Minho prese il suo polso e premette le labbra contro le sue.
"Non andare per favore rimani qua con me, non pensare mai di andare senza rivolgermi la parola e senza un abbraccio" Disse cautamente Minho tenendo il ragazzo più piccolo; rivolto verso l'uscita di casa e mentre il maggiore lo stava abbraccio strettamente.
"Va bene... solo perché hai esitato a chiedere nel rimanere... in ogni caso, Minho, io stesso sono ancora deluso da te mi dispiace dirlo in questo gesto di parole poiché di solito sono molto educato-" lo interrompe il gatto.
"Educato? Per caso, Jisung vuoi parlare con me come se non ci conoscessimo da tempo?" Chiese il ragazzo dove sciolse l'abbraccio con il minore e guardandolo con uno sguardo preoccupato.
"Beh- aspetta, non in fraintendere... diciamo che la nostra relazione sta cadendo più del previsto, è con questo potrebbe sembrare una complicazione tra noi" Rispose Han.
"Ah, ho capito... quindi dovremmo ricominciare da capo? Da quando ci siamo visti la prima volta?".
"Sì- no! So dove vuoi arrivare Minho! No! ... ci siamo conosciuti quando eri ancora in quella stanza, quando eri ancora un prigioniero non vorrei mai metterti ancora lì dentro poiché sei innocente, poi mi ricordo anche che a quei tempi ci provavi con me; tanto.
Fino ad arrivare quando l'abbiamo fatto la prima volta..." Disse Jisung con lo sguardo diretto verso Minho, ricordando anche le puntate intime."Quando abbiano fatto ses-" lo interrompe Jisung tappandolo con la sua mano.
"Sì sì sì, quello- per favore è molto imbarazzante Minho Hyung".
"Non provare a chiamarmi Hyung- mi dà fastidio... soprattutto con te".
"Va bene, allora, starò qua con te e per una volta soltanto, una volta, vorrei fidarmi di te. Quindi ti darò una possibilità Lee Minho" Disse Jisung spostandosi dal ragazzo e andando verso il divano per poi accendere la televisione.
"Un film?" Chiese il più piccolo.
"Ovvio che sì, tesoruccio mio" Rispose il maggiore.
I ragazzi in montagna andarono insieme all'aeroporto per ritornare a Seoul, portarono anche quel signore, così potevano fare delle domande dopotutto è il loro lavoro.
Il viaggio era durato poco ma Bangchan voleva ritornare al lavoro; quel freddo gli ha causato in montagna gli è dato di matto, poiché tutti è quattro erano già abituati al calore.
Arrivarono dopo tante ore a Seoul e dopodiché si riposarono in case proprie, Bangchan era andato a casa di Jeongin mentre Hyunjin da Seungmin. Il giorno dopo andarono al lavoro, tutti quanti, finalmente la squadra si era riunita nel mentre si stavano accomodando ripreso i passaggi persi."Che bello rivedervi, ragazzi" disse Changbin in sala.
"Abbiamo nuove novità! Sia brutte che belle!" rispose Felix sorridendo nel rivedere i ragazzi.
"Giusto. A quanto sembra il caso della ragazza e del padre non è stato possibile risolverlo perché si trattava della mafia, ma almeno abbiamo salvato il padre e la figlia" disse Jisung.
"Oh, quindi- ah va bene. Adesso ci penserà la polizia a questo caso o gli agenti, comunque mia madre è morta per colpa di un amante che dopotutto osò ucciderla soltanto per gelosia... diciamo una cosa infantile e sicuramente priva di vergogna" rispose Chan.
"Questa persona la fatta morire solo per gelosia? Chan ne sei sicuro?" Chiese Minho.
"Allora queste sono le ricerche che abbiamo trovato ma non sappiamo più dell'altro, quindi sì, penso che si basi sulla gelosia" rispose Chan.
"Se non vi dispiace, possiamo andare anche di sotto per interrogarlo. Così, se mai, le domande e le risposte saranno fuori prima o poi" si intromesse Jeongin.
"Questa storia sta diventando bizzara" disse infine Hyunjin.
"Quanto te" rispose Seungmin.
"EHI"

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Fondness ~minsung
FanfictionJisung è appena entrato a far parte dei casi dei investigatori più famosi di Seoul, è stato convocato un caso molto complesso. Quando però un ragazzo, Lee Minho, un assassino di quelli brutali, entrerà nella sua vita accorgendosi di essere qualcosa...