- Ma che cazzo Mattheo - dico con il cuore che batte a mille per lo spavento.
- È vero quello che hai detto in classe? - chiede lui in tono minaccioso.
- Di cosa parli? - gli rispondo, anche se so esattamente cosa intende.
- Sai perfettamente di cosa sto parlando quindi rispondimi -
- Sì, ho detto la verità, ho veramente sentito colonia e fumo nell'Amortentia. E con questo? -
- Non credo tu sia stupida e non lo sono nemmeno io. Sappiamo tutti e due a chi appartiene quell'odore - dice avvicinando il suo viso ancora di più al mio.
Vorrei dire qualcosa ma sono come pietrificata sotto il suo sguardo. Dopo qualche secondo ricomincia a parlare, dicendo qualcosa di non poco sorprendente:
- D'ora in poi non ti devi più avvicinare a me o rivolgermi la parola. Non voglio più avere niente a che fare con te. Hai capito? -
Sento una forte fitta al petto, come se mi avessero trafitto il cuore. Queste parole mi hanno fatto più male di qualsiasi altra cosa io abbia mai udito. Sono così sconvolta che per qualche secondo non riesco a trovare le parole per rispondere.
- Perchè ti comporti così? - riesco finalmente a dire.
- Io sono fatto così. E se ti sei illusa che ci potesse essere qualcosa tra noi... Ti sei sbagliata -
Detto questo molla la presa su di me e se ne va, lasciandomi lì, schiena al muro. Non capisco cosa gli prenda. Aveva un tono così minaccioso che... mi ha fatto paura.
Come ho fatto ad essere così stupida da pensare di potergli piacere almeno un pochino. Ero solo una delle sue conquiste, per lui non significo niente.
Questi pensieri vengono interrotti dalla campanella che segna l'inizio della prossima ora.
Non pensarci più Y/n. Non si merita la tua attenzione. Vuole che tu lo ignori? Allora ignoralo.
Faccio un respiro profondo, mi sistemo la divisa e mi dirigo a lezione. Purtroppo, però, il mio piano di non pensare a Mattheo fallisce dopo neanche cinque minuti. Non riesco a togliermi quella scena dalla testa.
Dopo un'ora finisce la lezione di Divinazione, e così tutte le altre lezioni della giornata. Una volta arrivata l'ora di cena vado nella Sala Grande. Mi siedo il più lontano possibile da Mattheo e il suo gruppo. Una volta finita, torno in camera mia e ripenso a tutto quello che è successo.
Improvvisamente, però, non mi sento più triste. Più ci penso più mi sento frustrata e arrabbiata. Non me ne frega un cazzo di chi è o della sua reputazione: a me nessuno può trattare così senza che io mi difenda. E dato che non l'ho fatto questa mattina lo farò ora.
Furiosa come non mai esco dalla mia stanza e mi dirigo verso il dormitorio maschile. Attraverso il corridoio fino ad arrivare alla porta della camera di Mattheo. Busso e aspetto che mi apra.
Finalmente la maniglia si abbassa e la porta si apre, rivelando un non poco sorpreso Mattheo.
- Cosa ci fai qui? -
- Dobbiamo parlare - dico fermamente.
- Non sono stato abbastanza chiaro questa mattina? - la sorpresa scompare dal suo viso, rimpiazzata da uno sguardo minaccioso.
Ma non ho intenzione di tirarmi indietro. Ormai sono qui.
- Ho detto che dobbiamo parlare, quindi o mi apri la porta di tua spontanea volontà oppure lancio un incantesimo Bombarda così non la rivedrai per un po' -
Sorprendentemente questo basta per fargliela aprire quel tanto che basta a farmi entrare, così mi incammino all'interno.
**SPAZIO AUTRICE**
Ciao a tutti <3
Spero che stiate bene :) Mi dispiace di non essere stata per niente attiva in questo periodo, ma avevo pochissima ispirazione. E in più con la scuola facevo veramente fatica a scrivere. Spero comunque che questo capitolo vi piaccia.
So che è cortissimo ma mi farò perdonare con il prossimo ;)
Comunque volevo ringraziarvi tantissimo per le 600 visualizzazioni e per tutti i voti che avete dato <3 <3 VI AMOO
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In the end it's Him and I
FanfictionLa vita di y/n Potter viene stravolta quando, il primo giorno del sesto anno ad Hogwarts, il ragazzo a cui non era riuscita a smettere di pensare per settimane varca la soglia della Sala Grande. Il suo nome? Mattheo Riddle. La storia si svolge duran...