Colazione Insieme?

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Mi sono svegliata..sono le sette e qualcosa ma non ho proprio voglia di alzarmi, anche se posso benissimo farlo. Non ne ho voglia.
Sento dei passi che si avvicinano al mio letto..la curiosità è troppa e vorrei alzarmi ma mi trattengo, a stento.

"Samantha..? Sei sveglia?"
"Mmh.. Si.."
"Allora perchè non ti alzi? C'è un ospite in cucina."

Alla parola 'ospite' mi sono già seduta sul letto a stropiccarmi gli occhi.

"Chi?"
"Non è Sam, mi dispiace. Questa mattina, mentre stavo facendo jogging, ho trovato un gattino sul ciglio della strada. Non potevo lasciarlo da solo e, per di più al freddo."
"Oh! Poverino! Gli hai dato del latte?"
"Si, e gli ho anche sistemato una cuccia..tipo."

Mi alzo stiracchiandomi, e guardo Joshua andarsene in cucina. Io, intanto, mi guardo allo specchio: quella faccia..quella faccia che ha fatto ieri sera..ma che cazzo mi era preso? Che problemi...

"Oh mamma, che stupida!"
"Samantha! Dai vieni!"
"Arrivo, Joshua!"

Mi alzo e mi dirigo in cucina.. Ancora con solo la maglietta e le mutandine... per di più nere con i cuoricini rossi.. Tutta tranquilla esco dalla camera, entro nella cucina e chi ci trovo ovviamente? Oltre al gattino anche Sam!
Inutile dire che, anzichè correre in camera a mettermi dei pantaloli, mi pietrifico davanti a lui.. Per fortuna che la maglietta è più lunga e che copre le mutandine!

"Buongiorno, Samantha!"
"...hey! C-come mai qui?!"
"Ti ho riportato i soldi della birra. Mi sentivo in debito per questo."
"M-ma scherzi, vero? Te l'ho offerta la birra, mica mi hai chiesto i soldi per prendertene una da solo."
"Comunque, te li lascio qui."
"Non li prendo!"
"E non è l'unica cosa che sono venuto a dirti."
"Dimmi tutto."
"Ti va di fare colazione con me e Dean?"

Ed ecco che il cuore mi si ferma di nuovo. Okay.. Calma Samantha.. Non è un appuntamento, ma comunque rispondigli di no e che hai altro da fare.

"Si, mi va bene! Aspetta che mi preparo."

Come non detto. Voglio passare un po' di tempo con lui, anche se Dean non mi ha dato una bella impressione.

"Perfetto! Ti aspetto qui allora."
"Mi preparo in fretta!"

E ricomincio a correre. Mi sembra di essere la protagonista sul film 'Run Lola Run', un film tedesco dove questa ragazza corre per tutta la città per salvare suo marito. Solo che io non sono sposata ne' sto correndo per salvare la vita di qualcuno.
Entro in bagno e mi faccio una doccia in tutta velocità, circa dieci minuti; mi asciugo corpo e capelli, mi metto un asciugamano per coprirmi e corro in camera. Mi metto velocemente un paio di jeans, una maglietta a maniche corte e bianca, una camicia a quadri azzurra e mi metto un paio di calzini corti e bianchi. Pure se con la porta chiusa, sento mio fratello che urla:

"SAMANTHA! Attenta che il gattino è sparito! Non vorrei mai che lo pestassi!"
"SI! Ci staró attenta!"

E, proprio mentre sto uscendo dalla camera, mi ritrovo davanti questa palla di pelo bianca e grigia e, nel tentativo di non pestarlo, salto, inciampando sulle mie scarpe, e cado... Con la faccia per terra..

"Samantha!"

La voce di Sam risuona nel corridoio dove ho la faccia spiaccicata sul pavimento.

"Sammie!"
Continuando a tenere la faccia per terra,
"Non preoccuparti... Il gattino sta bene..."
"Ma non è solo per il gattino che mi preoccupo, ti rendi conto che hai la faccia spiaccicata per terra come una frittata?"
Ed è la' che alzo il volto per guardarlo.
"Quando si dice 'ESSERE OVVI'..."
Sam si mette a ridere e mi aiuta ad alzarmi da terra mentre Joshua prende il gattino da terra.

"Stai bene?"
"Si, abbastanza. Mi fa un po' male il naso.. Ma tutto okay!"
Mi guarda sorridendo mentre mi tocco con il dito la punta del naso.
"Mi metto le scarpe e usciamo."
"Va bene!"

Dopo che mi sono messa le scarpe e un giubbetto leggero, ho salutato Joshua e il nuovo arrivato e siamo usciti, incamminandoci al Cafe vicino al Motel dove alloggiano Sam e Dean.

"Fa freddo questa mattina, strano."
"Neanche te l'ho chiesto.."
"Cosa?"
"Ieri sera.."
Il mio cuore inizia a battere forte di nuovo:'Brava scema! Adesso ti chiederà spiegazioni del bacio di ieri sera!'
"..ehm.. Si?"
Sam.. Lo sento che stai esitando... Domandamelo e basta!!
"...Come sei andata a casa? Questa mattina, percorrendola, mi sono accorto che è parecchio lunga la strada dal nostro Motel."
"Oh..eh..Beh, ho fatto una corsetta!"
"Capisco.. E, per quanto riguarda al... Andiamo, sai di cosa sto parlando.."
"...Ehm.. A dire il vero no!"

Menti, Samantha, menti!!

"Mmh.. Non importa. Entriamo?"

Cavolo.. Neanche mi ero accorta che stavamo già davanti la porta del Cafe!

"G-grazie!"

Arrossisco appena ed entro, notando che Dean non c'è.

"Mmh? Credevo ci fosse anche Dean."
"Ha detto che sarebbe arrivato a momenti. Vedremo se non è una delle sue bravate."
"Beh, intanto ci sediamo?"
"Ottima idea."

E così, ci sediamo in un tavolo vicino alla finestra com dei fiorellini blu in un vasetto.. Carini, a parer mio.
Sam si siede davanti a me e, pure se per l'imbarazzo non vorrei guardarlo, i miei occhi cadono sui suoi, mentre lui ricambia lo sguardo con un sorriso.
Eeh già.. Sono proprio cotta.

"Ma.. A cosa ti riferivi prima..?"
"Eh? Oh, niente, lascia perdere."
"Okay."

Mi scappa un sorriso e mentre sto per aprir bocca, la cameriera spunta fuori dal nulla.

"Buongiorno! Benvenuti al Cafe di Lawrence! Volete ordinare?"
"Io prendo un caffè, grazie."
"Certo, signorina."
"Io aspetto a ordinare."
"Va bene. Se volete qualcos'altro, chiamatemi."

E se va via.

"Allora, Sam, che cosa farai in questi giorni qui a Lawrence?"
"Beh, tra poco è il mio compleanno. Dean ha pensato bene di portarmi qui, dove ho abitato prima di partire con mio padre e Dean per tutte le città d'America."
"Ah! Non me l'avevi mai detto che hai abitato qui!"
"Già.. È solo che ero talmente piccolo che non me lo ricordo neanche."
"Tranquillo! Non devi proccuparti per questo!"

Gli scappa un mezzo sorriso e poi comincia a guardare fuori.
'Starà aspettando Dean...' i miei soliti pensieri..

Nell'attesa, cominciamo a parlare del più e del meno, delle nostre storie, di quei due mesi trascorsi nella stessa scuola... Fino ad arrivare alle nostre storie d'amore.

Sammie WinchesterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora