CHAPTER EIGHTEEN.

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Nota dell'autore:

Benvenuti alla parte spicy: Peter non ci andrà mai leggero.

Enjoy:)

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"Io..." la strega non aveva alcuna scusa per il suo comportamento. Come poteva aspettarsi quel genere di attenzioni da Peter Pan? 

"Suvvia, principessa, facciamo entrambi schifo a questo gioco, smettiamola una volta per tutte." 

Lui la fissò seriamente e lei deglutì. 

Tutto divenne statico, più o meno letteralmente: il vento smise di soffiare prepotente fra le fronde degli alberi, le onde del mare cessarono di infrangersi sulla baia, e perfino la cascata, che imperterrita e rumorosa era protagonista della valle, parve acquietarsi tutto d'un tratto.

Il silenzio era forse più rumoroso di quanto un'intera isola potesse essere;  Ivy poteva sentire il battito del suo cuore rimbombarle nelle orecchie, ed il sangue pomparle violento nelle vene. Non riusciva a ricordare l'ultima volta in cui non aveva avuto tutti i muscoli in tensione.

Peter finalmente si mosse verso di lei. La strega sapeva che il demone avrebbe preferito morire che cedere e muovere il primo passo, quindi lei si sentì quasi in dovere di fare un passo più audace del suo.

Allungò le sue mani verso il suo petto ed il contatto la fece rabbrividire. Non le era capitato spesso di trovarsi abbastanza vicina a lui da potere sentire la consistenza di questo, ma adesso che si trovava lì, solido e vivo e così vicino, sapeva di non poterne più fare a meno.

Sbottonò la camicia che indossava e si perse ad osservare la sua pelle calda e abbronzata, mentre Peter teneva gli occhi su di lei, cercando di capire.

Prima di allora aveva creduto non esistesse nulla che lui non sapesse, ma in quel momento, quell'esatto momento, si sentiva paralizzato, confuso, e la parte peggiore era che lo desiderasse con tutto sé stesso.

Si schiarì la voce, e Drizella, ipnotizzata da tutte quelle nuove sensazioni, sussultò sorpresa, deglutendo a vuoto. Il demone non poteva lasciarle potere, perché sapeva che fosse capace di impugnarlo e di utilizzarlo a suo vantaggio

"Immagino tu non sia abituata a vedere cose del genere, hm? Sei più tipa da..." mimò con le mani una sporgenza sulla parte superiore del petto, ed Ivy non poté fare a meno di scoppiare a ridere, appoggiando la fronte alla sua spalla. 

"Oh, ed io che pensavo sarebbe stato un momento quasi serio," scosse la testa, passandosi le dita fra i capelli. "Generalmente no, hai ragione. C'è stato Henry però, quella volta, e anche Ivo il taglialegna..."

Peter si scostò da lei come bruciato. "Il... padre di Hansel e Gretel? Seriamente?"

Drizella si leccò le labbra, sorridendo. "Forse."

Un suono simile ad un ringhio riempì il petto del demone, eccheggiando fra le pareti di legno della cabina. "Non mi piace sapere che la mia donna la dà in giro."

Drizella sbattè le palpebre, una, due volte. Era la prima volta che la giovane strega era stata definita in quel modo, e da niente di meno che Peter Pan. Ma lei non era la sua donna, lei non era sua, non ancora.

"Nel caso lo avessi dimenticato," chiarì, "io non ho ancora detto di fidarmi di te. Non mi possiedi, non ancora."
Gli occhi di Peter brillarono.
Era appena stato sfidato, e sebbene Ivy non sapesse esattamente in cosa si fosse infilata, Peter non si tirava mai indietro ad una sfida.

Le afferrò i polsi, bloccandola contro la parete di legno, ma la strega non oppose resistenza. Il pensiero fece sorridere il demone, che si prese un istante per osservarla in quel modo, inerme, senza più potere.
"Non ancora," ripeté lui, due parole che contenevano un migliaio di significati.
Erano cariche di promesse, ma anche di desiderio, di bisogno. Suonavano come una preghiera.

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