Rippongi.. Tokyo ; Giappone - 08. 02

59 9 32
                                    

"Un muro è fatto per essere disegnato, un sabato sera per fare baldoria e la vita è fatta per essere celebrata"

-Keith Haring

h 23:37

Era, oramai, tarda sera quando Taehyung decise di incamminarsi verso il luogo di incontro che gli aveva suggerito il suo collega, ma anche amico più fidato, al telefono lo stesso pomeriggio.

Il giovane ladro era stato a Tokyo poche volte prima di allora e, purtroppo, non poteva vantarsi di aver visitato tutti i quartieri della città e, in particolare, uno di quelli di cui era particolarmente ignorante al riguardo era proprio quello verso il quale si stava recando.

Camminando non poté fare a meno di sperare che fosse una zona tranquilla ed isolata nella quale rilassarsi e discutere con calma ma, conoscendo il suo amico, serbava veramente poca speranza; infatti, non appena giunse alla sua meta, non si stupì nel constatare che il punto d'incontro scelto, altro non era che il quartiere di Minato, in particolare parliamo della zona di Rippongi:

il quartiere più famoso per la sua allegra vita notturna e cosmopolita.

Il giovane allora, per paura di essere riconosciuto all'istante, si tirò su la mascherina nera che, fino ad allora, aveva tenuto abbassata sotto il mento

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il giovane allora, per paura di essere riconosciuto all'istante, si tirò su la mascherina nera che, fino ad allora, aveva tenuto abbassata sotto il mento.

Si allacciò meglio la sciarpa che portava al collo, nascondendo metà volto, e si incamminò all'interno del quartiere.

Taehyung non poté che restare meravigliato nel constatare quanto fosse effettivamente bello, luminoso e "popolato" quel quartiere.

Sembra una sorta di Las Vegas ma... in Giappone pensò, il giovane.

Il moro continuò a camminare indisturbato quasi immergendosi nei colori e nella vitalità del posto, fino a quando non si sentì tirare in un vicolo per il braccio.

Inizialmente, si mise in allerta pronto a colpire chiunque lo avesse importunato ma si fermò subito quando, sotto un cappello nero a tesa bassa, scorse una chioma argentea che dubitava portassero in molti.

«Dammi tutti i tuoi soldi!» esordì lo "sconosciuto" puntandogli contro le due mani unite a mo' di pistola e accovacciandosi nel mentre.

«Ma potrai mai essere così idiota?» rispose, Taehyung, ridendo e dandogli un colpetto alla nuca.

«Sei tu che non sai giocare!» disse, allora, il ragazzo dalla chioma argentata, mettendo il broncio.

Jimin, così si chiamava il giovane, era un ragazzo sul metro e settanta, nettamente più basso di Taehyung che però, al contrario del sopracitato, sprizzava energia e vivacità da tutti i pori.

La sua vena giocosa e veramente poco seria era nota a molti; indipendentemente dal fatto che lo si conoscesse o no.

Non nego che ci si potrebbe chiedere come, effettivamente, due persone così diverse all'apparenza avessero potuto creare un legame indissolubile come quello che, appunto, li legava e beh probabilmente non vi stupirete nel sentire che, tutto ciò, nacque quando altro non erano che bambini piccoli, spensierati e con tanta voglia di andare alla scoperta del mondo.

Jimin, allora, aveva appena compiuto sei anni mentre Taehyung, nato due mesi dopo l'argenteo (prima biondo), ne aveva ancora cinque.

Per farla breve, tutto iniziò nel parchetto della loro città natale: Taehyung era preso in giro da alcuni bambini e, Jimin, rendendosi conto di ciò andò a difenderlo pur non conoscendolo e pur sapendo, oltretutto, che gli altri bambini non solo erano più grandi di lui in età ma anche fisicamente.

I due bambini, da allora, diventarono praticamente inseparabili arrivando addirittura a definirsi Anime Gemelle...

Ma tornando a noi.... il moro, dopo aver ascoltato pazientemente le proteste dell'amico, alzò gli occhi al cielo ridendo e continuando:

«Smettila di fare il bambino, Chim» «Piuttosto... si può sapere perchè hai scelto un posto così affollato? Piú in pericolo di così si muore» si lamentò, Taehyung.

«Non fare il guastafeste! Qui ci sono tante persone e possiamo confonderci tranquillamente... basterà non dare nell'occhio» asserì l'argenteo.

«Va bene Jimin, mi fido, ma se ci scoprono giuro che ti prendo a pungni» concluse, il ragazzo.

«Si si, certo... sarà meglio andare; rimanere nel vicolo non ci renderà meno sospetti» rispose il più basso, liquidando l'amico.

«Anzi no, fermati! Prima dovremmo aspettare una persona» riprese il ragazzo, saltando sul posto, come se si fosse improvvisamente ricordato di qualcosa.

Con questa affermazione, il moro, che aveva preso a camminare, si bloccò e si voltò nuovamente verso l'argenteo.

Non potendo frenare la sua curiosità, chiese con fare scettico:

«E chi sarebbe costui?»

Neanche il tempo di rispondere che, subito, si udì una voce elegante e cristallina.

«Buonasera, meraviglie»

Taehyung riconobbe subito quella voce e, infatti, poco dopo se ne uscì con:

«Jungkook?!»

«Proprio io, dolcezza» rispose, il corvino, ridendo leggermente e scostandosi il capelli dal viso.

Ad un tratto Jimin, che era rimasto in silenzio fino ad allora, esordì:

«Ma dai! Vi conoscete già? Che palle... ed io che volevo fare l'effetto sorpresa» sbuffò il giovane, riprendendo a parlare poco dopo: «Come vi siete conosciuti?»

«In aereo» Jungkook fu il primo a parlare, troncando subito il discorso.

«Vogliamo andare?» riprese, poi, il corvino alzandosi la mascherina.

«Direi che si è fatta ora e, inoltre, ho scoperto delle cose di cui vi farà sicuramente piacere venire a conoscenza» concluse, infine, il più basso dei tre.

Detto questo, Jimin si abbassò il cappello sul volto e, indossando i suoi occhiali da sole, prese i due ragazzi sotto braccio immettendoli nel paradiso dell'eccesso.

«Non fate quei musi lunghi, su... dopo vi porto a bere» esordì, ad un tratto, passandosi la lingua sulle labbra.

Non avevo dubbi pensarono, all'unisono, Taehyung e Jungkook (divertiti) facendosi trascinare dall'argenteo senza porre resistenza.

𝐒𝐂𝐎𝐑𝐏𝐈𝐎𝐍 || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora