𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝒐𝒕𝒕𝒐
Passó una settimana da quell'accaduto,e il rapporto di Taehyung e Jungkook era sempre piú intimo.
Ogni mattina il castano accompagnava l'altro a lavoro,seppur con difficoltá a causa dei giornalisti che volevano a tutti i costi una sua intervista.
Come quella mattina,quella fredda mattina di fine gennaio,dove Taehyung camminava con le mani in tasca e una folla di giornalisti alle sue spalle.
Essi facevano domande insensate,così il castano imparó ad ignorarli,fin quando una domanda attiró la sua attenzione.
«In giro si dice che lei e l'avvocato Jeon siate fidanzati,è realmente così?»chiese una giornalista.
Taehyung spalancó gli occhi.I suoi piedi si fermarono,permettendo ai giornalisti di scrutare la sua espressione.
«Siete troppo invadenti per i miei gusti»disse,la testa bassa,e poi continuó a camminare,ignorando quelle persone che invadevano le sue orecchie con le loro domande.
Allora inizió a correre per arrivare fino a casa di Jungkook,con i giornalisti che gli correvano dietro.
"Ma non si stancano mai?"Pensó,e quasi gli venne da ridere.Si sentiva in una scena di un film d'azione.
Finalmente arrivó di fronte alla casa del corvino e aprì la porta velocemente,lasciandosi tutta quella folla di persone dietro.Chiuse la porta dietro di sé e sospiró.
«Cosa fai?»Chiese una testa corvina,che lo osservava dalla cucina.
«Jungkook,come fai a vivere in questo modo?»Chiese,avvicinandosi al corvino.
«Mah,ormai ci ho fatto l'abitudine»Disse Jungkook posando la tazza che aveva in mano.«Allora,andiamo?»chiese.
«Fuori ci sono miliardi di giornalisti,non credo sia proprio sicuro»disse Taehyung ridacchiando.
«Tranquillo,ci penso io a mandarli via»passó lo sguardo su tutto il suo corpo e lo guardó«Taehyung,quante volte ti ho detto di non indossare quel cappotto?E' troppo leggero»glielo sfiló delicatamente e si avvicinó ad un mobile poco distante,da cui tiró fuori un cappotto marrone.
«Indossa questo»disse porgendoglielo,ma Taehyung non fece niente«Che bambino viziato»scherzó posiziondosi dietro al castano con i cappotto in mano.
«Tanto so che ti piace viziarmi»disse Taeyung sorridendo,mentre l'altro gli faceva indossare il cappotto.Jungkook sorrise all'affermazione del castano,sapendo che fosse la veritá.
«Ora possiamo andare?»Chiese il corvino dopo aver messo il cappotto all'altro.Taehyung annuì.
«Prima le signore»disse Jungkook davanti alla porta,chinando la testa con una mano protesa.
«Sono un uomo,non so se lo ricordi»disse Taehyung ridendo,lasciando una pacca sulla sua testa.Il corvino rise e aprì la porta.
Passarono dritti davanti alla sfilza di giornalisti e iniziarono a camminare.Il castano si strinse al braccio dell'altro,sentendosi soffocato da quelle voci.Jungkook lo notó,e poco dopo si fermó e si giró verso la direzione delle persone.
«Potreste andarvene?Non è belissimo sentire tutte queste voci di prima mattina»disse con tono autoritario,sorridendo falsamente.
I giornalisti esitarono,prima di scusarsi uno alla volta e di allontanarsi dai due.
Taehyung lo guardó sorridendo.
♥︎𝙰𝚗𝚐𝚘𝚕𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎♥︎
𝚂𝚘𝚕𝚘 𝚒𝚘 𝚙𝚎𝚗𝚜𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚒 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚕𝚒𝚜𝚝𝚒 𝚜𝚒𝚊𝚗𝚘 𝚘𝚍𝚒𝚘𝚜𝚒𝚜𝚜𝚒𝚖𝚒?(𝚗𝚘𝚗 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚒 𝚘𝚟𝚟𝚒𝚊𝚖𝚎𝚗𝚝𝚎)
𝙿𝚊𝚜𝚜𝚊𝚝𝚎 𝚞𝚗𝚊 𝚋𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚝𝚊<3
~𝙷𝚎𝚒𝚍𝚒♡︎✰
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ℱ𝗟𝗬 𝗠𝗘 𝗧𝗢 𝗧𝗛𝗘 𝗠𝗢𝗢𝗡 | ᵏᵒᵒᵏᵗᵃᵉ
Fanfiction𝑩𝒖𝒔𝒂𝒏,1972. ❝𝑻𝒖 𝒔𝒆𝒊 𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒊𝒖́ 𝒍𝒖𝒎𝒊𝒏𝒐𝒔𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒎𝒊𝒐 𝒖𝒏𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐.❞ Dove Taehyung è un amante della musica di altri tempi e Jungkook si siede sempre su una panchina sotto ad una grande quercia nei giorni di piog...