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'Cause in a sky, 'cause in sky full of stars
I think I see you
I think I see you

Clare

A svegliarmi non sono i raggi del sole come sempre, bensì un tuono che fa tremare le pareti.
Compreso il letto su cui sono sdraiata.

Ho un forte mal di testa, sembra che qualcuno mi abbia preso a martellate durante la notte.
Non riesco nemmeno a mettere a fuoco le immagini, a capire dove mi trovo.

Perché, mi sembra ovvio che questo non è il mio letto.

E quando riesco finalmente a capire dove mi trovo, a stupirmi non è solo il fatto che io stia dormendo sul letto di Aron. Ma anche il fatto che quest'ultimo si sia sdraiato accanto a me.

<< sul comodino accanto a te hai un'aspirina, considerando la tua faccia da cadavere ne hai bisogno >>

Mi volto di scatto verso di lui, sussultando perché pensavo dormisse.
Invece è più che sveglio.

<< grazie >> borbotto sbadigliando.

Mentre io mi allungo per prendere l'aspirina, Aron accanto a me si alza scendendo dal letto.

Ingoio la pasticca senza difficoltà. Io a differenza di Audrey non ho problemi con le pasticche, lei invece deve praticamente tritarle per mandarle giù.

<< ti fa tanto male? >>

<< mmh? >> mi volto vero Aron, ancora stordita dal vino che ho ingerito ieri sera.

<< la testa. Ti fa tanto male? >> nego col capo, tentando di alzarmi senza morire spiattellata a terra.

Ma ho fatto un errore grave.
Mi sono alzata di scatto nonostante la mia pressione bassa, e se non fosse che lui mi ha raggiunta in tempo probabilmente sarei caduta come succede spesso.

<< pressione bassa? >> domanda intuendo il motivo della mia quasi caduta.

<< purtroppo sì >> rispondo.

Lui intanto prende dall'armadio una felpa e una tuta che poi mi lancia addosso.

<< tieni, non puoi uscire con quel vestito, è troppo leggero e fuori fa freddo >> li prendo al volo, ed entro in bagno per cambiarmi.

Quando però poso lo sguardo sul mio specchio mi rendo conto che la situazione è ben peggiore di quello che pensavo.

Oltre ai capelli arruffati al punto che sembra mi sia scoppiata una bomba in testa, ho anche il trucco di ieri sbavato e delle occhiaie da paura.

Ecco perché Aron aveva detto che sembravo un cadavere, e io che credevo fosse ironico.

Mi sciacquo la faccia, pulendola dal trucco disastroso.
E poi do una spazzolata ai capelli che sono in condizioni indecenti, con la spazzola di Aron che si trovava sul mobiletto accanto al lavandino.

Poi infilo la felpa e il pantalone, mi stanno enormi ma sono comunque meglio del vestito. Aron ha ragione, fuori il tempo non è per niente buono, e fa freddissimo. In camera si sta bene grazie ai riscaldamenti, ma tra una settimana inizia dicembre perciò è normale che faccia freddo.

Quando esco vedo la porta chiudersi, e Aron entrare nella stanza con un paio di scarpe.

<< sono di tua sorella, Asher ha detto che lascia sempre due paia di scarpe da lui e che portate lo stesso numero. >> mi porge delle converse nere.

Che per carità, sono carine, ma per niente nel mio stile.
Ma ringrazio lo stesso, perché non potevo certo mettere i tacchi con la tuta.

Mia sorella ha uno stile più sportivo del mio, io ho sempre portato vestiti più eleganti. Penso di aver messo le scarpe da ginnastica solo per fare palestra.

𝐁𝐞𝐭𝐭𝐢𝐧𝐠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora