CHAPTER 21

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"If you're lost you can look and you will find me
Time after time
If you fall, I will catch you, I'll be waiting
Time after time
If you're lost, you can look and you will find me
Time after time"

  21.☯️(Cosa siamo noi)☯️

Lo supero con una spallata.
Odio il fatto che ci abbia scoperti ma per il momento non mi interessa.

Raggiungo Jeremiah al piano di sotto assicurandomi che non ci sia nessun altro.

<Jer....> lui si gira.

<andiamo a fare un giro? Ho bisogno di un pò d'aria> chiedo, ho bisogno di uscire da questa casa, di andarmene.

<oh si si certo> dice lui premuroso.

Ci avviamo verso la macchina, salgo nel posto del passeggero e partiamo.

Ho mille pensieri per la testa.

Jeremiah, il bacio di ieri e il ballo insieme.
Paige e l'affermazione malefica.
Conrad, i suoi giochi pervertiti e lui che si scusa.
Jeremiah che mi bacia per la seconda volta.

Sono confusa.
MOLTO confusa.

Ma decido che per il momento è meglio svuotare la mente e lasciare nei miei pensieri soltanto la persona al mio fianco, Jeremiah.

<stai bene?> mi chiede.

<si ora sto bene....grazie a te> dico sorridendogli.

<ti va di prendere un gelato?> mi chiede.
<va bene>

Così lui mi porta in una gelateria, io prendo un cono alla fragola e al limone e lui una granita alla Coca Cola.

<grazie> dico sorridendogli quando me la porta.

<alloooora...continui a pensare a quel coglione di mio fratello?> dice e io lo guardo con una faccia confusa.

<non ci ho mai pensato> dico ridendo.

<sicura?!> dice alzando un sopracciglio.

<sono sicura al 100%> dico ridendo.

Così ci sciogliamo un pò e iniziamo a parlare normalmente come sempre.
Quando finiamo il nostro gelato/granita si offre per andare a buttare le cartacce.

Così mi appoggio al muretto e osservo l'oceano.

Penso a tutto ma allo stesso tempo non penso a niente.

Ad un certo punto sento delle braccia circondarmi la vita da dietro.

Mi si ferma il cuore per un attimo, ci metto un attimo a realizzare.

Giro la testa all'indietro e ritrovo il viso di Jeremiah a pochi centimetri di distanza, ci guardiamo negli occhi.

Poi fa scontrare leggermente le nostre labbra stringendomi di più a sé.

Stacchiamo le labbra ma le nostre fronti rimangono unite, sorridiamo.

<vieni, ti porto in un posto> dice lui prendendomi la mano.

Saliamo di nuovo in macchina, guida per un bel pò ma alla fine arriviamo.
Si ferma dietro a delle piante, sono confusa.

Mi apre la portiera e mi fa scendere.
<ma dove mi hai portata?!> dico ridendo.

<ho visto un film horror e iniziava esattamente così> continuo poi.

<daiii vieni e vedrai> dice avviandosi in mezzo alle piante, io lo seguo.
Ormai era già pomeriggio inoltrato.

▪︎ONLY YOU▪︎|| Conrad FisherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora