Parigi ; Francia - 15. 11

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"Per non essere schiavi, martirizzati dal tempo, ubriacatevi... ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare"

-Charles Baudelaire

Avete mai pensato a quanto sia insolita e imprevista la condizione di un gruppo di individui che poche ore prima non si conoscevano e che per qualche giorno siano "costretti" a vivere in totale intimità tra il cielo infinito e lo sconfinato mare e, insieme, sfidino la collera dell'oceano, il terrificante assalto delle onde e la calma sorniona del mare in bonaccia?

Tutto sommato è come la vita, ma vissuta in una sorta di tragica sintesi, con le sue tempeste e le sue vette, la monotonia e la diversità; ed è forse per ciò che ti gusti con una concitazione febbrile e una voluttà ancor più intensa questo breve viaggio di cui intravedi la fine nel momento stesso in cui comincia...

Ma questo non era ancora un pensiero presente nella mentre del nostro giovane uomo che, in quel preciso istante, si trovava in Francia, a Parigi, per la precisione, ad ammirare una delle opere d'arte che più lo affascinavano: La Libertà che guida il popolo.

Ma questo non era ancora un pensiero presente nella mentre del nostro giovane uomo che, in quel preciso istante, si trovava in Francia, a Parigi, per la precisione, ad ammirare una delle opere d'arte che più lo affascinavano: La Libertà che guida ...

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«C'est fascinant, n'est-ce pas?»

Chiese il giovane rivolgendosi in francese ad un visitatore sulla sessantina fermatosi, anch'egli, ad ammirare il capolavoro.

«Concordo pienamente. Trovo affascinante soprattutto il messaggio che l'artista vuole far intendere» rispose l'uomo facendo valere il suo accento francese.

«Ossia?»

«Sérieusement? Lei è venuto fin qui per contemplare quest'opera senza conoscerne il significato? Beh, per quanto sia abbastanza evidente, il quadro funge da simbolo della lotta contro l'oppressione» concluse sprezzante nei confronti dell'ignoranza del giovane.

«Tutto qui? Mi perdoni ma credo che questo quadro sia molto più di un semplice "simbolo della lotta contro l'oppressione"»

«Eclairez-moi, alors» riprese l'uomo con aria di sfida.

A quell'affermazione il giovane sorrise beffardo e, continuando ad osservare il quadro, riprese a parlare.

«Il concetto di libertà è un elemento chiave del contesto storico del diciannovesimo secolo, e conquistarla con le armi si è rivelato spesso il modo più efficace.

Una citazione dell'epoca recitava: "Abbiamo una sola libertà: la libertà di combattere per conquistare la libertà".

Questo dipinto dai toni vivaci è, dunque, la rappresentazione di una romantica fantasia di uguaglianza e libertà.

Ripropongo: lei non crede che sia un concetto affascinante?»

Il ragazzo interruppe il suo flusso di pensieri per volgere lo sguardo all'uomo che, nel mentre, era rimasto in silenzio.

«È molto probabile che la fonte iconografica a cui Delacroix, il pittore, si rifece per la fanciulla a seno scoperto fosse la statua ellenistica della Venere di Milo.

C'è da sottolineare, in ogni caso, come il personaggio principale del racconto pittorico di Delacroix costituisca il primo tentativo di proporre un nudo femminile in abiti contemporanei.

I nudi, infatti, venivano solitamente accettati dal pubblico e dalla critica solo se filtrati attraverso rappresentazioni mitologiche o della storia antica.»

A quel punto l'uomo, seppur colpito nell'orgoglio, rimase incantato dalla sicurezza e dalla gestualità del ragazzo che continuava a parlare di tutti i dettagli del dipinto come se egli stesso ne fosse stato il creatore.

«E mi dica...» disse il francese riprendendo l'ausilio di se stesso «Lei ha qualche ipotesi riguardo all'uomo con il cilindro presente nel quadro?»

Il giovane sorrise genuinamente mostrando la sua dentatura perfetta e, successivamente, riprese a parlare:

«Alcuni critici riconoscono, nella rappresentazione, lo stesso Delacroix ma io, personalmente, credo che l'uomo in questione altri non sia che Frèderic Villot; un amico del pittore»

«Avete qualche prova per suppore ciò?»

«Monsieur, io non ho alcuna prova nè tantomeno delle fonti attendibili. Sono semplicemente un inguaribile romantico»

A questo dialogo si susseguì un silenzio talmente opprimente da far si che l'uomo riprendesse parola.

«Mi sbagliavo su di voi... Vous n'êtes qu'un gentleman» «Come vi chiamate?»

Il giovane sorrise.

«Kim Taehyung» si interruppe facendo una lunga pausa e riprendendo a parlare solo alcuni minuti dopo.

«Ma preferisco farmi chiamare V »

«V?» chiese, confuso, l'uomo non ricordandosi dove avesse precedentemente sentito quell'appellativo.

Ma non fece in tempo a formulare un pensiero di senso compiuto che la luce si spense allarmando tutti i presenti nella sala.

Passarono, circa, tre minuti e il buio svanì portando con se il ragazzo e, contro ogni aspettativa, anche la tanto amata opera.

𝐒𝐂𝐎𝐑𝐏𝐈𝐎𝐍 || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora