La Scala della morte e riflessioni

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Ciao a tutti, questo non è un vero e proprio rant ma non importa

Sto leggendo un libro su Mauthausen e, nel farlo sono venuta a conoscenza della Scala della morte, il che mi ha dato l'idea per scrivere questo

Innanzitutto vi spiego cos'è questa scala

Sará una cosa lunghissima e dopo metteró la mia riflessione ed un piccolo vent

Prima di tutto eccone una foto (che non mi faceva scaricare):

Era composta da 186 gradini ed era usata come alternativa alla camera a gas oppure per le punizioni

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Era composta da 186 gradini ed era usata come alternativa alla camera a gas oppure per le punizioni

Nel primo caso ogni prigioniero doveva prendere un blocco di pietra sui cinquanta chili o direttamente una pietra grossa e pesante (chi la sceglieva piccola veniva picchiato) e doveva salire le scale da cima a fondo

Adesso le scale sono state ricostruire e ci si puó salire e scendere tranquillamente

Ma prima non era affatto cosí, infatti, come raccontó Christian Bernadac (uno scrittore e partigiano francese che fu deportato a Mauthausen):

A quel tempo, invece, i gradini erano semplicemente tagliati con un piccone nell’argilla e nella roccia, tenuti in posizione da tronchi, disuguali in altezza e pedata, e quindi estremamente difficili, non solo per la salita ma anche per la discesa

Le pietre rotolavano sotto i nostri sandali con le suole di legno, ed eravamo costretti a muoverci a un ritmo molto rapido. Il lavoro consisteva nel portare su una pietra di dimensioni e peso considerevoli, lungo i 186 gradini, dopo i quali c’era ancora una distanza considerevole da percorrere

Il tutto per otto o dieci ore senza fermarsi

Ci sono stati episodi in cui, a causa di uno sgambetto dai kapó oppure per sfinimento, il carico cadesse, creando cosí un orribile effetto domino in cui i prigionieri morivano schiacciati dalle pietre

A volte capitava che le guardie costringessero i prigionieri esausti a salire e scendere le scale piú e piú volte senza mai fermarsi

I sopravvissuti venivano poi messi in fila sul bordo di una scogliera detta "Il muro dei paracadutisti" dove erano costretti a due scelte:Morire fucilato oppure sopravvivere gettando il prigioniero di fronte a lui nella scogliera

Alcuni arrivarono addirittura a togliersi la vita gettandosi volontariamente nella scogliera

Ma adesso arriviamo alla mia riflessione

Non so da dove partire per descrivere queste atrocitá

È triste sapere che la crudeltá umana, al contrario della bontá, non ha limiti oppure ne ha pochissimi

È come se la violenza ripagasse meglio della gentilezza

Oppure che i problemi tra nazioni si possano risolvere con la guerra coinvolgendo cosí anche i civili anzichè discutere anche urlando

Scommetto che a tutti (inclusa me) sará capitato di avere questa sensazione:

So che puó risultare cringe, ma secondo me è una delle pochissime volte in cui una frase di Tumblr ha ragione

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So che puó risultare cringe, ma secondo me è una delle pochissime volte in cui una frase di Tumblr ha ragione

Contrariamente a quanto dimostro su Wattpad, sono sempre stata una ragazza sensibile e questo mi ha sempre creato problemi

Vi è mai capitato di voler aiutare qualcuno e dopo averlo aiutato oppure mentre lo fate si arrabbia?

Avete mai sentito bisogno di affetto ma non avere nessuno che possa dartelo oppure di sentirvi come se a nessuno importasse dei vostri sentimenti?

Questo puó succedere a chiunque

È stato un capitolo molto riflessivo, ma ho comunque sentito il bisogno di scrivere tutto ció e di pubblicarlo

Adesso meglio che vada a letto

Buonanotte ragazzi ed a presto

Il libro della rabbia (parte due)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora