Capitolo 9

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La cornice che aveva in mano James conteneva l'unica foto in casa di Lily che la ritraeva com'era all'età di 17 anni. Quando andavano a scuola insieme.
I suoi capelli crespi, ricci e corti le formavano un enorme casco rosso intorno alla testa, il suo viso dimostrava chiaramente i suoi chili di troppo ed era punteggiato da molto acne adolescenziale, che lei aveva cercato di occultare con il correttore. Con pessimi risultati!
Le labbra erano serrate, per nascondere l'apparecchio per i denti e, dato che odiava le macchine fotografiche, aveva uno sguardo corrucciato.
Era l'unica foto che aveva tenuto della sua adolescenza, per ricordarsi dell'enorme cambiamento che aveva fatto. Una sorta di monito.
Perché cavolo non l'aveva fatta sparire appena James era entrato nel suo appartamento? Perché non si era ricordata di quella foto fino a quel momento?
<< Come diavolo fai a conoscere questa qua? >> le chiese James guardandola curioso mentre aveva ancora in mano la piccola cornice.
<< La vuoi smettere di ficcare il naso nelle mie cose? >> gridò Lily lanciandosi da lui e strappandogli di mano la foto e stringendosela al petto << è tutta la sera che ficchi il naso in giro razza di idiota! >>
<< Cosa? >> chiese James confuso dalla sua reazione improvvisa << Non mi pare che fino ad ora ti abbia dato fastidio. Comunque perché hai una foto di quella ragazza? Oddio, aspetta un attimo... Evans... >> i suoi occhi nocciola improvvisamente si dilatarono mentre la guardava, la sua mano saettò a scompigliargli i capelli mentre la sua bocca si apriva dalla sorpresa.
Lily sentiva il cuore che le batteva nel petto veloce come un martello pneumatico.
<< Sei lei? No... lei si chiama Lellian... credo... è tua sorella? Mi sembra di ricordare che avesse una sorella....>> le chiese James, probabilmente non riusciva a crede a quella rivelazione.
<< Lillian >> gli rispose Lily con la voce che le tremava << E sono io. Mi chiamo Lillian >>
Fu una sofferenza vedere il volto di James contorcersi in una smorfia di incredulità, stupore e divertimento.
Dopo un secondo lui scoppiò a ridere di gusto. Come se lei avesse appena fatto una battuta esilarante.
<< ahahaha no! Non ci posso credere! Quella sei tu? Incredibile! Ahahaha >>
<< Stai ridendo di me? >> gli chiese Lily iniziando a tremare, questa volta dalla rabbia.
<< No, voglio dire, sono un po' stupito! Proprio non me l'aspettavo. Perché non me l'hai detto? >> le chiese con un ghigno divertito sulle labbra.
<< Dici davvero? Secondo te perché non volevo che tu lo sapessi? >> rispose Lily contrariata.
L'unico modo che le venne in mente per difendersi in quella situazione era quello di nascondersi dietro la rabbia e il rancore che ancora provava per quello che le aveva fatto a scuola.
<< Beh... è passato molto tempo, non so proprio perché non avresti dovuto dirmelo! Cavolo, sei proprio irriconoscibile... >>
<< Per irriconoscibile intendi meno grassa e brutta? Non più bersaglio delle prese in giro di tutti? Forse quest'ultimo dettaglio potrebbe farti ricordare perché non volevo dirtelo! >>
<< Perché stai gridando? >> le disse James sulla difensiva << Datti una calmata! Sembri una pazza! >>
<< Una pazza? Mi insulti ancora? Non sei proprio cambiato... >> disse Lily con odio << E non dirmi di calmarmi! Non hai nessun diritto di dirmi di calmarmi! E se proprio non ti viene in mente perché te l'ho tenuto nascosto allora te lo ricordo io: ti dice qualcosa il giorno della consegna del diploma? Quando grazie a te tutti hanno visto le mie mutande? Io ricordo perfettamente la tua faccia che si sbellicava dalle risate! >>
James sospirò sonoramente e si passò di nuovo una mano tra i capelli.
<< Quindi cosa vorresti? Vuoi che mi scusi per uno piccolo scherzo che è successo più di dieci anni fa? >>
<< Assumerti le tue responsabilità sarebbe già qualcosa dopo quello che mi hai fatto passare! >>
<< Pff... mi sembra che fino a poco fa stavi benissimo con me! Adesso di colpo sono un nemico crudele? Non mi pare che ero il peggiore di tutti a scuola >> ribatté James con un tono arrogante.
<< Si! Li eri! >>
<< Ah! Ma smettila >>
<< È così! La cosa peggiore me l'hai fatta tu! Le prese in giro ormai riuscivo a sopportale ma tu mi hai umiliata davanti a tutta la scuola! >>
<< Era solo uno stupido scherzo! >> insisté James.
<< Uno stupido scherzo eh? Il fatto che tu lo sminuisca tanto dimostra che genere di persona sei! >>
<< Non è colpa mia se all'epoca eri un mostro e tutti ti prendevano in giro! >> esclamò James di getto assumendo poi subito un'aria vagamente dispiaciuta.
<< Un mostro? Sei proprio un bastardo Potter >> sibilò Lily tremante di rabbia << davvero uno schifoso ignobile bastardo! >>
James, a quel punto, fece un'espressione disgustata. Esattamente il tipo di espressione che Lily si era immaginata che lui avrebbe fatto se avesse saputo chi era.
<< Bene! Me ne vado! Tu sei completamente suonata! >> disse James afferrando la giacca e uscendo velocemente dal suo appartamento.
Quando la porta di casa sbatté rumorosamente Lily le lanciò contro la cornice urlando di rabbia. Quando la colpì il vetro si infranse, spargendo sul pavimento minuscoli frammenti scintillanti.
Quello schifoso bastardo! Come aveva potuto illudersi che lui fosse migliore rispetto al ragazzino che era stato così crudele con lei?
Come aveva potuto farlo entrare in casa sua?
Crollò per terra sopraffatta dai singhiozzi mentre caldi lacrimoni le solcavano le guance. Per la seconda volta, a distanza di anni, sentiva il suo cuore andare in mille pezzi, e la colpa era ancora di James Potter.
E mentre era li, incapace di smettere di piangere e singhiozzare, lo stereo iniziò a suonare Perfect.

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