta.

Mi sentii come attraversata da una scintilla. Ora sapevo. Sapevo che non mi importava del suo cognome o della sua reputazione: l'attrazione verso di lui che avevo provato per giorni non era svanita una volta scoperta la sua identità.

Fu lui stavolta ad interrompere il contatto visivo, una volta che mi ebbe superata per andarsi a sedere con Malfoy, Blaise e Pansy.

Una volta finito di cenare raggiunsi Harry, Ron e Hermione ai piedi delle scale.

Hermione stava già discutendo sulla nuova notizia: - Un Riddle a Hogwarts. È da pazzi. Chi mai ammetterebbe il figlio di Voi Sapete Chi. Ancora non ci posso credere. Oh Y/n! Abbiamo visto che si è seduto vicino a te... In effetti non molto vicino, ma ci chiedevamo se hai per caso sentito qualcosa... Magari anche dagli altri tre con lui? -

- Non stavo prestando particolare attenzione a loro, quindi no, non ho sentito niente di interessante -

Il che era vero. Ero ancora così in subbuglio che mi era stato difficile persino mangiare, quindi di certo non avevo avuto né il tempo né la voglia di ascoltare le stronzate di Draco e i suoi amici.

- Di sicuro - continuò Hermione - è stato il padre di Malfoy a convincerli a farlo ammettere. Non ci sono parole per descrivere come mi sento. Sono... -

- Senti Hermione - la interruppi io - di sicuro Silente non è uno stupido, giusto? -

Lei annuì.

- E di sicuro sa chi è il padre di Riddle, giusto? -

Hermione fece di nuovo di sì con la testa.

- Allora se lo ha ammesso a Hogwarts ci sarà un motivo, e quindi non c'è bisogno di preoccuparsi più di tanto - conclusi.

- Hai ragione -

- Ora forse è meglio se torniamo al dormitorio - disse Harry - Buonanotte Y/n -

- Notte -

La scena iniziava a sbiadire davanti ai miei occhi mentre li guardavo allontanarsi, fino a quando mi ritrovai nella completa oscurità.

**SPAZIO AUTRICE**

Ecco il nuovo capitolo del racconto! Scusate per il ritardo nel pubblicarlo. Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare tutti coloro che stanno leggendo questa storia: spero davvero vi stia piacendo. Vi chiedo soltanto, se vi va ovviamente, di lasciare dei commenti, in modo che io riesca a capire dove migliorare, e di votare la storia. <3 <3 <3

PS: So che la storia è un po' lenta per ora, quindi ditemi se vorreste dei capitoli più lunghi per velocizzarla un pochino.