Capitolo 7 Una vita spezzata

8 2 0
                                    

"Kysana, perché??" gridò Laf, "povero ragazzo" esclamò ridendo Yscus "pensavi veramente che l'amore vi avrebbe uniti? Com'è facile ingannarti. Bene adesso lascio fare a voi signorina Napoor". A queste parole Kysana si scagliò su Laf. Subito Laf estrasse la spada e incassò il colpo. "NON VOGLIO LOTTARE CON TE!" gridò Laf. Era diventato esperto e nonostante Kysana fosse molto veloce nel sferrargli i colpi lui non rispondeva. Si limitava a pararli ed incassare. Preso dalla furia della rabbia Elaides estrasse le due spade ed iniziò ad attaccare Kysana dai lati. Nonostante stesse affrontando e schivando i suoi colpi non mancava di attaccare Laf. Ad un certo punto con un calcio allontanò Elaides con una forza talmente grande da lanciarlo contro la roccia. Kysana era molto veloce, troppo per un semi demone. Parando un colpo dietro l'altro Laf si trovò scoperto. Kysana senza esitazione puntò dritto a cuore di Laf. In quell'istante Elaides apparendo dal nulla si mise fra lui e Kysana prendendosi il colpo. In un istante la situazione degenerò. Elaides diede un colpo di tosse per la quantità di sangue che gli si accumulava nella gola. Cadde in una pozza di sangue mentre Kysana spariva. Le guardie che avevano ricevuto ordine di non intervenire corsero a portarlo via insieme a Laf. "Datemi degl'altri panni dobbiamo fermare il sangue" gridò Laf alle guardie che lo aiutavano mentre spingeva sulla ferita per tamponare il sanguinamento. "Non preoccuparti amico mio resisti, tieni lo sguardo su di me. Resta con me!" disse Laf dando dei colpetti alla guancia destra di Elaides per tenerlo sveglio. Arrivato a castello il re e i medici con lui accorsero tutti per soccorrerlo. "Mi ha difeso. Si è messo nel mezzo per proteggermi" disse Laf scoppiando a piangere. "Sta tranquillo se la caverà" gli rispose il re. Al re fu porta l'arma con cui era stato trafitto Elaides. Il re poi ordinò ad una guardia riguardo a Laf "è sotto shock portatelo nelle sue stanze" e subito la guardia lo portò via. "Kysana" pensò il re "cosa state facendo? Cosa state difendendo? È per questo che avete rischiato la vita diventando un demone? Laf ha rischiato la vita ed adesso il suo amico è in fin di vita per averlo protetto. Perché lo state facendo? Era necessario?". Il giorno dopo il medico reale andò dal re per informarlo delle condizioni del fabbro. "Sua altezza il fabbro è stabile. Si riprenderà ma per il momento è entrato in uno stato di sonno speciale" disse il medico nella sua relazione. "Sonno speciale avete detto? Cosa intendete?" chiese il re. Il medico sospirando rispose "è sonno dello spirito. Non abbiamo strumenti che possano alterare questa condizione". Il re sollevato disse "bene lasciatelo così". Poi ordinò al medico "Il sonno dello spirito non deve essere interrotto". Dopo averlo congedato andò da Laf che stava fissando fuori dalla sua finestra con uno sguardo spento. "Sono stato abbandonato dalla ragazza che amavo, il mio migliore amico è morto. Peggio di così c'è solo la morte" disse Laf. Con uno sguardo di tenerezza il re lo guardò e gli disse "Laf, il tuo amico...Elaides...non è morto", a queste parole a Laf si illuminarono gli occhi "sta bene? Posso vederlo?" chiese. Sorridendo il re rispose "no ancora non puoi. Si trova in una condizione speciale. Si trova nel sonno dello spirito. È una condizione speciale perché il sonno dello spirito serve a rigenerare qualcosa, un organo interno un arto perduto. Dobbiamo aspettare un po' per vedere. Quando si è in questo sonno il corpo dopo un po diventa semi trasparente per risaltare la parte in rigenerazione. Fino ad allora il medico non può stabilire di cosa si tratti, inoltre è in una posizione delicata perché totalmente indifeso. Quindi lo abbiamo messo al sicuro in una stanza di cui sa solo il medico io e le guardie che lo sorvegliano e che lo hanno messo lì. Finché non guarirà non potrai vederlo, mi dispiace". A quelle parole Laf si rassegnò pur essendo sollevato della condizione dell'amico. Capendo la situazione il re disse a Laf "Laf non ti abbattere. Non è tutto perduto. Se è diventata così abile come dici è molto scaltra ed ha un piano, altrimenti è un'assassina stupida visto che ha fatto un errore che ha dell'assurdo", a quelle parole Laf sorpreso guardò il re e chiese "che significa ha fatto un errore assurdo?". Sempre sorridendo il re rispose "vedi Laf se voleva veramente ucciderti non ti avrebbe colpito con quell'arma". "In che senso? Cosa significa quell'arma? Che aveva di tanto speciale?" chiese sorpreso Laf. Il re rispose "nulla, non aveva nulla di speciale. Era un pugnale sacrificale innocuo per chi possiede un anima instabile come la tua, se avesse voluto veramente ucciderti avrebbe usato un pugnale infernale che sono pieni di veleno, o un pugnale sacro pieno di magia degli uomini, velenosa per noi demoni, secondo me c'è qualcosa sotto che non ti può dire". A queste parole Laf tornò a sorridere e da lì non si preoccupò più. Nel frattempo mentre succedeva tutto questo Yscus chiamò Kysana nella chiesa. "Allora signorina Napoor. Com'è possibile che il ragazzino sia ancora vivo? Trasformarti in un demone non è sufficiente?". Kysana respirava appena per quanto era legata stretta alla colonna. "No-non sono riuscita a portare a termine la missione perché non era solo" rispose con quel poco fiato che aveva. "Portate a termine la missione signorina Napoor ed andrà tutti bene. FINITE LA MISSIONE!" intimò il sacerdote uscendo in una stanza laterale. Kysana fu liberata e si allontanò verso Dilmore. Sapeva di non essere ben accetta al castello e così mandò un messaggero da Laf. Quando arrivò il messaggero gli riferì il messaggio, "vieni al tramonto e vediamoci all'ingresso della caverna di Deuell per discutere". Laf non più preoccupato si diresse alla caverna all'orario indicato. Quando arrivò Kysana era già lì. "So tutto Kysana. Non ho rancore nei tuoi confronti, non so perché tu ti sia spinta a fare questo gesto estremo. Però il gesto del pugnale è stato un messaggio chiaro. Elaides si sta riprendendo. È in fase di rigenerazione. È sotto controllo del medico" disse Laf. Sorridendo Kysana rispose "mi fa piacere questo. Non posso dirti nulla delle mie motivazioni. Grazie per il momento che mi hai dedicato al lago. Significa tanto per me. Sappi che la missione è ucciderti per cui dovrò darti la caccia finché non ci arriverò". Laf tranquillamente rispose "lo so però sappi che io non mi farò prendere facilmente stavolta". Sorridendo Kysana corse via, "lo spero le cose semplici non mi sono mai piaciute". Laf tornò al castello sorridendo.

---------------------------------------------------------------

Parole 1103

~Framyway~

Ecco il settimo capitolo della storia, spero vi piaccia.

Cercherò di pubblicare il più spesso possibile.

Se vi piace questa storia e il capitolo fatemi sapere con un commentino e una stellina

Scusate se ci sono errori.

Grazie a tutt*

Frami

The Fate of a bladeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora