Prologo

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Erano passati anni da quando i fratelli Miller, alla soglia della loro maggiore età, si erano divisi evadendo dalla vita ricca e sfarzosa, in cui il lusso sfrenato faceva da collante, dominando ogni loro passo, impedendogli di compiere decisioni e rendendogli l'esistenza una vera e propria prigione a causa delle costrizioni che il loro padre gli aveva imposto per non rovinare l'immagine di una famiglia perfetta, che in realtà non lo era affatto.
Per i ricchi, la vita doveva essere sempre perfetta e senza alcun dramma a contornare la monotonia di ogni piccolo istante in cui vivevano, ma per Ethan e Nathan, non era stato così. Poco più che adolescenti avevano cominciato a vivere e sperimentare la vita d'alta borghesia newyorchese, partecipando alle cene importanti in cui il loro padre, il Sig. Jonathan Miller, esibiva loro e sua moglie facendo credere a tutti che fossero una famiglia felice, perfetta, senza alcun difetto o dissapore. Quando cominciarono a voler prendere strade diverse dalle sue, comportandosi come dei semplici ragazzi qualunque, tutto cominciò ad andare a rotoli. I due fratelli che erano diventati inseparabili, contrastavano giorno per giorno le decisioni che il padre prendeva per poter rendere loro i suoi eredi, tendendo sempre più a pensare di rendere la sua figura pulita e perfetta davanti a tutti e che invece, entrambi gli rendevano impossibile.
Jonathan Miller in realtà era un uomo senza scrupoli, pensava a se stesso, rendendo infelice anche sua moglie che, a causa delle sue scappatelle con delle escort di alto borgo, cominciò ad ammalarsi giorno per giorno fino a sviluppare una brutta e inguaribile depressione che segnò la fine della sua esistenza. Fu proprio il maggiore, Ethan, che trovò sua madre e quell'episodio segnò per sempre il corso della sua vita, creando una netta spaccatura tra lui e suo padre. Nathan, invece, per quanto potesse assomigliare a sua madre, era quello più propenso a cercare di sistemare le cose, provando a tenere unita la famiglia e questo portò suo fratello a pensare di prendere le difese del padre.

Ethan aveva venticinque anni quando prese con sé solo lo stretto necessario infilandolo in un borsone e se ne andò di casa, ignorando le imprecazioni del padre e le suppliche di suo fratello, per poter vivere la sua vita sulla strada, costellata da furti, sesso, alcol e con il suo bell'aspetto cominciò a crearsi una vera e propria brutta reputazione, gli fu affibbiato il nomignolo di "cattivo ragazzo" e questo lo portò a fare uso di droghe, il tutto solo per rovinare il buon nome che suo padre si era premurato di creare.

Nathan, non ancora del tutto maggiorenne, fu costretto a sottostare al volere del padre e subire ogni suo ordine, impedendogli di fare ciò che voleva; compiuti i vent'anni, finalmente seguì l'esempio di suo fratello e scappò di casa, grazie al suo fisico robusto e muscoloso, cominciò a passare da una bisca all'altra e combattere per il solo gusto di poter sfogare tutta la rabbia che aveva accumulato negli anni per la morte di sua madre, per l'abbandono di suo fratello e per il disprezzo che provava per suo padre.

Ora i fratelli Miller erano diventati uomini, avevano fatto esperienza, vissuto la vita che volevano ed erano stati richiamati da Jonathan nella sua azienda imprenditoriale e da lì a poco, la loro vita sarebbe cambiata per sempre. Le strade differenti che Ethan e Nathan avevano preso, presto si sarebbero incrociate, portandoli a ritrovare il loro rapporto fraterno perso e il desiderio di volersi riscattare dalla loro stessa vita, grazie all'arrivo di due ragazze che li cambieranno in un modo decisamente inaspettato.

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