Tokyo ; Giappone - 13. 02

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"Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale ed ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino"

-Eugenio Montale

Villa Park.

Era oramai tarda sera quando Jungkook venne svegliato dal frastuono di qualcosa che sembrava si fosse infranto al suolo.

Il giovane, turbato poichè credeva che tutti stessero dormendo, si alzò dal letto per andare a controllare.. passando prima dalla camera dell'argenteo, trovandolo beatamente addormentato in una posizione, dedusse, a dir poco scomoda:

la testa poggiata sulla parte sinistra del letto, il busto storto, la gamba sinistra distesa correttamente e la gamba destra completamente fuori dal letto con il piede che toccava terra... per non parlare poi di com'erano posizionate le braccia.

Mi è venuto il mal di schiena solo a guardarlo pensò il corvino, sfiorandosi la sopracitata.

Jungkook ebbe, per un attimo, l'impulso di risistemare correttamente l'amico fra le coperte ma l'udire un altro tonfo, e poi ancora un altro, lo indusse a lasciar perdere l'idea di sistemare l'amico e di controllare se anche Yoongi stesse ancora dormendo.

Piuttosto, il giovane continuò ad avanzare per il corridoio appoggiando l'orecchio ad ogni porta per cercare di scoprire la fonte di provenienza di quei rumori che, ormai da un po', lo tenevano sveglio.

Continuò ad avanzare fino a quando non si fermò davanti ad una porta aperta, guardacaso proprio quella della "biblioteca" della villa, scoprendo uno spettacolo a dir poco esilarante:

All'interno della biblioteca vi era, difatti, Taehyung (spiaccicato contro uno degli scaffali più vicini all'entrata) che, al momento, si trovava in una posizione abbastanza precaria, con il volto contratto in un'espressione concentrata e con l'obbiettivo di tener ben tre libri in equilibrio.

I suddetti si trovavano, esattamente:

uno sul suo piede sinistro, tenuto appunto in aria per garantirne l'equilibrio in quanto, non si sa come, fosse posto verticalmente sulla punta, uno nella mano destra ed uno tenuto appoggiato alla libreria dalla mano sinistra.

Jungkook, a quel punto, non potè fare altro che appoggiarsi allo stipite della porta e lasciarsi andare ad una sincera risata.

Il moro, che fino a quel momento non si era minimamente accorto della sua presenza, si voltò di scatto facendo cadere tutti i libri ad eccezione di quello che si trovava nella mano destra.

«Cazzo..» imprecò il giovane ladro, sperando di non aver svegliato gli altri due ragazzi.

«Adesso ho capito perchè Jimin voleva che dormissi al piano di sopra» sussurò, il corvino, sinceramente divertito.

«Non è colpa mia» si difese il moro «Qui è tutto incollato con la saliva... tocchi una cosa e ne cade un'altra» finì sbuffando.

«Si, interessante... ma, in tutto ciò, che ci fai qui? Sono le tre del mattino» riprese, il corvino, mostrandogli l'orologio.

«Soffro di insonnia, non riesco a dormire, e volevo provare a leggere qualcosa per occupare il tempo»

«Questo spiega quelle occhiaie chilometriche che ti ritrovi sotto gli occhi» rise il ragazzo.

𝐒𝐂𝐎𝐑𝐏𝐈𝐎𝐍 || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora