Till death do Us part. (3ª parte)

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Dal punto di vista di Yor.

"Loid! Ti prego... apri gli occhi!"

Non stava succedendo a me, sicuramente era un incubo. Presto mi sarei svegliata tra le braccia di mio marito o almeno, era quello che speravo.

"Non mi lasciare..."

Ero disperata.

Lui respirava ancora ma non rispondeva agli stimoli esterni. Saremmo morti entrambi senza l'aiuto di qualcuno. Non potevo lasciarlo disteso sul pavimento, ma al tempo stesso se non mi fossi difesa sarei diventata la nuova preda dei suoi assalitori.

"Yor! Portalo di sopra e medicalo, qui ci penso io."

"Yuri!"

Riuscii a dire pervasa dalle lacrime non appena mio fratello entrò in scena

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Riuscii a dire pervasa dalle lacrime non appena mio fratello entrò in scena.

"Conosco la vera identità di Loid, come del resto conosco la tua. Ma... ho visto quanto vi amate, sei mia sorella e desidero solo che tu sia felice."

Affermò Yuri mentre esibiva la sua artiglieria.

"Ora vai e prenditi cura di lui!"

"Grazie fratello, sono in debito con te!"

Esclamai mentre afferravo Loid per trascinarlo al piano superiore.

Quella forza che un tempo disprezzavo, in quel momento mi sembrò un dono.

Per fortuna avevo portato con me la valigia con gli aghi e la cassetta del pronto soccorso. Feci distendere Loid sul letto e chiusi la porta a chiave. Dovevo far affidamento su Yuri, non potevo sistemare quegli assassini per due validi motivi: 1° mio marito era ferito; 2° ero incinta.

Non l'avevo ancora detto a Loid, era successo tutto così velocemente. Io stessa lo sapevo da pochissime ore, stavo ancora metabolizzando la cosa mentre cercavo le parole giuste per comunicarglielo. Era una ferita da taglio, l'avevano colpito all'addome. Dovevo fermare l'emorragia e disinfettarla quanto prima, per evitare che facesse infezione.

Non c'era tempo da perdere.

Avendo vissuto come un sicario per anni, finii con l'imparare le basi della medicina. Non potevo recarmi in Ospedale, spesso dovevo curarmi autonomamente.

Riuscii a contrastare l'infezione e bendai la ferita con una garza sterile. Avrei tanto voluto piangere, ma decisi di essere forte. Glielo dovevo.

"Loid, avrei voluto dirtelo ma... non riuscivo a trovare le parole giuste. Io... aspetto un bambino. Diventerai di nuovo padre e stavolta avrà il tuo DNA. Desidero con tutto il cuore che somigli a te, perché in fondo lo sai che sei migliore di me. Lo sei sempre stato."

"N-Non è V-Vero."

"Loid! Non sforzarti, sei ferito."

Istintivamente lo bloccai sul letto, per paura che potesse scendere al piano di sotto per chiudere i conti che aveva in sospeso.

In quelle condizioni a malapena si sarebbe retto in piedi.

"Yor, perdonami."

"Per cosa? Non è tua la colpa."

"Volevo fosse tutto perfetto, ma è successo un putiferio."

"Yuri è dalla nostra parte, si occuperà di quei sicari. Devi solo riposare adesso."

Loid mi guardò, poi prese la mia mano e la baciò.

"Sapevo di poter contare su di te. L'ho sempre saputo."

Affermò deciso.

"Cosa stavi cercando di dirmi prima?"

"Cosa stavi cercando di dirmi prima?"

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