▪︎ONLY YOU▪︎|| Conrad Fisher

CHAPTER 27

"Someone dies or someone gets hurt
But if one of us dies

I hope I die first
'Cause I don't wanna live without you
I don't wanna ever learn
How to fall asleep without you
Tell me what's worse
Losing you now or later?
Maybe I can break the curse
And I can be in love forever"

27.☯️(sarai la mia morte)☯️

La notizia mi ha completamente distrutta....nonostante sia qua da non molto sento Susannah come una figura materna.

JJ mi tiene stretta in un forte abbraccio, non riesco quasi a piangere, mi sento bloccata.

Fa male il fatto che abbiamo continuato a divertirci in questi mesi mentre Susannah stava male...
Ma riflettendoci bene lo ha fatto per proteggerci dalla notizia e farci godere a pieno l'estate.

Così mi rilasso un pò e dopo poco mi stacco dalle braccia di JJ e mi dirigo verso la porta, non appena esco sento urlare.
<RAGAZZI È PRONTA LA CENA> la voce di Laurel risuona in tutta la casa che è avvolta da un silenzio tombale.

Scendo le scale e noto la figura di Susannah intenta a preparare le ultime cose per la cena.
Mi avvicino piano piano a lei e quando mi nota la abbraccio, affidandomi a lei e alla sua forte stretta.

<scusa....> le sussurro cercando di bloccare le lacrime.
<non avrei mai dovuto scappare...io-io non me l'aspettavo, tutto qui.> dico triste.

<tranquilla> dice con voce calmissima massaggiandomi lentamente la schiena con il palmo della mano.

<eri bellissima in pista> dice facendomi alzare la testa, le sorrido guardandola negli occhi.

<devi promettermi una cosa....> dice piano, ho paura di quello che sta per dire, questa frase fa già male.
<prenditene cura...> senza aver fatto nomi, senza aver neanche fatto una domanda capisco, Conrad.

<Susannah.....> dico mentre una lacrima mi riga il volto.
<non ti preoccupare, andrà tutto bene....ma ora finiamo questa estate come si deve> dice pulendomi la lacrima.

Ci stringiamo di nuovo per qualche secondo e poi ci stacchiamo.

Così la aiuto a finire di preparare la tavola mentre ridiamo e scherziamo.
Poi iniziamo a metterci a sedere mentre arrivano gli altri, ancora nessuna traccia di Conrad.

Dopo cinque minuti, fa il suo ingresso in cucina, lo osservo mentre si mette a sedere sorridente accanto a me, come sempre.
Nonostante il sorriso riesco ad intravedere le guance ancora bagnate dalle lacrime e fa così male al cuore vederlo in questo stato.

Così iniziamo a mangiare e fingiamo che non sia successo nulla ma so che ognuno sta cercando di manterere il dolore piccolo piccolo per non farlo esplodere.

Conrad si comporta in modo un pò particolare, ride più del solito, sta soffrendo e io lo capisco...

Abbiamo in comune molti comportamenti, o meglio gestiamo quasi nello stesso modo le emozioni.

Quando sei distrutto ridi.
Lo fai e basta: non te ne accorge neanche, è un comportamento naturale.
È una specie di scudo.
Di nascondiglio.