L'amore è come un fulmine

8. Ossessione

Billy

La finestra dava direttamente sullo spiazzo dell'officina e di conseguenza appena il sole raggiunse il posto, i suoi raggi mi colpirono in pieno viso facendomi corrugare la fronte. Strizzai gli occhi ancora chiusi e cercai di stiracchiarmi, ma un impercettibile movimento al mio fianco mi costrinse a desistere. Finalmente aprì gli occhi e mi sorpresi di me stesso, quando riconobbi la figura minuta di Brittany distesa accanto a me.
Mi passai una mano tra i capelli e ricordai quello che era accaduto tra noi durante la notte: Jimmy che, come suo solito, aveva drogato il drink di Brittany. Lei completamente euforica e spaesata che finiva con lui nella sua camera e io che intervenivo giusto in tempo prima che...Prima che Jimmy la violentasse, una seconda volta. Si, perché mi aveva confessato di averle già usato violenza la prima volta che l'aveva vista. Però lei non sapeva fosse stato lui, dato che era completamente incappucciato. In realtà non mi sarebbe dovuto importare, del resto lui era fatto così ed era questo che faceva alle ragazze. Era un mostro nascosto in un corpo che racchiudeva un viso d'angelo, riusciva sempre a manipolare tutti per poi elaborare e mettere in atto i suoi sporchi piani. Aveva fatto la stessa cosa con la mia ex ragazza, l'aveva avvicinata, si era fidata di lui e alla fine l'aveva uccisa. Ed io stupido, mi ero preso la colpa perché ero diventato il suo fottuto stalker. Ero ossessionato da lei. Serrai le mascelle, riportando lo sguardo sulla schiena nuda di Brittany. I suoi capelli le coprivano quasi tutto il viso. Più la fissavo e più sapevo di aver abbassato le difese, ero finito a letto con lei, ma ero cosciente di essere stato solo un semplice errore e che anche lei mi avrebbe lasciato di nuovo da solo. Proprio come avevano fatto mia madre e la mia ex.
Dal giorno in cui mia madre era uscita di casa per non tornare mai più, a causa di mio padre, avevo sempre avuto paura di ritrovarmi in una situazione simile: odiavo quella sensazione, l'idea che se perdevi qualcuno il tuo mondo sarebbe potuto cadere a pezzi, distruggersi. Infatti proprio a causa di tutto questo, era successo l'inevitabile. Ero diventato violento, spregevole e avevo incontrato Jimmy, quello che poi sarebbe diventato il mio migliore amico. Lui mi aveva iniziato ai piaceri dell'alcol, della droga e del sesso senza impegni. Forse questo era anche uno dei tanti motivi per cui ero finito in galera, mi sentivo in debito con lui e di conseguenza avevo pagato per i miei peccati. La mia ex mi aveva fatto letteralmente perdere la testa, la perseguitavo, ero diventato un maniaco e mi ero ripromesso di non cedere più a niente e nessuno. Non volevo più amare nessuno, perché tutti quelli che amavo automaticamente se ne andavano e non avevo più voglia di soffrire. Questo era tutto quello che mi ero ripromesso, ma adesso, nel vedere Brittany così vicino a me, il suo calore a scaldarmi il corpo, non ne ero più sicuro.
Il suo movimento mi riscosse dallo stato di torpore e mi costrinsi a guardarla, il suo palmo era finito sul mio addome e le sue labbra erano leggermente schiuse. Non riuscì a resistere alla tentazione di passare il pollice sul labbro inferiore e nel compiere il gesto, cercai di non farla svegliare. Appena il polpastrello toccò la consistenza carnosa del suo labbro, lei si mosse e con le labbra sembrò baciarlo. Mi ritrassi immediatamente, avevo troppo caldo e non volevo che uscisse dal letto così cercai di spostarmi delicatamente. La sua mano ricadde sul materasso e d'istinto strinse il cuscino, mentre il lenzuolo la scoprì fino alla vita.
Inspirai bruscamente e mi trascinai a malincuore, completamente nudo, in bagno per farmi una bella doccia fredda nella speranza che sia il mio corpo, sia la mia mente trovassero un po' di pace. Mi insaponai sotto il getto fresco, guardando sempre fisso verso la porta che avevo lasciato volutamente aperta.