Capitolo Cinque.

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Le pizze fritte arrivano e i capelli di Clelia sono ritornati in un comodo e disordinato chignon.

Forse anche più arruffato di come era prima che Lorenzo ci infilasse dentro quelle maledette forchette.

Lo osserva per un attimo mangiare la sua pizza di fronte a lei e le domande sorgono spontanee nella mente di Clelia: ha mai mangiato qualcosa di decente? O mangia sempre così velocemente?

“Vedo che non ti piace molto” dice in tono sarcastico Maria dopo averne masticato con estenuante lentezza un pezzetto della sua; di questo passo non la finirà mai. Maria sostiene di seguire una dieta perché si vede “enorme”, ma in realtà ha un fisico asciutto e Clelia la trova semplicemente bellissima e a sua sorella piace sentirselo dire più e più volte, non si annoia mai.

Questa sua dieta consiste nel mangiare tutto con estrema lentezza, comprese le schifezze, quelle rare volte che permettono alle ragazze di averle, in modo che ogni pezzetto scenda giù senza difficoltà.

Clelia è del parere che ci voglia una bella grinta nel non ingollare in poco tempo una bontà come questa, Lorenzo invece l’ha più che divorata, questo è chiaro.

Angela si gusta la sua pizza con tutta calma del mondo e ad ogni boccone emette un verso di soddisfazione.

Maria l’ha convinta a mangiarla con le mani, “perché la pizza si mangia così”, ha detto spiccando un eccellente dialetto napoletano, invece la sua amica era disgustata dal fatto che le sue mani si sarebbero unte tutte dell’olio in eccesso, così sua sorella l’ha consolata dicendole che quello è lo stesso olio che mettono nelle creme di bellezza e per fare prodotti dei capelli.

Non è stata credibile nemmeno alle sue orecchie.

“È buonissima. Mai mangiato nulla di simile” ammette Lorenzo, pulendosi le dita con il fazzoletto di carta e trattenendosi palesemente dal non pulirle con la sua lingua.

“Quasi quasi ne ordino un’altra. Una di voi vuole fare metà con me?” chiede, guardando ognuna di loro.

“Tu sei pazzo, non so nemmeno se riesco a finire questa” risponde Angela già piena, mentre Maria scuote semplicemente la testa mentre mastica un bel pezzo che le riempie le guance.

“Possiamo dividerla noi” dice Clelia, finendo l’ultimo pezzetto della sua.

“Come fai?” le chiede Angela sgranando i suoi occhi azzurri, “sono enormi e belle ripiene. Non stai esplodendo?”

“Non ancora” risponde divertita.

In verità è a tanto così dall’esplosione, ma come si fa a resistere alla pizza fritta de’ figliole?

Lorenzo ordina un’altra pizza, e quando arriva, la divide offrendo la parte più grande alla festeggiata. Clelia fa a cambio con il suo piatto, non riuscirebbe a mangiarla tutta, lui sì.

“Grazie” gli sorride e lui ricambia.

“Quindi…” inizia Angela dopo aver finito la sua pizza “conosciamoci meglio” dice.
“Dimmi, qual è il tuo colore preferito, Clelia?” le chiede con gentilezza.

“Il mio colore…? Conoscere il colore preferito come potrebbe far conoscere la persona stessa?” chiede scettica. Lei credeva volesse fare domande del tipo: cosa ti piace fare? Che segno sei? Cose del genere.

Angela si limita a sorriderle e dice: “tutto ciò che ti piace potrebbe farmi capire che tipo di persona sei.”

Clelia non l’aveva mai vista sotto questo punto di vista. Ma a essere sincera non saprebbe nemmeno da dove iniziare per fare conoscenza.

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