10.

324 14 200
                                    

⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀
𝐀 𝐃 𝐄 𝐋 𝐈 𝐍 𝐄

Rimasi nel corridoio con la testa infilata nell'armadietto, fissando un punto nel vuoto con aria confusa.

Scandire tutti i miei pensieri cominciò a divenire più difficile del previsto: il modo in cui ero stata messa allo scoperto mi aveva mandata in tilt.

Compii un balzo quando il suono della campanella rintoccò la fine della prima ora e il corridoio venne invaso dagli studenti.

Tra le molteplici teste a me ignote, riuscii a individuarne solamente due: quella di Ellie e Sarah.

Quando si avvicinarono mormorai un saluto freddo e distaccato, così riposero i libri nell'armadietto e mi rivolsero la loro completa attenzione.

-Come stai Adeline?-

La situazione era ancora tesa. Non ci voleva un genio per capirlo.

Feci per risponderle di rimando, per quanto riluttante, ma improvvisamente comparve Jason in tutto il suo entusiasmo.

Colta alla sprovvista, quasi sobbalzai, prima di dispensargli un cenno del capo risoluto.

Non mi andava di farmi vedere in quello stato, e invece...

-Tutto bene, ragazze?- chiese di getto.

Mi limitai ad annuire, anche se dubbiosa, e prima ancora che potesse continuare a parlare, probabilmente ad assillarci di domande, riuscii ad intravedere in lontananza un volto stranamente familiare.

Assottigliai gli occhi a due fessure, sperando di sbagliarmi, ma ciò che vidi mi diede la netta conferma delle mie ipotesi: quello era Aaron.

Oh, cavolo.

Mi voltai all'instante, nell'invano tentativo di fuggire a gambe levate, ma lui non ci mise molto a raggiungermi e piazzarsi a un soffio dalle mie labbra.

Per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva quando mi sorrise timidamente. -Dove credevi di andare?-

Digrignai la mascella, infastidita. -Ascolta, Aaron...in questo momento non ho voglia di sentire le tue prese in giro. Ieri ti ho abbracciato e ho sbagliato, lo so, ma fidati che ora questo è l'ultimo dei miei problemi. Già devo subir..-

-Hey, Hey! Frena! Non voglio prenderti in giro. Anzi...- curvò le labbra in un sorrisetto compiaciuto -mi ha fatto piacere-

-A me no...ora, se non ti dispia..- stavo per sorpassarlo quando un tonfo improvviso mi fece trasalire.

Mi guardai attorno incuriosita, capendo l'attimo dopo cosa stesse accadendo: Melanie era appena entrata nella scuola, e le occhiate indiscrete di quasi tutti gli studenti si posarono su di me.

Un vociferare opprimente e convulso ebbe inizio e non parve voler finire, non almeno fino a quando Aaron non si decise ad interromperlo.

-Che cazzo avete da guardare?- proruppe stizzito.

-Adeline guarda...ho del cibo. Che c'è, hai fame?-un ragazzo si avvicinò con rapidità verso di me, eludendo la domanda di Aaron che, spedito, sovvenne ad aiutarmi, piazzandosi davanti alla mia figura come una sorta di scudo.

The Silence Of TearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora