Passati i cinque minuti, i giochi scompaiono e la bimba sembra molto delusa e triste. «È tutto ok?». Non mi risponde, e mi ha fatto sentire molto stupida. So quanto è terribile non avere amici con cui giocare. «Sei svenuta, e adesso ti ritrovi nella tua mente. Io sono la te di quando avevi nove anni, ma le sensazioni che provi possono farmi mutare età. Tu vuoi davvero salvare i tuoi amici?». Non riesco a rispondere, è una domanda così ovvia! Ma... Forse non lo è così tanto. Non conosco nemmeno quei tizi, Gabriél e Andrea non sono miei amici, per colpa loro sono finita in una marea di guai! «Bada bene alle tue scelte e a ciò che pensi» mi sussurra la seconda me. È come se sapesse già a cosa stavo pensando. «Sono la tua mente, so ogni cosa che pensi prima che tu arriva a decifrarlo. Vuoi abbandonarli? Scappare con i draghi, per fare cosa? La codarda? Creare un clan tutto tuo, rubare l'Occhio di Drago, e poi? Rimanere da sola?». Fa un respiro profondo, ed io la guardo negli occhi. «No. Non li abbandonerò, sono i miei amici, non sono una codarda, non scapperò, non creerò nessun clan, non ruberò niente. È sbagliato! Io non sono così, devo ritornare indietro!» La bambina si alza, mi tende la mano. «Hai fatto la giusta scelta Gisli.»
Improvvisamente chiudo gli occhi, e quando li riapro ho dei momenti di mancamento, un dolore alla testa tremendo. Dopo venti secondi riprendo il controllo di me stessa, ed inizio ad analizzare la situazione per escogitare un piano che possa salvarci tutti. Anche Kyle e i suoi “amici”.
Sono legata al pilastro in cui prima lo era Kyle, ma ho le mani e i polsi liberi; davanti a me noto che ci sono tutti i draghi e i loro addestratori. Istintivamente tasto la tasca destra, e noto di avere l'Occhio di Drago. Lo tiro fuori e vedo una nuova parte. Nel mentre gli omaccioni tirano affondi, chi con la spada e chi con pezzi di legno. I miei amici tentano di neutralizzarli, non vogliono fargli del male. Orfeo è stato scaraventato vicino a me, e con un fischio lo faccio avvicinare. Gli spiego il piano: farò finta di consegnare l'Occhio di Drago solo se prima i ragazzi e i loro draghi saranno liberi; dopodiché, appena lo consegnerò e darò il via libera: Orfeo li paralizzerà e Sputacarne li legherà. E dopodiché mi riprenderò ciò che appartiene a Berk.
Come da piano, Orfeo mi slega e balzo all'impiedi. «Kyle! Ho un'offerta per te! Lascia andare i miei amici e io ti consegnerò l'Occhio di Drago completo!» Lo urlo, in modo tale da farmi notare. Non amo molto essere fissata da molte persone, però ora non conta.
«Chi mi assicura che non menti?»
«Lo hai detto tu stesso: i Cavalieri dei Draghi sono loro i cattivi. Mi arrendo, puoi prenderti questo pezzo di ferraglia.» Esordisco.
«Vedo che sei intelligente ragazzina. Lasciateli andare! Adesso ho quello che mi serve» con un gesto ordina ai suoi scagnozzi di scortarli fuori dalla grotta e di ritornare. Detto, fatto! Adesso sono raggruppati e io avanzo lentamente per dargli ciò che ha sempre desiderato. Glielo porgo sorridendo. «Ero sicuro avresti fatto la scelta giusta!». Sposto una ciocca di capelli. «Hai ragione.»
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«𝓛𝓪 𝓵𝓮𝓰𝓰𝓮𝓷𝓭𝓪 𝓭𝓲 𝓑𝓮𝓻𝓴»
FanfictionQuesta è Berk. È dodici giorni a nord di disperazione e pochi gradi a sud di morire di freddo, si trova esattamente sul meridiano della miseria. Il loro villaggio, in una parola: solido, ed è qui da sette generazioni, ma ogni singola costruzione è n...