Roma ; Italia - 14. 03

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"E da allora sono perché tu sei,
e da allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo"

-Pablo Neruda

Era ormai un po' di tempo che Taehyung non si fermava ad ammirare la meraviglia dell'arte che l'aveva sempre affascinato ed era già la terza notte che il giovane trascinava il suo compagno di avventure mistiche, così lo aveva soprannominato, con se... difendendosi alle proteste dell'altro con la semplice frase:

«Di giorno fa troppo caldo»

Gli ripeteva questa frase di continuo ma, infondo, aveva ragione.

Di notte vi era come una specie di magia sacra: la consistenza dell'aria era diversa, il silenzio rendeva tutto più mistico.

Si annusavano gli spiccioli di odori del giorno appena passato, senza sentirsene invasi... e poi c'era quella sensazione, quella che lui, Taehyung, descriveva con minuzia quasi chirurgica.. con quel suo tono caldo, pieno di qualcosa di diverso.

Impetuoso.

Vivo.

«Non esiste un altro posto così al mondo, Kookie.

Non può esistere.

A volte, camminando nel silenzio, mi sembra di ascoltare le voci di chi ha riempito queste strade prima di noi.

Vite dopo vite, dopo altre vite, per secoli... e lo so che anche Londra, Parigi, Tokyo, Madrid e tante altre sono fatte di secoli di storia e di persone... ma non si riesce a riconoscere ogni momento di quella storia accavallarsi uno sull'altro semplicemente "camminandoci sopra".

Anche adesso che la devastano per poi ricrearla, che ne stravolgono le credenze, che ne stanno riscrivendo la storia... questa rimarrà per sempre la mia Roma.»

E dopo un momento di pausa, continuò:

«Roma non perde mai la sua fierezza, il suo sarcasmo, il suo incontrollabile cinismo dato dai secoli e dagli anni passati... ma, soprattutto, non perde mai la sua sincerità.

Ha sempre visto generazioni di persone, ognuna diversa delle altre, innamorarsi di lei ed io ammetto che, ahimė, non sono da meno.

Qui nulla si perde.

Tutto rimane indelebile.

Parigi viene considerata la città dell'amore ma, onestamente, non credo che nessun'altra città con una storia tanto significativa possa essere considerata da meno.»

Jungkook lo osservava incantato come un signore anziano guarda la sua nipotina giocare spensierata davanti al caminetto, senza perdersi nemmeno una sillaba di ciò che la voce soave del suo compagno pronunciava.

«Quando ti sei innamorato di questa città?» domandò, allora, incuriosito.

«Non quando... dove. Ti ci porterò presto ma, per il momento, goditi la meraviglia che questo posto ha da offrirti.» rispose, Taehyung, sorridendo.

Durante quei mesi, i due ragazzi, avevano avuto modo di conoscersi e scoprirsi arrivando così alla conclusione di avere in comune più di quanto il loro modo di porsi alla vita, totalmente differente, lasciasse trasparire.

Jungkook era il tipo di persona che coglieva al volo qualsiasi tipo di occasione che potesse fruttargli guadagno, senza nemmeno esitare... senza nemmeno pensare se ciò che avrebbe dovuto fare per raggiungere il suo scopo fosse eticamente corretto.

Jungkook era un tipo impulsivo... Taehyung no.

Assolutamente no... Taehyung esitava.

Nonostante il suo modo di fare (all'apparenza eccentrico e deciso), egli ponderava bene ogni decisione, ogni pensiero ed ogni azione.

𝐒𝐂𝐎𝐑𝐏𝐈𝐎𝐍 || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora