L'amore è come un fulmine

13. Una serata "indimenticabile"

Billy

L'idea di lavorare come bagnino era stata davvero geniale e da quello che avevo potuto intuire, Brittany aveva una mente brillante e questo in una donna era la cosa più sexy che potesse esserci. Oltre all'aspetto fisico, ovviamente. Il corpo era la prima cosa che si poteva bramare da adolescenti, ma alla soglia dei trent'anni non bastava più.
Dopo la mia prima ragazza, quella che mi aveva segnato più di ogni altra cosa al mondo, quella che mi aveva fatto diventare quello che sono, ne avevo avute altre. Storielle di poco conto, scopate senza alcun impegno e alla fine ero tornato da lei per scoprire che si era fidanzata con Jimmy.
Gloria aveva visto in lui, quello che io non ero riuscito a darle. Amore, quello che in fin dei conti non sapevo nemmeno cosa fosse realmente.
Amore, se Jimmy era in grado di darlo, io ero un bel pagliaccio. Lui in realtà le aveva mostrato il "finto" lato buonista, era riuscito a farla fidare e poi l'aveva manipolata come un burattinaio faceva con le sue marionette muovendone i fili. Così quando ero tornato da lei, ero finito col trovarla senza vita e in una pozza di sangue.
Jimmy l'aveva prima strangolata durante un rapporto sessuale e poi si era divertito, anzi no, aveva goduto una seconda volta infierendo sul suo cadavere.
Mentre la tenevo tra le braccia, lui mi fissava compiaciuto e nonostante avessi voluto spaccargli la faccia, ero rimasto lì senza fare nulla. Era come se, vedere la mia ex, distesa lì e senza più un alito di vita in quel suo corpo ormai freddo, non mi aveva smosso nulla.
Ricordavo ancora adesso le parole che mia madre, lungo la spiaggia, mi ripeteva di continuo.

Solo l'amore ci può salvare da ciò che siamo realmente, Billy!
Ma ricorda, solo quello puro e vero. Che ti fa cambiare la prospettiva di vedere il mondo, di agire e soprattutto pensare.
Evidentemente, quello che avevo provato con Gloria non era quel tipo di amore. Probabilmente era l'altro tipo, quello tossico. L'amore tossico che ci spingeva ad odiarci ed amarci, che ci aveva portati ad allontanarci e mi aveva fatto diventare uno stalker. Ecco perché non avevo provato empatia nel vederla lì, a terra. Perché il sentimento che avevo provato per anni era stato dettato soltanto dal possesso, quello di possedere una persona.
E adesso, mentre mi stavo preparando per la fatidica uscita con Brittany, mi ritrovavo a pensare e riflettere su tutti gli anni che avevo sprecato. Sprecato a sperare che la mamma tornasse da me, a sperare che mio padre cambiasse il modo di vedere la vita per la paura di aver perso la persona che amava e soprattutto, a sperare di aver provato l'amore vero.
Una volta uscito dal carcere mi ero ripromesso di continuare ad essere lo stronzo senza cuore che ero, ma il destino aveva in serbo per me altri piani. Mi aveva messo sul cammino, Brittany, ragazza brillante ed intelligente quanto sexy e stronza. Peccato che in realtà l'aveva fatto solo per punirmi di tutti i miei peccati, perché lei era già legata a qualcun'altro. E tanto per finire di girare il coltello nella ferita, la persona in questione era Ethan Miller, il mio migliore amico.
Da cosa avevo capito che Brittany fosse legata a lui? Bene, vi rispondo subito. Oggi, in piscina, quando cercavo in tutti i modi di stuzzicarla, lei sembrava restia a farsi avvicinare. Al contrario, mi era parsa molto sulle sue e soprattutto non riusciva a lasciarsi andare perché c'era anche Ethan. Questo mi aveva fatto riflettere e capire che il suo cuore non era libero, anche la sera stessa della festa. Quando mi aveva supplicato di prenderla, aveva messo in chiaro che ero stato solo uno stupido errore. E non c'era cosa più brutta quando oltre al corpo, non riesci a possedere il cuore di una donna.
Probabilmente, Jimmy o chiunque altro, l'avrebbero presa per una puttana. Ma Brittany non lo era, non era fidanzata con Ethan e quindi era libera di fare ciò che voleva. Il corpo a volte era solo un mezzo per dare sfogo a qualsiasi tipo di emozione: rabbia, disprezzo, odio, amore, sesso. Era il cuore quello che contava più di tutti, ed il suo evidentemente era di Ethan. Per questo lei non lo aveva tradito, perché tra loro non c'era ancora nulla di fondo, ma si appartenevano in un modo diverso. I loro cuori erano collegati da un filo invisibile e fino a quando non si sarebbero uniti sul serio, mi sarei giocato il tutto per tutto come si fa quando punti tutti i soldi su un numero alla roulette russa.
Ed è così che avrei fatto stasera con lei, mi sarei comportato normalmente, cercando di essere il più sincero possibile e qualsiasi cosa sarebbe accaduta, ne avrei assunto le conseguenze.
Mi stavo ancora specchiando, sistemando bene un riccio ribelle con la lacca quando qualcuno bussò con le nocche alla porta della mia stanza.
Sobbalzai. << Chi è? >>, urlai senza rendermi conto che erano le nove passate.