o "peccato, avrei voluto usare i giorni di ferie nel caso mi fossi ammalato davvero"
È l'una di notte. Un caldo lume di candela brilla a pochi centimetri dal volto di Jo. Bill si è svegliato per cacare la terza volta questa sera, ma stavolta, mentre si appropinqua a trovare un secchio, colpito dalla bellezza incredibile del vicino di branda, si è fermato a guardarne i lineamenti aggraziati. Si vede proprio che è il primo viaggio per Jo, il viso è ancora puro e soffice, non screpolato e ruvido come quello di chi passa molte ore a lavorare sotto un sole pallido, sbrilluccicante sull'oceano. Le sue mani sono piene di vesciche, non ancora abituate ai compiti di fatica come quelle di Bill, ricoperte di calli duri quanto gli zoccoli dei cavalli. Non si sa molto sull'apprendista mozzo, pare si sia accordato col cuoco per partire sulla Chimera, la nave del capitano Kupfer. Probabilmente è un parente in fuga e alla fine di questo viaggio scomparirà come tanti passeggeri clandestini che palesano a bordo ogni volta solo dopo la partenza, quando la buonanima del capitano non è più in grado di buttarli in mare. Mentre il capo mozzo Bill fantastica sulla storia del suo ancor più giovane apprendista, da dietro una mano lo afferra, facendogli cadere la candela per lo spavento. Un voce a tratti alterni rauca e suadente dal tono profondo gli sussurra nell'orecchio di calmarsi. È il signor "Barnacle Breath" Javier, il cuoco della nave, il quale al volo afferra la fiamma prima che possa bruciare l'amaca di tela di Jo. "Che ci fa ancora sveglio a quest'ora, signor Remnant?" "Avrei una necessità intima signor Javier" "Di che tipo?" "Dovrei evacuare la sua fantastica cena" "Se le cose stanno così, per quale motivo si dileggia a osservare dormire il suo sottoposto?" "Mi stavo soltanto assicurando dormisse a dovere, sa, lo vedo un po' fiacco a lavorare in questi giorni..." "Non mi prenda in giro, in nome della nostra sincera collaborazione durata diversi anni le chiedo di mostrarmi un po' di rispetto quando mi risponde" "Non la sto prendendo in giro, altrimenti non saprei cos'altro risponderle..." "Questo mi pare avere già più senso. Forza, si sbrighi, faccia quello che deve e torni a dormire, domani sarà una lunga giornata" "Certamente buonanotte" "Sta attento ragazzo". Bill trova il secchio e entra nell'atto di espletamento del bisogno fisiologico, intanto pensa al cuoco, un uomo grosso e forte, alto ma non troppo, per cui nutre una profonda stima e simpatia, ma anche un po' di timore. È il più antico collaboratore del capitano, si dice che la gigantesca cicatrice in volto per cui ha un occhio finto sia dovuta proprio ad uno scontro strenuo contro il suddetto, prima di entrare nella sua ciurma, in quella lontana età dell'oro della pirateria ormai terminata da un paio di decenni. Il cuoco non ha sbagliato quando ha detto che domani sarà un giorno lungo e probabilmente faticoso, sono nella zona della rotta più vicina ad una postazione di controllo marittimo inglese, perciò le armi devono essere pronte in ogni momento. Infatti tra un paio di giorni moriranno sia lui che Jo a seguito di un attacco di un'ammiraglia inglese.
Tuttavia la loro non è una storia di cui è interessante parlare, di conseguenza il focus si sposta su altri due membri della ciurma, "Sneaky" Zak e "Tripe" Buba. Al momento si trovano sul ponte a fare la ronda notturna dalle 9 alle 2. Sono soliti a questo scomodo compito, ma almeno hanno diritto a lavorar meno durante il giorno, durante il quale, tra ammainare e innalzare, tirare e spostare si fa ben più fatica rispetto a pattugliare con una lampada e un cannocchiale mentre tutto tace. Tutto tace tranne loro due. Oggi Zak è più polemico del solito. "Secondo te manca tanto?" "Ancora poco, li hai sentiti gli ordini?" "Certo che li ho sentiti, ma non mi fido di quel branco di stronzi, se la tirano troppo" "Non è colpa loro se non veniamo pagati" "E invece sì, cazzo, se sapevo così rimanevo dov'ero" "Te da dove vieni già?" "Da una fattoria nello Yorkshire" "E come ci sei finito a fare questo lavoro?" "Hai mai letto Moby Dick?" "No" "Così" "Ma sei sicuro sia già stato pubblicato?" "Non credo proprio, ma che ti frega, probabilmente non è ancora nato il bisnonno di Melville" "Lo sai che non possiamo parlare di eventi anacronistici rispetto all'epoca in cui siamo" "Non mi interessa te lo ripeto, lo sai che la Direzione ci ha pure tagliato l'assicurazione sanitaria dall'ultima volta?" "Magari perché da dove veniamo noi ci basta sederci 5 minuti per guarire da tutti i mali e tutte le ingiurie che possiamo farci in questi viaggi di lavoro?" "Io vorrei comunque essere rimborsato, sai com'è, dato che non vengo pagato direttamente ma mettono quasi tutto nei contributi" "Esattamente, è così che funziona, in 10 anni ci facciamo una pensione, pensa a questi sfigati a cui invece tocca sgobbare per non so quanti anni solo per cibo e alloggio e senza alcuna certezza sul futuro" "Ti rendi conto che non ha senso ciò che dici... noi siamo nati in un altro periodo, quindi perché dovremmo essere sfigati come sti qua? Siamo molto più qualificati e civili..." "Era solo per dire" "Per dire che cosa? Che non meritiamo di meglio?" "Se proprio ti rompe così tanto i coglioni stare qui puoi benissimo fare reclamo e rifondare il sindacato quando torniamo, tanto sappiamo già entrambi che, una volta tornato, mangerai una ciambella, mi farai un mezzo sorriso e ripartirai in missione con me senza lamentarti di niente con nessuno, un po' come se volessi sadicamente rompere le palle solo a me" "Sei te che mi ascolti, chi ti costringe?" "Magari il fatto che è parte del protocollo limitare al minimo i rapporti sociale con gli abitanti delle epoche che visitiamo e quindi posso comunicare normalmente solo con te... a proposito, non ci sono ancora progressi sul fronte Clara, non è vero?" "Te che dici?" "Come mi aspettavo, sono mesi che siamo qui e ancora non è successo nulla" "Ma sarà possibile che non potevano farci capitare qua più avanti, più vicini al fatidico evento che dobbiamo 'documentare' e schedare?" "Siamo nel '700, dimmi dove sono delle cronache tanto precise da sapere indicare data ora minuto e secondo con adeguata precisione anche riguardo le coordinate spaziali oltre che temporali?" "Non lo so, ma potevano mandare qualcun altro" "E invece ci siamo noi, quindi non rompere tanto i coglioni" "Uffa... ehi Buba ci diamo per malati e ritorniamo indietro?" "Assolutamente no" "Perché essere così rigidi? Dai, solo per una volta" "Sei tu che ti lamenti tanto che non ci pagano e ci tagliano questo e quest'altro e non sai che i giorni di malattia non sono pagati?" "Certo, ma si possono usare quelli di ferie per malattia e così vieni pagato senza fare un cacchio" "Lo sai che ci hanno tagliato pure quelle..." "Come? Quando è successo?" "Dopo l'ultima consultazione, Frank ha fatto di nuovo assenteismo sul lavoro e si sono incazzati un bel po'" "Cacchio, avrei voluto usarli almeno nel caso mi fossi ammalato davvero... Ma poi noi che c'entriamo? Cioè se un crononauta è stronzo non vuol mica dire che lo sono tutti" "Lo sai com'è che funziona quando c'è di mezzo Frank, è il figlio della direttrice del dipartimento secoli bui" "Quindi per punire lui si puniscono tutti allo stesso modo... che palle, ogni tanto vorrei vedere premiato il nostro zelo" "Beh per quanto mi ha detto Karen al tempofono qualche giorno fa siamo ancora impiegati del mese" "Sì ma quello non vale niente come riconoscimento, e poi quel tuo vecchio modello di tempofono a volte ci mette mesi per mandarti messaggi" "Ah è vero che non te l'ho ancora fatto vedere" "Cosa?" "Ho preso un nuovo modello, cioè sto prendendo un nuovo modello, ho fatto un contratto con rate mensili con il collegamento alla rete neurale centrale incluso" "Ottimo, fa vedere, ha dei nuovi optionals interessanti?" "Beh sì, oltre al proiettore con cui posso modificare molte più skin, c'è un hardware per pescare più facilmente e un processore molto più rapido" "Che bella la vera tecnologia, mi manca sempre quando partiamo" "Ma allora perché non te ne compri uno per te?" "Perché comunque preferisco spendere i soldi in altre cose e poi se veniamo scoperti rischiamo di venire sospesi a tempo indeterminato" "Sì ma senza sai che palle... ci guardiamo qualche episodio del Circo Volante dei Monty Python mentre aspettiamo ci diano il cambio?" "Hai detto parole bellissime" "Chi è il tuo preferito del gruppo?" "Come scrittore di sketch o attore comico?" "Entrambi" "Ah non saprei decidere... adoro Chapman, però mi fa più ridere Michael Palin con le sue smorfie... come scrittore tra John Cleese e Terry Jones faccio sempre fatica a scegliere, poi comunque senza le canzoncine di Idle e le animazioni di Gilliam non sarebbe la stessa cosa, quindi veramente alla fine non saprei, per te invece?" "Ah io non me ne intendo quanto te, non so neanche ancora riconoscerli bene..." "Tranquillo, dopo un po' si impara, basta prenderci la mano, poi non tutti sono dei fan sfegatati come me" "Eh infatti mi sembrava un po'..." "Sh, arriva qualcuno, chiudi quel coso" "Subito".
Bill, dopo aver terminato il suo bisogno è salito sul ponte a osservare le stelle e svuotare il secchio. "Ciao Bill, che ci fai ancora sveglio?" chiede Zak tranquillamente "Ah signor Zak buonasera, e c'è anche lei signor Buba, ma siete sempre voi di turno a quest'ora?" "Effettivamente è proprio così, hai notato bene giovane Remnant" risponde Buba. "Comunque stavo svuotando il secchio, sono andato a evacuare poco fa" "A cacare vuoi dire?" "Sissignore" "Stai tranquillo mozzo, non ti mangiamo mica, puoi darci del tu" "Me lo dite sempre, ma io non sono abituato a dare del tu" "Capisco, sei imprigionato in un mucchio di abitudini e usanze di cui non riesci a scrollarti il peso" "Credo sia meno grave di così, ma grazie per l'interessamento, adesso andrei a dormire" "Dai su resta ancora un po' a chiacchierare con noi, siamo così soli quassù che ormai non sopportiamo più la presenza l'uno dell'altro" "Strano sembrate così affiatati" "Infatti lo siamo ma un po' di compagnia non guasta, non è vero Buba?" "Ump, certo" "Raccontaci un po' di questa ciurma, cosa ne pensi giovane Bill?" "Beh niente di stra..." "C'è qualcuno di nuovo in particolare? Tipo per quanto ho capito questo è il primo viaggio del tuo sottoposto" "Sì è vero, ma non mi pare abbia nulla di strano, ne parlavo poco fa con il cuoco Javier" "Ah sì, quello con lo sfregio in faccia, simpatico" "Sì proprio lui... non vorrei mancarvi di rispetto ma sarei un po' stanco" "Capisco, tranquillo vai, giusto Zak" "Uffa, massì su, va a dormire che è tardi e domattina devi alzarti presto, buonanotte" "Buonanotte signori".
Dopo l'ultimo suono di passi proveniente dalle scale che danno al sottocoperta, Zak e Buba riaccendono il tempofono e si mettono a guardare proiettato su uno straccio di tela sul pavimento del ponte il nono episodio della seconda stagione, ascoltandolo con auricolari bluetooth. "Ehi Buba, hai mai ripensato a cosa sarebbe successo se invece di ripartire avessimo accettato la pensione prematura dopo la missione a San Pietroburgo?" "Ti ho già detto di no ieri e l'altro ieri, smettila di chiedermelo" "Invece continuerò a chiedertelo nella speranza che tu un giorno sappia rispondermi" "Illuditi pure quanto ti pare, non ti asseconderò" "E invece ti dico che lo fai, non sei una persona stupida, probabilmente anche te ci pensi spesso, almeno quanto ci penso io, ma non hai le palle di ammetterlo, di dire che quella buona uscita ci avrebbe sistemato per bene fino alla morte" "In quel freddo gelido, pieno di disparità, malattie, preconcetti e ingiustizie" "Sai fin troppo bene di cosa parlo, non prendermi per un idiota... io lo chiedo anche per sapere se ci pensi ancora, se ti fa ancora male" "È proprio con te che continui a ricordarmelo che fa male" "Forse se me ne parlassi" "Ne vuoi parlare solo perché ti stai annoiando, non perché ti importa davvero" "E anche se fosse? Potrebbe tornarti utile comunque parlarne" "Scusa ma le tue psico-stronzate non funzionano con me, dovresti provarci con questi selvaggi, magari qualcuno potrebbe divertirti più di me" "Sai che ti dico? Sarà quel che farò" "Bene... ehi guarda, si son fatte le 2 e mezza e non ci hanno ancora dato il cambio" "E 29, siamo precisi dai, poi che ne sanno questi di che ora sia" "Beh una specie di orologio a bordo c'è" "Ma è approssimativo, su andiamo a farci dare il cambio senza rompere troppo i coglioni".
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Castronerie e buchi spazio temporali in serata, a seguire schiarite nel weekend
Short StoryOvvero la mia prima raccolta di racconti brevi tratti da vite vissute e immaginate per distrarmi dalla noia del quotidiano e dalla paura della morte. NB Solo perché parte subito dal primo racconto non significa che non potete saltarlo direttamente...