Vance Hopper

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la giornata scolastica finì, decisi di andare al supermercato per passare un pò il tempo e comprare delle cose che mi servivano.

appena entrai vidi delle ragazzine che conoscevo fin troppo bene, da quando avevo parlato con Vance non facevano che tormentarmi, e me le sono ritrovate propio davanti.

una un pò bassa e bionda, masticando rumorosamente una gomma si avvicinò a me "vedi di stare lontana da Vance puttana", fece spazio alla sua amichetta mora con gli occhi verdi "hai capito? sennò ti spacco quel bel faccino!".

la commessa per mia fortuna intervenì, "ragazze se non volete che io chiami la polizia vi conviene lasciare il negozio" dandomi una spinta uscirono, "grazie".

era da un pò che stavo giocando, quando sentii qualcosa toccarmi la spalla... mi girai di scatto e tirando un urletto vidi "FINNEY!! che cavolo mi hai fatto perdere e ho avuto un infarto! comunque che c'è patato?" lui rise poi tornò serio tutto di un colpo.

"è successo qualcosa?" chiesi ero molto preoccupata, "hai presente Vance Hopper? quello di cui parli sempre?" feci segno di si con la testa come per dirli di continuare, "beh ecco... ha fatto a botte e ha quasi ucciso il ragazzo ed è alla stazione di polizia..." ero molto confusa, "e come lo hai saputo?" "è avvenuto tutto nel parco qui vicino, sapevo che eri qui e sono venuto ad informarti" presi le mie cose e trascinai Finney fuori, non prima di salutare la nostra amata commessa.

"andiamoci, conosco i poliziotti... sai perché! e ora andiamo li convincerò a lasciarlo andare" dissi io con tono autoritario, "mmh, va bene. tanto se ti dicessi di no ci andresti da sola e poi ti metteresti nei pasticci." gli sorrisi e partimmo.

Arrivati alla stazione di polizia chiesi immediatamente di farmi parlare con Vance, scortarono me e Finney da esso, all'interno della stanza c'erano anche due poliziotti.

"ciao Vance." tirò su la testa che aveva china davanti ai suoi genitori, "oh, ciao cara tu sei?" mi rispose una donna dai capelli biondi come l'oro deve essere sua madre.

"sono t/n signora, una amica di Vance." l'uomo affianco a lei mi squadrò da testa a piedi, tutti ignorarono completamente il povero Finney che stava morendo dalla paura, la donna si alzò dalla sedia e venne ad abbracciarmi.

"grazie cara di essere amica di mio figlio, per via del suo caratteraccio non ne ha molti... per la maggior parte hanno paura di lui e..." cominciò a piangere, "non si preoccupi molto presto uscirà da qui con la fedina penale pulita, conosco un poliziotto che lo farà uscire in un batter d'occhio!" ricambiai l'abbraccio.

mi dispiaceva per quella povera madre, vuole molto bene a suo figlio, "vattene" disse il figlio ringhiando mentre fissava il padre rivolgendosi a me, "mmh, credo propio che resterò qui!" dissi io felicemente, sapendo che tra pochi istanti il poliziotto 'frederich' o come lo chiamiamo io e Finney; mielerich, sarebbe entrato da quella porta.

e così fu, Vance uscì senza denunce e cose varie, "mi ringrazierai domani ai giochi!" dissi io per poi dirigermi verso casa insieme a Finney.

"hey Finn!" lui si voltò verso di me con fare interrogativo, "facciamo un pigiama party stasera? è da un pò che non parliamo" lui sorrise ed accettò, poi ci dividemmo, "A CASA MIA ALLE 19! FA VENIRE ANCHE GWEN!" urlai, ricevetti in risposta un "SI".


la sera

Finney e Gwen sono arrivati da circa due ore, abbiamo cenato e guardato un pò la tv, "giochiamo a qualcosa?" chiesi io buttandomi sul letto.

"andiamo sul classico, obbligo o verità?" rispose Gwen, cosa che mi fece balzare sul tappeto insieme a un cuscino e delle patatine che tengo sempre nel cassetto, caso mai mi venga fame durante la notte.

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