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01/09/2022

il tuo volto non è dolce, tantomeno armonioso, no.

ti nascondi dietro felpe e maglioni non tuoi – lo vedo lo scotch che tiene i pezzi –

e della tua vita sai così poco che mi fai pena. che mera esistenza è mai questa?

non hai un profumo, un odore particolare; anche la tua voce è sterile.

sei invisibile – allora come fanno a giudicarti? –, ma gli specchi ti intrappolano e li odi per ciò.

la notte lo fissi, il cielo  – ti ricordi che sei distante e mortale? –

e, in cerca di risposte,

anche il soffitto; brami – ecco la lacrima che ti macchia di colpe  –

il tintinnio di una campanella:


"chi sono io?"

deliri di una formicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora