Capitolo 4 (Terzo Anno). L'ultima domenica di settembre

68 8 0
                                    

L'ultima domenica di settembre - che tra l'altro era caduta come ultimo giorno del mese -, Sirius stava organizzando un nuovo scherzo per Severus Piton, che venerdì durante l'ora di Storia della Magia, aveva osato prendere in giro lui e James insieme ai suoi altri viscidi amichetti.
James stava provando ad ignorarlo, cercando di conquistare Lily Evans, provando ad essere più maturo: Lily continuava a essere il suo più grande amore, nonostante la ragazza non lo degnasse di uno sguardo. Ogni tanto non riusciva a trattenersi e, insieme a Sirius, finiva per dover scontare ore di punizione sistemando i libri in biblioteca oppure lucidando i trofei della Sala Trofei.
Peter era stato costretto da Sirius a partecipare allo scherzo, nonostante avesse provato più volte a rifiutarsi. Aveva perso interesse per gli scherzi da quando si era infatuato di una ragazza di Tassorosso del loro stesso anno.
Remus aveva evitato di esporsi troppo, anche perché durante la luna piena era finito per slogarsi la caviglia e si era procurato una serie di tagli sul torace che non erano ancora del tutto guariti. Preferiva rimanere nel loro dormitorio, a giocare con la piccola Cassandra - che aveva compiuto un mese da due settimane - e cercare di essere il primo della classe in Cura delle Creature Magiche.

Quel giorno, proprio come le altre tre domeniche del mese, Sirius aveva portato di mattina presto la piccola Cassandra nei Sotterranei per lasciare che Regulus potesse venirla a prendere in modo da poter passare un po' di tempo con lei.
Sospettava che Regulus passasse informazioni della bambina ai loro genitori, perché da quando aveva acconsentito totalmente a questo patto, Walburga e Orion avevano smesso completamente di scrivergli. Ogni tanto mandavano dei pacchi pieni di cose per Cassandra e poi tornavano a far finta che lui non esistesse.
Quando Regulus uscì dalla Sala Comune di Serpeverde, era accompagnato da Narcissa, loro cugina. Il tutto avvenne molto silenziosamente, Narcissa gettò sull'ovetto dove la piccola Cassandra dormiva un incantesimo di disillusione in modo che nessuno nella loro Sala Comune potesse vederla - Sirius non aveva del tutto capito dove andassero per non far vedere a nessuno la piccola ma non osava fare domande.
«Alle sei meno un quarto di nuovo qui» disse Regulus prima che lui e la ragazza se ne andassero.
Sirius li guardò andare via e rimase a fissare il quadro che permetteva di entrare nella Sala Comune di Serpeverde per qualche minuto anche dopo che loro entrarono.

Quando tornò alla Torre di Grifondoro, la Sala Comune era ancora deserta, proprio come l'aveva lasciata.
Salì nel suo dormitorio e trovò James già alzato, nella sua tuta da Quidditch e con la scopa in mano, pronto per andare ad allenarsi.
«Potevi svegliarmi prima di portarla da loro. Mi sarebbe piaciuto darle un bacino» disse Potter sistemandosi gli occhiali sul ponte del naso.
Sirius si sdraiò sul suo letto: non sapeva come rispondere, era troppo fastidioso non poter trascorrere uno dei suoi giorni liberi senza sua figlia.
«Quando vai a prenderla vengo anche io» lo avvisò James prima di uscire dalla camera.
Black si girò verso il lato in cui prima si trovava la culla di Cassandra. Le mancava già.

A pranzo, Sirius mise in atto il suo piano.
Non appena tutto il tavolo di Serpeverde fu a tavola, i calici pieni iniziarono a spruzzare succo di frutta a destra e a manca come dei geyser, bagnando tutti: gli studenti del tavolo, compresi Regulus e Narcissa, andarono nel panico, cercando di trovare copertura nascondendosi sotto il tavolo. Piton fu colpito in piena faccia da un'ondata di succo alla melagrana, che finì per spingerlo così indietro da cadere dalla panca. Narcissa, con i capelli e la divisa fradici di succo, provò a gettare un incantesimo per fermare il suo calice, fallendo miseramente, mentre Regulus si allontanava rapidamente dal tavolo per scampare dalla doccia di succo.
Sirius rise come un pazzo seguito a ruota da altri Grifondoro e alcuni Corvonero e Tassorosso. James non riuscì a trattenersi proprio come Peter, mentre Remus sorrise e ridacchiò sotto i baffi.
«Potter!» urlò Evans, non appena vide Piton in difficoltà, «Smettila immediatamente!».
Sirius ghignò: «Non credo proprio!».
Il succo di frutta iniziò ad arrivare al tavolo più vicino, ovvero quello dei Tassorosso, ma alcuni schizzi arrivarono anche al tavolo dei Grifondoro.
A porre fine al caos fu Silente, che con un colpo di bacchetta fece fermare immediatamente i calici del tavolo verde e argento, mentre la professoressa McGranitt si avvicinava ai quattro Malandrini.
«Black, Potter! Siete in punizione per due settimane!» strillò furiosa, mentre Sirius continuava a ridere.
James non si lamentò di essere stato messo in punizione al posto di Peter e scrollò le spalle continuando a ridacchiare.

Alle 17:40 precise, Sirius e James erano davanti alla Sala Comune di Serpeverde, ancora ridacchiando per lo scherzo che Sirius aveva fatto.
Stavano tornando dal campo di Quidditch - James lo aveva praticamente costretto a venire a vedere gli allenamenti di Corvonero -, Potter aveva il suo mantello dell'invisibilità nella borsa e Sirius aveva portato con sé la scatolina con i ciucci e uno dei sonagli nel caso Cassandra si fosse messa a piangere.
Qualche secondo prima che l'orologio di James segnasse le 17:45, Regulus uscì dal ritratto da solo. Quando si avvicinò ai due Grifondoro, i ragazzi riuscirono a vedere l'ovetto in cui Cassandra era seduta tenendo un orsacchiotto di peluche con una mano.
«Cissy vorrebbe che la prossima volta le facessi indossare i vestiti che le ha regalato e papà vuole che mandi delle foto ogni tanto» disse Regulus mentre Sirius prendeva l'ovetto dalle mani del fratello.
Sirius non rispose, mentre James tirava fuori il mantello dell'invisibilità dalla borsa.
Prima che James potesse mettere il mantello a nascondere la bambina, Regulus si abbassò all'altezza della bambina.
Le accarezzò la guancia e le sorrise, Cassandra emise un gridolino e agitò l'orsacchiotto tra le sue mani.
«Ciao ciao, Cassie, ci vediamo la prossima settimana».
Regulus stampò un bacio sulla manina libera della bambina e lasciò finalmente che James potesse nascondere l'ovetto con il mantello dell'invisibilità.

Sirius e James tornarono al loro dormitorio.
Remus era sul letto, circondato da rotoli di pergamena, libri e appunti, mentre Peter stava dormendo.
Non appena Remus li vide tornare, si alzò dal letto per andargli incontro e prendere Cassandra.
«Eccola, la mia coinquilina preferita!» disse sorridendo alla bambina una volta che James levò via il mantello.
Cassandra agitò l'orsacchiotto e sorrise - se dovevano proprio fare una lista delle cose più adorabili che faceva Cassandra, il suo sorriso tutto gengive era sicuramente al primo posto.
Remus la tirò fuori dall'ovetto e la riempì di baci mentre questa urlava felice.
«Oh il mio zuccherino! Cosa farei se non ci fosse lei?» esclamò drammaticamente Lupin.
James sorrise mentre Sirius sistemava di nuovo la culla sul suo letto.
Potter prese la bambina dalle braccia del lupo mannaro e iniziò a baciarle tutto il viso ridendo, la bambina ridacchiava e urlava.
«Di allo zio Moony che il tuo preferito sono io, Jamie! Sono il migliore tra i tuoi quattro zii!».
Sirius rise: «Ridatemi la mia piccola Jamie, per favore! Sono il padre!».

ANGOLO AUTRICE:
Piuttosto stanca, mi piacerebbe tornare ad essere quella di qualche anno fa che non si faceva tutte ste paranoie.
-Moony

Growing Up With The MaraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora