Segui il tuo cuore / Matteo Paolillo

2. Inizio di una nuova vita

Finalmente dopo 3 ore di viaggio sono arrivata nella capitale d'italia: la bella Roma, sinceramente era come mi ricordavo, perché ci sono stata quando ero più piccolina e da allora non è cambiata, la sua aria, il calore della gente e i suoi colori sono sempre stati uguali, appena uscita dalla stazione, vedo dei taxi, allora mi dirigo verso uno di quelli, mentre stavo andando mi scontro con un ragazzo che avrà tra i 25 e i 27 anni che mi fece cadere la borsa, lo guardai talmente male che lui mi aiutò a raccogliere dicendo:
X:" Scusami davvero, non volevo ma sono di corsa perché ho un'appuntamento importante"
G:" si ho capito ma comunque si sta attenti"
X:" si lo so e ti chiedo scusa.... comunque piacere Matteo "
G:" piacere Giulia"
M:" ciao Giulia, tu non sei di qui giusto?"
G:" no sono di Milano"
M:" wow, che ci fa una milanese a Roma"
Io risi al nomignolo che mi ha dato e gli riposi
G:" sto andando al centro sperimentale"
M:" se vuoi venire con me perché sto andando lì anch'io"
Io annuì e Matteo mi aiutò a caricare le valigie sul taxi e andammo al centro.
Il viaggio duro circa 30 minuti, arrivati al centro scaricammo tutto e andai dal rettore.
Appena usci dallo studio ringraziai e salutai Matteo, il quale mi ha detto che se avevo bisogno di chiamarlo, infatti ci scambiammo i numeri e io mi diressi nei dormitori dove alloggiavo finché non trovavo un'appartamento.
Appena arrivata in camera la 910 entrai ed era bellissima, pulita e curata, con i mobili in ciliegio e i muri rosa pesca e il pavimento bianco. Appena sistemai le cose chiamai i miei avvisandoli che ero arrivata a Roma ed ero già in centro sperimentale in camera mia, loro mi fecero le domande sul viaggio e se avevo conosciuto già qualcuno, io risposi che il viaggio era andato bene e che ho conosciuto un ragazzo che viene pure lui al centro sperimentale, ma che più di tanto non abbiamo parlato apparte le solite cose, loro prima di spegnere la chiamata mi diedero tutte le raccomandazioni e chiusero la chiamata.
Erano le 19.30 decisi di cenare quindi aprì lo zaino e presi le focaccia che i miei mi hanno comprato e iniziai a mangiare.
Finito di mangiare mi misi il pigiama perché ero davvero stanca, guardai un po di televisione e mi addormentai, stanca e stravolta dal viaggio, pronta per il giorno seguente.
Appena chiusi gli occhi sognai Matteo, quel ragazzo dagli occhi verdi che tu incantano e quel sorriso che fa sciogliere