La cerimonia continua, e noto che "fiocchetto rosa" non ha fatto amicizia con nessuno dei draghi. Mi avvicino a lei con l'intenzione di chiederle se è tutto apposto ma nemmeno il tempo di aprire bocca che mi tira uno spintone facendomi perdere l'equilibrio per un'istante.
«Ma si può sapere che ti prende? Volevo solo chiederti perché non avessi un drago con te, dato che saranno passate all'incirca due ore da quando siamo qua!» Dico abbastanza alterata
«i fatti tuoi non riesci mai a farli?! Non solo sei una trasgreditrice di regole, metti in pericolo il cibo altrui, ma soprattutto non riesci a startene in silenzio a socializzare per i fatti tuoi con il tuo stupido draghetto!!» Mi urla.
Questo non avresti dovuto dirlo. Mi ricompongo e avanzo a passo svelto mentre lei indietreggia fino a sbattere la schiena contro il muro di pietra dell'arena. La prendo dal colletto, stringendolo. Sento l'odore della sua paura nei miei confronti.
«Non ho ben capito cosa hai detto di Orfeo, magari ti va di ripeterlo?» Accenno una calma molto irregolare.
«Ho detto che è un drago che non vale nulla!».
Le sto per tirare una testata ma Gabriél ha deciso di intervenire tirandomi dalla t-shirt. «Smettetela! Litigate da ieri sera, se avete voglia di scontrarvi fatelo quando ci sarà l'opportunità, non davanti a dei bambini. Okay siamo vichinghi, ma un po' di autocontrollo non guasterebbe».Abbiamo deciso di familiarizzare fra noi in un altro punto, cioè la foresta. Iniziamo a presentarci tutti noi.
«Okayy., come sapete io mi chiamo Andrea, ho sedici anni, mi piacciono i draghi, soprattutto Ambra –il suo uncinato mortale–, adoro correre, è la mia specialità.»
«Io mi chiamo Chiara, ho quattordici anni, mi piace giocare a calcio, i draghi, leggere, la mia chitarra, ma soprattutto il gelato.»
«Soy Gabriél, ho diecinueve años –diciannove anni–, me gusta dormire, mangiare, correre, mi drago Lapis –un furia buia–, y soprattutto, dato che non lo avete specificato, mi piacciono le ragazze». Dopo aver finito quest'ultima frase si gira a guardarmi sorridendo, Andrea ride e allora rido anch'io, ma non capisco cosa ci sia di divertente.È sera, Ambra e Andre sono andate su nel cielo a fare un volo notturno –abbiamo deciso di campeggiare qui nel bosco, stanotte– mentre io e Gabriél stiamo arrostendo dei marshmallow infilati in un rametto.
«La notte è così fredda e buia, ma talvolta così romantica e affascinante, le stelle che pulsano e mia sorella che cade dal suo drago...» Gabriél fa una pausa, ripensando a ciò che ha detto, «MIA SORELLA CHE CADE DA AMBRA?!» urla, salta in groppa a Lapis e sfreccia nel cielo a recuperare sua sorella. Io mi occupo di cercare Ambra, insieme a Orfeo.Ambra è caduta in un burrone, e dei draghi incattiviti tentano di uvciderla. «NO, NO, NO!» urlo, «ORFEO, PARALIZZA QUEI DRAGHI, PRIMA CHE POSSANO FAR DEL MALE AD AMBRA!!» Gli salto in groppa e in un qualche modo proviamo a paralizzare quei draghi. Erano tutti addossati ad Ambra, quella povera bestiolina tentava di difendersi con i suoi aculei, ma quei draghi avevano le squame d'acciaio: un misto tra Fendivento e un gronkio molto, molto, molto, gigante, della stessa statura di Zannacurva.
Siamo riusciti a renderli innocui, ma non per molto, giusto il tempo di recuperare Ambra e correre via da quel burrone.
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«𝓛𝓪 𝓵𝓮𝓰𝓰𝓮𝓷𝓭𝓪 𝓭𝓲 𝓑𝓮𝓻𝓴»
FanfictionQuesta è Berk. È dodici giorni a nord di disperazione e pochi gradi a sud di morire di freddo, si trova esattamente sul meridiano della miseria. Il loro villaggio, in una parola: solido, ed è qui da sette generazioni, ma ogni singola costruzione è n...