National Art Museum of China.. Pechino ; Cina - 15. 04 - [pt.1]

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"Se non hanno più pane, che mangino brioche"

-Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena

h 23:37

Quella notte, i quattro ragazzi si trovavano a Pechino (precisamente al National Art Museum of China) con l'intento di mettere le mani su uno dei gioielli più contesi, e costosi, dell'epoca.

La collana che, si dice, fosse appartenuta a Maria Antonietta.

Inizialmente, nessuno dei quattro aveva il desiderio ardente di possederla ma, un giorno, successe qualcosa che fece cambiare idea ad ognuno di loro e, in particolare, a Jimin.

Tutto nacque da una scommessata partita da due grandi esponenti della criminalità e che presto si estese a tutti i ladruncoli e scassinatori direttamente in contatto con loro.

Alcuni di questi erano, per l'appunto, Jimin ed i suoi amici, i quali, in passato, si erano già trovati a dover negoziare singolarmente con loro e la presero sia come una sfida personale sia come un pretesto per allenarsi a "lavorare" assieme, in vista del furto della Rosa Nera che avevano in programma.

«Io dico che è una minchiata e che dovremmo lasciar perdere» insistette, ormai per l'ennesima volta, Yoongi.. sussurrando al Walkie Talkie che lo teneva in contatto con il resto della squadra.

«Ma stai zitto» gli rispose qualcuno «Piuttosto, perchè sono io a dover fare la parte dell'inserviente in incognito?»

Il moro, dopo aver pronunciato queste parole, prese a passarsi le mani sopra la tuta grigia interamente spiegazzata (sottratta qualche ora prima al capo inserviente) con fare scocciato.

«Oh andiamo, Taehyung... Sappiamo tutti che, tra noi, sei tu quello con la parlantina» asserì Jimin, rispondendo al Walkie Talkie dell'amico.

«Piuttosto...»

«Sentiamo la stronzata del giorno» proferì, Yoongi, levando lo sguardo al cielo.

«Farò finta di non averti sentito, Min» si indignò, l'argenteo.

Ad un certo punto, Jungkook (che era rimasto in silenzio fino ad allora), prese parola: «Hey, voi due! Più tardi avrete tempo per giocare alla coppietta sposata. Vogliamo rimanere concentrati?»

«Tu e Taehyungie siete gli ultimi a poter parlare» lo interruppe, l'argenteo, ghignando divertito.. consapevole che nessun altro avrebbe potuto vedere la sua espressione.

«Comunque» cantilenò dondolandosi sul posto «Stavo dicendo che ci vorrebbe un nome per la nostra squadra»

«Oh no...» sussurrò, Yoongi, sinceramente preoccupato per la proposta che sarebbe arrivata di lì a poco.

«Che ne dite di... Scorpion?» chiese, speranzoso, il ragazzo dalla chioma argentea.

«Come quei ragazzi nerd che indagano sui reati informatici e sulle "complesse minacce dell'era moderna", in quella serie tv?» chiese, a sua volta, Taehyung.

«Si, anche» rispose Jimin «Ma io pensavo più agli scorpioni come animali:

Ci sono circa duemila specie di scorpioni nel mondo, caratterizzati da un corpo allungato e da una coda segmentata che termina con un pungiglione da cui viene iniettato il veleno.

Stessa cosa vale per i ladri.

Ovunque, in ogni parte del mondo, sono presenti dei ladri. Ognuno di loro ha una piccola caratteristica che gli permette di differenziarsi dagli altri.

Chiaramente non si parla solo di differenze fisiche ma anche di modalità di approccio, di tecniche di combattimento, di scasso, furto, ecc...

E, oltretutto, come gli scorpioni... anche i ladri hanno una sola caratteristica che li accomuna tutti: l'astuzia.

Per gli scorpioni, invece, questa caratteristica è il pungiglione.

Quindi, per questi motivi, credo che non sia male come paragone.

Voi cosa ne pensate?»

Finì, passandosi la lingua sulle labbra.

«Penso che sia una cosa tanto stupida, per via di alcune imprecisioni tecniche, quanto giusta» se ne uscì, Taehyung «Mi piace» concluse poi.

«Anche a me» proferirono, in coro, Yoongi e Jungkook.

«Perfetto, allora! Date il benvenuto alla... SCORPION!» affermò, Jimin, battendo le mani sul volante della Fiat 500 gialla su cui si trovava.

«Shh, fate silenzio... sta arrivando» disse, ad un certo punto, Taehyung.. riferendosi all'agente della sicurezza che stava avanzando a passo sicuro verso di lui.

«Comandi» lo salutò, ironicamente.

«Meno confidenza, Kim» rispose quest'ultimo, leggendo il nome sul cartellino contraffatto attaccato alla tuta del moro.

«Perdoni la mia sfacciataggine» sorrise.

«Per questa volta lascerò perdere ma se dovesse succedere nuovamente non esiterò a farti licenziare, chiaro?» chiese, in fine, poggiando una mano sulla spalla dell'inserviente.

«Comunque, mi servirebbe un favore...

Tra un'ora dovrebbero arrivare dei possibili acquirenti per la famosa collanina di perle che, si dice, fosse appartenuta a Maria Antonietta.

E' stata trasferita dal Louvre qualche giorno fa e mi servirebbe che qualcuno si offrisse di portarla in sala.

La porterai tu, non è vero?»

Ed ecco, servita su un piatto d'argento, la possibilità di arrivare al bottino ancora prima del previsto.

«Certamente» rispose subito il moro «Mi avvio all'istante»

Allora, Taehyung, diede una pacca sulla spalla all'agente e si diresse verso il luogo nel quale avrebbe dovuto prelevare la collana.

Se la rubassi adesso sarei troppo sospetto pensò Ma se facessi in modo che la rubasse... Jungkook?

«Cambio di programma!» gridò, ad un tratto, riaccendendo il Walkie Talkie (ormai lontano dall'agente).

«Cazzo!» imprecarono, gli altri tre, spaventati dal richiamo improvviso.

«Si si, avrete tempo per lamentarvi più tardi... Sentite qua, piuttosto»

«Sentiamo» disse Jungkook, incitandolo a proseguire.

«Tra un'oretta, circa, ci sarà un'asta e, tra gli oggetti in vendita, vi è anche la collana della Mary.

Jungkook, tu dovrai fingerti un acquirente importante (sotto falso nome, chiaramente).

Prenderai spunto dal CEO di qualche grossa azienda della Corea.

Non preoccuparti del fatto che possano cercare informazioni sul tuo conto perché sarà proprio Jimin a sostituire temporaneamente, da Google, le foto ed i dati del soggetto scelto con i tuoi.

Jimin, dopo aver fatto ciò, ci aspetterà in quella sorta di scatoletta che chiama macchin-...»

«Hey!» lo interruppe l'argenteo per poi essere bruscamente ignorato.

«Dicevo... Jimin ci aspetterà in quel catorcio di cui si vanta tanto e Yoongi, invece, dovrà infiltrarsi tra i volontari dell'asta poichè, per portare a termine il piano, oltre Jungkook, mi servono anche altri complici nella sala» concluse, sicuro, Taehyung.

«Come fai ad essere così sicuro del fatto saremo proprio noi ad aggiudicarci quella collana?» chiese, ad un tratto, Yoongi.

«Dolcezza, tu non preoccuparti... io sono un esperto di questo cose» asserì, Jungkook, passandosi la lingua sulle labbra.

𝐒𝐂𝐎𝐑𝐏𝐈𝐎𝐍 || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora