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-Maledico il momento in cui ho accettato di fare questa pazzia-

Ellie roteò gli occhi al cielo a quella mia affermazione, contraendo il viso in una smorfia di fastidio.

Essendo l'artefice di quel piano assurdo, ovviamente, era in disaccordo con me.

-Andrà tutto per il meglio- si interruppe per un breve lasso di tempo, poi proseguì -io mi godo la festa con Sarah e tu cerchi di scovare delle informazioni tramite quel ragazzo. Ci vorranno come minimo cinque minuti-

1Si certo, e sentiamo...come pensi di entrarci in quella villa senza invito?- le indicai i due bodyguard che si trovavano all'estremità del portone.

-Ho le mie doti- Ellie, senza nemmeno darmi il tempo di replicare, mi trascinò con Sarah davanti a quegli uomini.

Avrei voluto stare al suo gioco, ma tutto all'improvviso pareva girare vorticosamente, mentre un grande senso di nausea e freddo mi assaliva.

Ellie colse quel mio attimo di debolezza per ingannare i due uomini vestiti completamente di nero. -Non potete non farci entrare, la mia amica sta male e ha bisogno di andare in bagno-

-Allora portacela...questo non è un bagno, ma una villa, se non te ne fossi accorta- rispose uno di loro, sorridendo in un modo quasi melenso.

Ellie non si arrese e cercò nuovamente di persuaderlo ad acconsentire. -Allora volete farla morire? È questo che volete?- si accorse di non ricevere risposta, cosi proseguì con la sua messa in scena. -Quando morirà la terrete sulla coscienza, vi denuncerò e farò il possibile per-

-Senti mi hai stufato. Entra e portala in questo maledettissimo bagno- a quel punto il bodyguard si spostò di lato per farci passare.

Ellie e Sarah gli sorrisero, come a ringraziarlo.
lo invece alzai il capo, tenendomi ancora aggrappata alle loro spalle.

Appena entrate ci accolse un'ampia stanza piena di persone. Mi voltai attorno esaminando ogni minima cosa con lo sguardo, mentre la bocca si spalancava sbalordita.

Metà della gente non riusciva a reggersi in piedi e ad alcuni penzolavano le braccia sul tavolo.

In fondo alla sala dei tizi si intrattenevano con delle ragazze che sedevano al loro fianco. Altri invece, erano intenti a ordinare qualcosa da bere.

Tutta quella confusione mi destabilizzò, e Ellie se ne accorse subito. -Vieni con noi, prendiamo un drink-

Guardai la gente nella sala, poi le diedi una risposta decisiva. -Non credo sia una buona idea-

-Allora trova il ragazzo- propose come alternativa.

In effetti dovevo cercalo, perché se mi trovavo lì era a causa sua, ma quando continuai a perlustrare tutta la zona, provai l'irresistibile impulso di uscire da quel luogo gremito e soffocante.

-Ho bisogno di prendere una boccata d'aria-

Ellie seguì il mio sguardo, poi mi chiese: -Vuoi che venga con te?-

-Non occorre. Ti ritroverò io...tu però non allontanarti-

-Si, va bene....ma se non te la senti di andare da sola, ti accompagno-

-Non preoccuparti, non starò via a lungo-

Mentre Ellie e Sarah tornavano a ballare, io mi avviai dalla direzione opposta, dove la folla era più rada.

Qualcuno cercò di attaccare bottone con me quando passavo, ma finsi di non accorgermene per non farmi trattenere.

L'enorme portone di legno era spalancato, e appena misi piede fuori mi sentii meglio.

The Silence Of TearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora