8.

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" We've been here forever
And here's the frozen proof
I could scream forever
We are the poisoned youth. "

[ Centuries - Fall Out Boy ]

Mi sfilai il passamontagna, ancora ansimante, e l'aria, seppure fosse quella pesante dell'auto, sembrò bagnarmi il viso come acqua fredda.

Raccolsi i capelli arruffati in una coda: il cuore sembrava battermi alla stessa velocità a cui la macchina di Luke stava sfrecciando sull'asfalto.

Districai le dita ormai doloranti dalla borsa che stavo stringendo tanto forte da far diventare bianche le nocche, e rivolsi lo sguardo ai sedili posteriori: Calum aveva ancora una pistola puntata alla tempia, e sembrava terrorizzato, così come Katrina, seduta al suo fianco.

Il ragazzo - o l'uomo? Sotto il passamontagna e i vestiti non riuscivo a decifrare la sua età - appena notò il mio corpo mezzo voltato nella loro direzione, ringhiò minacciosamente:
« Che cosa vuoi, ragazzina? Una pallottola nell'occhio? »

Mi risedetti compostamente, mordendomi la lingua per non rispondergli in un modo saccente che avrebbe solo peggiorato la situazione.

Quel maiale faceva il gradasso solo perché aveva una pistola; chissà se era anche capace di premere il...
Un'idea improvvisa bloccò il corso dei miei pensieri: quell'idiota non era l'unico ad avere un'arma.

Nel buio dell'abitacolo, leggermente illuminato solo dai simboli fosforescenti del cruscotto e dai lampioni che sfrecciavano fuori dal finestrino, strizzai gli occhi al massimo, analizzando il corpo di Luke per capire dove aveva infilato la pistola che, come ci aveva raccontato appena la sera prima, Niall stesso gli aveva dato, probabilmente come assicurazione, quando ancora pensava che avrebbe preso parte al colpo da solo.

Mi sembrava di scorgere qualcosa di metallico e massiccio infilato nella tasca posteriore dei jeans, ma se volevo impossessarmene dovevo fare in modo che nessuno, a parte Luke, se ne accorgesse.

Approfittai dell'istante stesso in cui imboccammo una galleria - non stavo prestando molta attenzione a ciò che scorreva fuori dal finestrino, ma mi pareva che ci stessimo dirigendo fuori città, anche perché non riconoscevo la strada - e il buio che ci circondava divenne ancora più intenso, e appoggiai una mano sul tessuto ruvido dei pantaloni del ragazzo di fianco a me.

Luke sobbalzò per la sorpresa e per un attimo temetti che avrebbe sbattuto la testa sul tettuccio: mi lanciò un'occhiata inquisitoria, ma io scossi la testa quasi impercettibilmente, senza nemmeno azzardare un ulteriore movimento portandomi un dito alla bocca, intimandogli il silenzio.

La mia mano scivolò dentro alla tasca dei suoi jeans, finché le mie dita non si strinsero attorno al metallo, caldo per il contatto con il corpo di Luke.

Appena capì che cosa stavo cercando di fare, il biondo cominciò a dimenarsi sul posto, cercando di impedirmi di impossessarmi dell'arma.

Mi morsi violentemente il labbro inferiore quando il mio mignolo venne schiacciato tra il metallo e il sedile, e gli tirai un pizzicotto sul gluteo, facendogli sfuggire un gemito di dolore.

Ritirai la mano nello stesso momento in cui sentii « Che cazzo sta succedendo là davanti? »

« N-niente » balbettò il biondo, lanciandomi uno sguardo infuriato « solo un crampo alla gamba. »

« Vuoi che te la massaggi? » gli domandai il più innocentemente possibile.

« Se devi fargli un lavoretto, le vostre porcate possono aspettare. E tu non distrarti, non voglio finire in un fosso solo perché ce l'hai duro. »

Storsi il naso, trattenendomi ancora una volta dal ribattere.
Sciolsi invece la coda, portandomi i capelli davanti alle spalle e cominciando a giocare con una ciocca più o meno all'altezza della bocca, coprendola in modo che non fosse visibile dai sedili posteriori; poi voltai lievemente il volto verso Luke, aspettando che i nostri sguardi si incrociassero.

Appena accadde, sillabai in silenzio "Non preoccuparti. Ho un piano".
Lui scosse la testa, tornando a guardare la strada, ma quando feci scivolare di nuovo la mano sui suoi jeans, non oppose resistenza.

Trattenni il respiro quando riuscii ad afferrare la canna della pistola: millimetro per millimetro, cominciai ad estrarla.

Passarono minuti di pura agonia, in cui dovetti reprimere l'istinto di allontanare il braccio al minimo movimento che percepivo dietro di me; avrei dovuto ricominciare tutto daccapo, e non sapevo quanto ancora mancasse alla misteriosa destinazione.

Quando la ebbi interamente poggiata sul sedile però, mi resi conto che non avevo idea di come avrei fatto a portarla dalla mia parte dell'abitacolo: era impossibile che nessuno se ne accorgesse.

Rimasi bloccata, il cervello che lavorava furiosamente, ma che non produceva nessuna idea praticabile.
All'improvviso sentii dei polpastrelli sfiorarmi delicatamente il polso: era Luke, che aveva piegato il braccio sinistro dietro la schiena, e che stava evidentemente cercando di comunicarmi qualcosa.

Non capii, ma decisi di fidarmi comunque, dandogli un cenno affermativo stringendo per un attimo le sue dita.

Mi tenni pronta, e cinque secondi dopo la macchina sbandò violentemente, inchiodandosi in mezzo alla strada.

Katrina urlò, Logan sussultò rumorosamente, e un fiume di imprecazioni lasciò la bocca del complice di Niall, mentre tutti venivamo sbalzati in avanti.

Io invece, più rapida che mai, strinsi la presa sulla pistola e con un movimento fulmineo me la infilai nella tasca della spesa felpa nera che indossavo.

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Questo capitolo è il più corto che abbia mai pubblicato in vita mia, non si può neanche considerare tale e mi dispiace molto, i miei aggiornamenti sono stati davvero scarsi e scadenti ultimamente, prometto che cercherò di migliorare presto, ma volevo davveeeero pubblicare qualcosa perché
A) non lo faccio da troppo tempo
B) anche questo weekend lo passerò a piangere lacrime di sangue sui libri e quindi non avrò tempo di scrivere
C) oggi è il mio diciottesimo compleanno, YEEEE! (Ancora per poco lol)

... No scherzo, sono abbastanza depressa hahaha.
Penso di essere l'unica al mondo a non fare i salti di gioia al raggiungimento della maggiore età; sinceramente, i 17 anni mi andavano bene, mi piacerebbe averli ancora per un po'.
In più quando hai una famiglia di merda il tuo compleanno prende più o meno la stessa piega e quiiiindi non è proprio stato uno dei miei giorni migliori.

Gli unici vantaggi che mi fanno piacere dell'essere un'adulta, sono il poter prendere le cicche dove voglio, comprarmi da bere da sola alle feste, farmi dei tatuaggi senza il consenso dei miei genitori, e il potermi firmare le giustificazioni scolastiche lol

Non so quando, ma presto per esempio potrei anche prendere la patente... Non so a che scopo, visto che tanto non potrò guidare nessuna delle macchine dei miei genitori ma vabbè.

Vi avvertirò quando comincerò a fare le guide... Non importa dove voi viviate... Io potrei trovarvi... E investirvi...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 08, 2015 ⏰

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Filthy Rich || 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora