Fine...?

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Esattamente, mi trovo in una capanna sperduta tra le Alpi Italiane. Bella vista, si, ma una domanda mi salta fuori dalla bocca:

"Si puó sapere perchè c'è più internet qui che dentro il mio appartamento?!"

E poi tutto bianco.
Sento un abbraccio forte, caldo e protettivo. Apro lievemente gli occhi per non farmi sgammare e noto che sono tra le braccia di Sam e sopra ho il suo giubbotto. Che buon profumo... Ma.. Sto ancora sognando?

"Sammie..? Sei sveglia..?"
"..no..."
"Scusa, non volevo svegliarti. Hai dormito lungo tutto il tragitto."
"Un bel po' direi.."
"Ti stavo portando nella tua nuova camera da letto. Riesci a camminare oppure vuoi che ti pori io? Non pesi, se è quello che credi che io stia pensando."

Apro gli occhi e lo guardo nei suoi. Appena comprendo le sue parole, arrossisco di nuovo e cerco di scendere. Inutile dire che ho sentito tutto il corpo pulsare a causa delle ferite.

"Hey, hey, calma, Samantha! Rischi di riaprire le ferite in questo modo.. E poi sono io che rifascio tutta."

Già immagino la scena con la bava alla bocca..

'Ma si dai! Mi scuoto ancora un po' e il gioco è fatto!'

"Sammie! A-attenta!"
"Sam! Ce la faccio da sola a ca...aaaahh...mminare.."

Appena Sam mi poggia per terra, sento la pelle tirare e, toccandomi sul ventre, vedo la mano rossa: mi si era riaperta una delle ferite e la fascia già si sta colorando di rosso sangue.

"Oh no, aspetta: ti porto in camera e ti medico. Va bene?"
"Scusa Sam.. Io.."
"Non scusarti. Dai, ti accompagno."

Mi prende di nuovo in braccio e mi porta in una camera da letto: calda, accogliente, letto matrimoniale, scrivania molto grande.. Semplicemente bella.
Mi sdraia sul letto e poi mi fa gesto di non muovermi. Esce dalla stanza di corsa. Io comincio ad aprire la camicia, non tutta, giusto per vedere il malanno che ho fatto: non una, ben TRE su quattro fasce sono rosse, il che vuol dire ben TRE ferite riaperte!

"Mamma mia... Chs casino che ho fatto.. Tutto solo per farmi fasciare da Sam... Ma che problemi ho?"
"Nessuno."
"Eh? Castiel?"
"Ciao. Come stai?"
"Ciao. Beh, come puoi vedere, non così tanto bene."
"Strano che tu, essendo mezzodemone, non riesca a curarti da sola. Forse è uno dei poteri che non hai assorbito."
"Oh.. Mi stai dicendo che i demoni possono curarsi da soli?"
"Si. Anche noi angeli."
"Aspetta! Quindi anche quel.. Urgh come si chiamava... MELIOTH! Mi stai forse dicendo che quel Melioth puó curarsi da solo?!"
"No, puoi stare tranquilla. L'abbiamo eliminato."
"Ucciso o spedito chissà dove?"
"No, l'abbiamo ucciso."

Butto la testa sul cuscino e tiro un sospiro di sollievo.

"Allelujah... Credevo l'avrei rivisto di nuovo..."
"L'ho fatto io di persona. Era un angelo della mia legione e a quanto pare, non so come, ha ricevuto l'ordine da Metatron di eliminarti."
"Metatron? Ma.. Non è lo scriba di Dio?"
"Sei informata."
"Mah, per quel poco che so, non posso dire di essere informata."
"È esatta la tua osservazione. Ma, è meglio dire che ERA lo scriba di Dio. Quando mio Padre è sparito, diciamo che è 'entrato in scena' e ha sconvolto un po' il Mondo."
"Oh, beh non serve che mi spieghi i particolari, grazie. Quindi Dio... non c'è?"
"No... E non sono mai riuscito a trovarlo."
"Hey Castiel, non è colpa tua."
"Lo so, ma non riesco a farmene una ragione. Stai cercando di tirarmi su il morale?"
"Beh, se vuoi definirlo così, sì."
"Dopo tanti anni spesi qui in Terra, ancora non li capisco i sentimenti umani, ma suppongo di doverti dire grazie."
"Tranquillo, suppongo che li capirai con il tempo."
"Già. È quello che dicono sempre tutti."
"Sammie! Eccomi qui."

E Sam entra in camera con delle bende e un disinfettante tra le mani.

"Castiel, vai a vedere se Dean ha bisogno di qualcosa. Sai com'è, il Marchio di Caino. Non vorrei mai ritrovarmi un demone nel bunker, non un'altra volta ne' tanto meno con Sammie ferita."
"Emh.. Sono qui!"

Sammie WinchesterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora